La provocazione francese nella giornata contro la violenza sulle donne

Un cartello molto curioso che senza riportare il corretto obiettivo può trarre in inganno: si trattava di una provocazione, un esperimento sociale rivolto ai cittadini di Nantes.
Un cartello molto curioso che senza riportare il corretto obiettivo può trarre in inganno: si trattava di una provocazione, un esperimento sociale rivolto ai cittadini di Nantes.
La foto della ghigliottina dei gilet gialli durante le proteste in Francia è un fotomontaggio. La foto originale circola dall'estate 2018.
Il video mostra dei rifugiati di religione musulmana che distruggono e attaccano le auto in una strada francese? Ci credono in molti, troppi, la storia è diversa.
Ancora una volta Barilla viene presa di mira per il nulla. Un post Facebook tirato, ma molto condiviso, sull'origine del grano nell'etichetta.
Kolinda, la Presidente croata, ha ottenuto moltissima visibilità in seguito alla finale dei Mondiali di calcio a Mosca tra la sua nazionale e la Francia. Ecco che escono le bufale e la disinformazione populista.
Uno dei video che circolano online sui disordini di Parigi non riguarderebbe i festeggiamenti. Ecco le parole dei testimoni presenti sul posto.
Il salvataggio del bambino da parte di un migrante era una messa in scena? Ennesima teoria di complotto.
Tutti vogliono dire la loro e avere ragione, tutti usano l'OPCW ma nessuno attende i risultati delle sue ricerche sul campo. Nel frattempo si bombarda e si fa propaganda.
Ci sono poveri e tristi tifosi sfegatati, interessati a vincere una battaglia che non gli appartiene e disinteressati delle vite rovinate da una guerra infinita. Non vi chiedo scusa, non voglio essere come voi.
Ci sono molti aspetti da valutare sul caso del trattato di Caen. In particolare le uscite scomposte di certi utenti di fronte all'accaduto.
Il 19 marzo 2018 il Ministero francese "de la Transition ecologique ed solidaire" pubblica un comunicato che conferma quello della Farnesina e dell'ambasciata francese a Roma.
Una storia che circola dal 2016 e che ad oggi viene riportata in malodomodo. Al momento nessuno ha ceduto realmente parti del mare del nord della Sardegna.