La propaganda pro M5S e il caso Beatrice Di Maio

La questione Beatrice Di Maio e quel "pro" ignorato da Beppe Grillo. Quanto era influencer?
La questione Beatrice Di Maio e quel "pro" ignorato da Beppe Grillo. Quanto era influencer?
Vittime non morte? Percorsi sulla base del nulla, paletti non divelti o divelti e la "ballistica". Per loro Berlino è da false flag.
Vogliono la censura? La voglio anche io? Le fake news avvantaggerebbero i cosiddetti populisti? Non sottovalutate la Rete!
Inizio questo 2017 per parlarvi della classifica sulla "libertà di stampa" di Reporters Sans Frontières, spesso usata ignorandone il reale contenuto.
Alcune delle bufale, fake news o post verità del 2016. Soltanto alcune, perché in verità ce ne sarebbero anche troppe!
Aumentano i casi di meningite per colpa dei migranti e nessuno ve lo dice? Pensateci bene, è una stupidaggine priva di qualunque fondamento scientifico.
Nessun complotto contro il Comune di Roma e l'ordinanza che impediva i botti di Capodanno. A diffondere la teoria è una pagina non ufficiale dei sostenitori del M5S.
Il "giornalismo" di Katie Hopkins è costato caro al Daily Mail. La cacceranno o la terranno ancora come collaboratrice di bufale?
Speriamo che risolvano al più presto il "bug" ed effettuino un controllo più umano (nel vero senso della parola), non vorrei che qualcuno prenda l'occasione al balzo per "divertirsi" o peggio ancora.
Un articolo pubblicato da Russia Insider riporta una curiosa teoria di complotto sulla presunta propaganda mediatica, basandosi su prove totalmente inconsistenti.
Fotografie che hanno fatto il giro del mondo, coinvolgendo diversi Paesi prima di essere associati alla Siria. In tutti i casi usate in maniera scorretta.
Siamo ben lontani dal "censurare" la fede cristiana o al fantasioso "indottrinamento politically correct indotto ai bambini".