La pagina “Dimissioni di Laura Boldrini” e la bufala di Ermes Maiolica sugli immigrati e i sacchetti di plastica

La pagina Facebook "Dimissioni di Laura Boldrini" pubblica una bufala di Ermes Maiolica: gli admin ci sono cascati o sono in malafede?
La pagina Facebook "Dimissioni di Laura Boldrini" pubblica una bufala di Ermes Maiolica: gli admin ci sono cascati o sono in malafede?
In questi giorni c'è stata una vera e propria shitstorm contro Unicef Italia. Come è partita? Con un classico dell'Internet italiano (e non solo).
Un video mostrerebbe degli atti di tortura in Libia e verrebbe usato per richiedere un riscatto. Il problema è che non è stato affatto filmato in Libia, ma in Sud America.
Un uomo spacciato per profugo si lamenterebbe in un video perché non riceve i presunti 40 euro al giorno. Il video è tagliato ad arte per farvi credere che è vero.
La foto di una donna seguita dalle autorità sanitarie è stata sfruttata e spacciata per immigrata da un sito e una pagina Facebook bufalara, che poi "spariscono"
Da diversi anni un fatto ricorrente viene spacciato all'estero come un'opera di immigrati e musulmani ai danni di un albero di Natale. Ecco la vera storia.
Oltre 9 mila condivisioni indignate, ma l'admin della pagina che l'ha diffusa non è stato capace di comprendere che si trattava di un'opera di trollaggio
Circola una foto associata erroneamente alle torture denunciate in Libia. Per raccontare dei fatti non si riportano falsità, la foto riguarda un'opera di make-up cinematografica nigeriana.
Giuliano è stato accusato di riportare falsità in merito alle ferite da lui riportate e la storia riguardo l'aggressione che avrebbe subito. Proviamo a vedere la sua vicenda dai social.
Gira ancora questa vecchia bufala nei confronti di Laura Boldrini. Gli interventi dell'autore del post Facebook fanno pensare, ma forse a pensare dovrebbe essere lui.
Torna a galla una vecchia bufala proprio grazie a presunte storie diffuse in questi giorni. La foto della donna riguarda una modella russa.
Un sito dal nome ingannevole pubblica un articolo su un presunto caso di 6 suore rimaste incinte perché ospitavano immigrati.