Come fare propaganda su una causa persa scavalcando le responsabilità

In una causa la parte soccombente è tenuta a pagare le spese legali, ma attenzione a certe "raccolte fondi".
In una causa la parte soccombente è tenuta a pagare le spese legali, ma attenzione a certe "raccolte fondi".
Libero Quotidiano sbaglia, non c'è alcun dubbio, ma le reazioni ottenute dai fan della Raggi meritano una riflessione.
Le testate giornalistiche, così come molti siti internet e pagine Facebook, usano spesso fotografie senza specificare che si trattino di materiale di repertorio.
È importante usare sempre foto attinenti al caso specifico, ma come capita con i titoli esistono anche i casi di immagini utili al clickbait.
Nessun complotto contro il Comune di Roma e l'ordinanza che impediva i botti di Capodanno. A diffondere la teoria è una pagina non ufficiale dei sostenitori del M5S.
Pareri negativi da parte di un organo di controllo ci son stati, certamente, seppur per diversi motivi. A Marino toccò nel 2014, a Raggi nel 2016.
Capita quando non si hanno foto a disposizione e si acquistano online. È più comodo e c'è libertà di scelta, ma non riflettono la realtà di ciò che si vuole raccontare.
Oggi sarei stato arrestato a Roma con l'accusa di far parte di una fantomatica banda dei frigoriferi, parola di Ermes Maiolica.
La fonte è un sito complottaro che all'interno del suo articolo ammette che è pura fantasia, dichiarazioni mai fatte! C'è però un passato "grillino"
Un botta e risposta a suon di conferenze stampa e dirette streaming separate, ma entrambi riportano informazioni errate e criticabili.
La foto di copertina della pagina Facebook di Virginia Raggi ha qualcosa che non va: non è una foto del Movimento 5 Stelle.
Un account fake ha commentato i post della pagina Facebook di Virginia Raggi spacciandosi per lei. Nonostante l'account sia sparito, rimane tutt'ora nella memoria degli utenti.