Vaccini e obbligatorietà: domande e risposte

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In seguito all’articolo “Vaccini: l’obbligatorietà spiegata ad un idiota” riporto una sorta di FAQ sull’argomento e oltre (al momento sono 11 13 14 15, potrebbero aumentare):

  1. Causano l’autismo?
  2. Possono causare la sindrome della morte in culla?
  3. Nessuno parla delle reazioni avverse?
  4. Contengono mercurio e alluminio?
  5. Sono sporchi e contengono nanoparticelle dannose?
  6. Devono essere fatti singolarmente e non insieme perché sovraccaricano il sistema immunitario?
  7. Perché vaccinarsi se certe malattie stanno scomparendo?
  8. Ho avuto il Morbillo e sono vivo senza il vaccino, e allora?
  9. Quali sono i dati relativi alla coperture vaccinali in Italia?
  10. I casi di Morbillo registrati nel 2017 riguardano gli adulti, perché vaccinare i bambini?
  11. Nel resto dell’Europa non sono obbligatori i vaccini?
  12. Se è consigliabile esentare gli immunodepressi o allergici, come si fa a saperlo senza test?
  13. Uno dei vaccini è in fase sperimentale e i nostri bambini sono cavie da sperimentazione?
  14. I genitori che non vaccinano i propri figli subiranno la sospensione automatica della patria potestà?
  15. In Cina ci sono state epidemie nonostante il 99% della copertura vaccinale? L’immunità di gregge è una bufala?

 

1) Causano l’autismo?

Si tratta di una “cagata pazzesca” diffusa e alimentata a livello mondiale da un farabutto e ciarlatano inglese di nome Andrew Wakefield, autore di uno studio truffa. Pensate che quest’ultimo venne usato in un processo tutto italiano nonostante fosse già stato ritirato.

Comunque sia la faccio breve: è riconosciuta all’autismo l’origine “biologica“. Parliamo di “genetica” e di mutazioni pre natali.

Ricordo, infine, che non esiste alcuna cura definitiva per l’autismo, fate molta attenzione a chi vi dice il contrario e vi propone “la sua“.

 

2) Possono causare la sindrome della morte in culla?

Tra SIDS e vaccini non vi è alcun collegamento provato. Si tratta di pure e tristi coincidenze temporali e il neonato può morire anche in assenza della vaccinazione.

 

3) Nessuno parla delle reazioni avverse?

I fanatici dell’antivaccinismo e i noti truffatori tirano spesso in ballo questa scusa per attirare verso di se nuovi credenti, ma è tristemente sconcertante che molte persone non leggano affatto i bugiardini (o li riportano solo ed esclusivamente per sostenere le proprie tesi, come nel caso precedentemente citato).

Le reazioni avverse riscontrate sono di tipo lieve e transitorio, come un dolore al braccio o un po’ di febbre. Eventi più gravi sono molto rari e vengono tenuti sotto osservazione, ma il rischio maggiore contrarre la malattia (e le relative conseguenze) in seguito alla mancata vaccinazione.

Molti polarizzati portano all’attenzione di chi smentisce il collegamento tra vaccini e autismo un bugiardino americano del Tripedia come “prova definitiva” della loro credenza. Riporto di seguito il testo interessato (PDF):

Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, autism, convulsion/grand mal convulsion, encephalopathy, hypotonia, neuropathy, somnolence and apnea. Events were included in this list because of the seriousness or frequency of reporting. Because these events are reported voluntarily from a population of uncertain size, it is not always possible to reliably estimate their frequencies or to establish a causal relationship to components of Tripedia vaccine.

Il caso fu trattato nel 2013 dai colleghi di Butac e Medbunker. In sintesi, nei bugiardini vengono inseriti non solo gli eventi avversi rilevati negli studi precedenti all’autorizzazione del farmaco, ma anche quelli segnalati da chi ne ha fatto uso e non sono stati affatto verificati da uno studio scientifico. Perché aggiungerli? La casa farmaceutica del medicinale ha inserito tali segnalazioni per evitare problemi legali e “class action” con risarcimenti pretestuosi.

 

4) Contengono mercurio e alluminio?

In merito al mercurio si cita spesso il Thimerosal, eliminato dalle preparazioni vaccinali disponibili per l’età pediatrica nei paesi industrializzati (si, anche in Italia). Si parla di etilmercurio, non di metilmercurio (tossico).

