Voxnews e gli articoli di discriminazione razziale finanziati da Qatar Airways?

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Come ben ricorderete, Google Adsense aveva deciso di interrompere la monetizzazione del sito xenofobo ed estremista Voxnews per via dei suoi contenuti. Il proprietario del sito è corso ai ripari, scegliendo altri fornitori per continuare a monetizzare. Nei vari articoli presenti nel sito ora compaiono due pubblicità, una riguardante un sito di incontri (Iumeet.it) mentre l’altra la Qatar Airways:

Il banner di Qatar Airways

I due banner pubblicitari cambiano di volta in volta, ma sta di fatto che a insaputa di entrambe le società (che pagano un ente terzo per far visualizzare la propria pubblicità online in siti quantomeno dignitosi) si ritrovano a finanziare una delle peggiori fogne xenofobe del web italiano, anche in articoli come questo dove la discriminazione razziale viene giustificata:

L’ultimo caso di emergenza ‘razzismo’ è quello della giovane ghanese con cittadinanza italiana, alla quale non è stato garantito il privilegio di partecipare ad un concorso canoro per soli italiani (veri):

Un privato ha tutto il diritto di decidere chi e come possa partecipare ad un concorso privato. E le sue decisioni non dovrebbero essere influenzate dalle bizzarre scelte statali che decidono che una ghanese è italiana solo perché vive in Italia o, in altri casi, che un trans deve poter partecipare a Miss Italia, solo perché lo Stato ha deciso che dopo l’operazione è diventato donna.

Perché state certi, è la stessa cosa. Parte dello stesso fenomeno culturale che nega l’oggettività della realtà: non esistono italiani o africani, maschi o femmine, ma solo entità fluide che sono l’una e l’altra cosa a seconda del momento: chiamatelo indeterminismo morale.

In casi come quelli della ragazza ghanese, si scomoda sempre il razzismo. Ma non c’entra nulla, il razzismo, con il volere seguire la natura oggettiva invece della soggettività delle leggi: per natura non esistono neri (più correttamente negri) italiani, come non esistono italiani cinesi, il fatto che qualcuno, per legge, decida che Garibaldi è francese, perché Nizza è passata alla Francia, non lo rende tale. Se un gatto nasce in un canile, non abbaierà.

E non è razzismo. Perché il razzismo implica il disprezzo di un individuo in quanto appartenente ad una razza specifica: ma nessuno di noi si sognerebbe di disprezzare il giapponese Mishima, Tȟašúŋke Witkó e tanti altri popoli. Ma è offensivo, oltre che demenziale e illogico, volere considerare ‘italiano’ chi italiano non è, solo perché nato o residente in Italia. Essere italiano non è un valore, è un dato di fatto. E se qualcuno organizza un concorso per italiani, ha tutto il diritto a non fare partecipare chi lo è solo di carta. E non di fatto.

Ricordialo:

Ai sensi dell’art. 43 del d. lgs. n. 286/1998, è considerato discriminatorio ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza, l’origine o la convinzione religiosa. In particolare, oltre a essere oggettivamente discriminatorio, il comportamento deve avere lo scopo o l’effetto di distruggere, o quantomeno di compromettere, il riconoscimento, il godimento o l’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica. La definizione è comprensiva sia dei casi di discriminazione diretta, sia di quelli di discriminazione indiretta. Inoltre, non è richiesto lo scopo di perseguire il risultato discriminatorio, essendo sufficiente, per considerare illecito il comportamento, il fatto che questo abbia l’effetto di produrre la discriminazione.

I responsabili di Qatar Airways, la compagnia di bandiera di uno dei Paesi più odiati dal sito in questione, possono ben riscontrare con una semplice ricerca qualche articolo di loro interesse.

Ancora il banner della Qatar Airways e un articolo sul Qatar

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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