Bufale e clickbait per monetizzare, certe diffamazioni sono dure a morire

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Ricordate il sito Ilgiornalenews.com? Quello che aveva diffamato due ragazze italiane omosessuali facendo credere agli utenti che avessero ucciso un bambino. Si, ne avevo parlato a Le Iene, ma non mi stupisce che la rete delle bufale e della diffamazione si sarebbe fermata.

Oggi, 25 aprile 2017, noto nella pagina Facebook “Fronte Nazionale Italia” (di cui avevo parlato in precedenza) la condivisione del seguente articolo:

La condivisione dell’articolo e la pagina Facebook

L’articolo dal titolo ““Prima di entrare in Parlamento faceva la escort” pesanti accuse dei grillini” venne pubblicato il 6 marzo 2017.

Siamo ben consapevoli come certi utenti si fanno un’idea del contenuto dal titolo e dall’immagine, chi diffonde articoli in questo modo lo sa molto bene, e la condivisione fa intendere che la presunta ex escort sia una tra Maria Elena Boschi (a sinistra) e Alessia Morani (a destra). Potete immaginare quanti insulti potrebbero essere volati nei confronti delle due esponenti del Partito Democratico, ma veniamo al contenuto dell’articolo:

“Prima di entrare in Parlamento faceva la escort“. Altro che patata bollente, la vergogna grillina non conosce confini. Vittima dell’ultimo insulto, questo sì sessista, è la deputata del Pd Alessia Morani, diventata protagonista suo malgrado di un meme (un fotomontaggio che unisce foto e slogan) che ha iniziato a girare sulle pagine social di centinaia di attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. “Prima di entrare in Parlamento faceva la escort, adesso pur di non uscirne divulga bugie e fango sul M5s”.

Il motivo della calunnia è la notizia della chat tra Luigi Di Maio e Virginia Raggi che ha imbarazzato Beppe Grillo e i 5 Stelle. La Morani aveva cavalcato martedì mattina la notizia uscita su Corriere della Sera, Repubblica e Stampa, poi parzialmente rettificata dallo stesso Di Maio. Grillo se l’è presa con i #GiornalistiKiller ma qualcuno ha messo nel mirino direttamente la Morani. Per ora, lo sdegno è arrivato solo da qualche esponente dem, ministra Marianna Madia in testa.

La fonte sarebbe il sito Grandecocomero.info e l’articolo del 15 febbraio, che a sua volta riprendeva da Liberoquotidiano e l’articolo dello stesso giorno ma con un titolo più chiaro:

Libero: “La Morani prima faceva la escort”: l’accusa gravissima dei grillini

Erano giorni che circolava tale meme ai danni della Morani, basta vedere tweet come questo:

Uno dei tweet diffamatori contro la Morani

Il meme sarebbe stato creato, secondo le accuse, da un attivista grillino di nome Antonio Donnarumma:

Il nome del presunto autore sulla pagina della Morani

Tutt’oggi la Morani viene accusata di essere stata una escort a causa di questo meme, basta vedere come commenta nella sua pagina Facebook il 16 aprile 2017 da parte dell’utente Rino Tony (di cui trovate un approfondimento a fine articolo):

Rino Tony: come va la vita da escort? certo quella poltrona non la vuoi proprio lasciare eh? vediamo quando sarai impiccata cosa farai svergognata la tua ora sta arrivando

La pagina Facebook in questione (“Fronte Nazionale Italia“) condivide anche gli articoli del sito Notizienews24.com, anche questo anonimo dal Whois ma riconducibile sempre alla rete di Vincenzo Todaro di Catena Umana. Ecco la condivisione dell’articolo bufala “La Boldrini: ogni famiglia dovrà avere il Corano in casa” del 12 aprile e condivisa su Facebook oggi (probabilmente tramite qualche sistema di condivisione automatica):

La bufala ai danni della Boldrini

 

Concludendo, ripeto ancora una volta che siamo ben consapevoli come certi utenti si fanno un’idea del contenuto dal titolo e dall’immagine, non giustifico neanche quello di Libero che doveva smentire già dal suo stesso titolo che l’accusa era falsa e diffamatoria. Finché individui guadagneranno denaro attraverso questo sistema e grazie ai banner pubblicitari non si fermeranno con le buone. Le “cattive” le vedranno in tribunale.

 

EXTRA

Il profilo di Rino Tony

Rino Tony” ha ricevuto due “mi piace” al suo commento del 16 aprile nei confronti della Morani. Tra questi una donna e un “Rino Tony“:

I due like al commento

La foto del profilo mostra il logo di Forza Nuova, ma vi sono anche altri riferimenti politici visitando la sua bacheca (e qualche condivisione abbastanza ovvia):

L’altro profilo “Rino Tony”

Anche lui, il 3 marzo 2017, condivideva il meme diffamatorio nei confronti della Morani:

Il meme condiviso

Cercando il suo nome online ho trovato anche un post del 18 aprile 2017 di Ileana Piazzoni:

Sotto i miei auguri di Pasqua tale Rino Tony, la cui foto profilo riporta il simbolo di Forza Nuova, ha scritto: ‘ancora non ti suicidi pezza di merda? farai la fine che ha fatto gheddafi svergognata lurida troia‘. Nulla di strano, eh. Mi chiedo solo se sia la Pasqua a fargli questo effetto

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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