La donna musulmana nell’attentato a Londra e Milo Yiannopoulos

Influencer come il bulletto Milo Yiannopoulos diffondono immagini provocatorie utili solo a favorire un'idea. Svegliatevi.
Influencer come il bulletto Milo Yiannopoulos diffondono immagini provocatorie utili solo a favorire un'idea. Svegliatevi.
Le tre fake news e/o bufale diffuse in seguito all'attentato londinese del 22 marzo. Ancora i messicani.
Stiamo messi malissimo. Queste situazioni non vanno sottovalutate, perché chi crede a queste cose può credere ad altro.
Nessun immigrato abusivo, la storia è tutt'altra, ma l'indignazione è più forte e il video viene condiviso.
Titoli clickbait, ma nessuna macchina del tempo o viaggietto spazio temporale (chi ne ha più ne metta). Ecco di cosa si tratta il "prototipo" italiano.
Una foto usata erroneamente e il nome di un prete in Iraq, non in Siria, che il Patriarcato locale ha negato l'esistenza.
Nessuna foto collegata al fatto raccontato. La testata registrata presso il tribunale di Napoli dovrebbe fornire spiegazioni.
Torno a parlare di Rick Simpson e del caso David Hibbit, morto nel 2016 ma spacciato per "curato".
I dubbi relativi al video "La verità sui migranti", dal servizio a pagamento "offerto" alle convenzioni internazionali e relativi problemi.
Un atto gravissimo da parte di un sito che sfrutta il nome de Il Giornale, testata giornalistica. Le donne nella foto non hanno nulla a che fare con la storia.
Volevo "ringraziare" il "giornalismo" di Leggo, ma poi mi son ricordato che quell'articolo non ha nulla a che vedere con il giornalismo.
Due foto vengono usate per sostenere la tesi dell'Ucraina neo-nazista, ma riguardano tutt'altro. "Pallonate".