Con l’eliminazione del mercurio l’attenzione si è spostata verso l’alluminio. Oltre ad essere il metallo più abbondante in natura, esso viene già assunto naturalmente dai nostri bambini nel corso della loro vita attraverso il cibo, l’acqua e l’aria. Effettivamente molti genitori terrorizzati preferiscono evitare un “mezzo milionesimo di grammo di alluminio“.

 

5) Sono sporchi e contengono nanoparticelle dannose?

La diffusione di tale dichiarazione è dovuta ad uno studio a firma Antonietta Gatti e Stefano Montanari, molto citato nel mondo antivaccinista perché parla di “vaccini inquinati“. Entrambi avevano riscontrato la presenza di nanoparticelle nei flaconi dei vaccini, ma il loro studio non si può classificare come scientifico. Esso riportava dati raccontanti come allarmanti, ma in realtà ci consentono di definire i vaccini da loro studiati come puri e sicuri, un bellissimo autogoal.

I vaccini sono composti da:

  • un microorganismo attenuato o inattivato;
  • acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile;
  • adiuvanti: sali di alluminio (stimolano la risposta immunitaria, rendendola duratura);
  • stabilizzanti: albumina e gelatina;
  • antibiotici in dosi molto basse per prevenire la crescita batterica.

 

6) Devono essere fatti singolarmente e non insieme perché sovraccaricano il sistema immunitario?

È scientificamente provato che somministrare più vaccini nello stesso momento non sovraccarica e non danneggia il sistema immunitario dei nostri bambini, che vengono a contatto con un numero estremamente superiore di antigeni attraverso il cibo e a tutto ciò che mettono in bocca.

Effettuare più vaccinazioni nello stesso momento non fa male, è un dato di fatto. Allo stesso tempo si garantisce una copertura certa dal maggior numero di malattie facendo risparmiare tempo e denaro agli enti competenti.

L’idea di effettuare vaccinazioni separate è uno dei cavalli di battaglia del ciarlatano Wakefield, il quale aveva persino brevettato un suo vaccino alternativo al trivalente un anno prima della pubblicazione dello studio truffa. L’intento è palese: “Fate guadagnare me, non Big Pharma, per vaccinare i vostri bambini“. Se pensate che questa gente voglia il bene per la vostra salute vi sbagliate di grosso, il loro interesse è guadagnare sfruttando le vostre paure.

 

7) Perché vaccinarsi se certe malattie stanno scomparendo?

Non tutte le malattie infettive sono state del tutto debellate. Solo grazie alla vaccinazione di massa possiamo tenerle sotto controllo e debellarle in futuro. È proprio grazie alle vaccinazioni che si prevengono milioni di morti ogni anno.

 

8) Ho avuto il Morbillo e sono vivo senza il vaccino, e allora?

Allora niente, ringrazia di essere vivo per raccontarlo! Per chi sostiene la validità dell’infezione naturale dovrebbe considerare che il Morbillo può provocare l’encefalite ed è una delle cause di morte infantile più frequente al mondo.

 

9) Quali sono i dati relativi alla coperture vaccinali in Italia?

Per questo vi consiglio un bellissimo articolo di Wired, il quale riporta degli splendidi grafici facili da leggere. Le zone in blu sono quelle in cui si è raggiunto l’obiettivo del 95%, mentre quelle in rosso sono quelle in cui si è sotto il target fissato dal ministero della Salute.

 

10)  I casi di Morbillo registrati nel 2017 riguardano gli adulti, perché vaccinare i bambini?

Dal sito Epicentro.iss.it (il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica) possiamo consultare il bollettino settimanale del 16 maggio sul Morbillo in Italia (PDF):

Il Morbillo è una malattia che colpisce un individuo in giovane età, difficilmente in età adulta. L’età media dei casi riscontrati dall’inizio dell’anno 2017 è di 27 anni (ricordo che è una media con minori e anziani) e ben l’89% non era stato vaccinato. Non bisogna sottovalutare le conseguenze, come diarrea, otite, polmonite, laringite e infezioni agli occhi, ma in certi casi può danneggiare l’apparato celebrale, ma soprattutto può essere fatale. Se vi siete ammalati di Morbillo e siete sopravvissuti ricordate che altri non hanno avuto la vostra stessa fortuna.

La domanda di un idiota sarebbe: perché vaccinare i bambini? Si previene l’insorgere della malattia nei minori, garantendo loro protezione, ma allo stesso tempo vengono protetti attraverso l’immunità di gregge anche coloro che non hanno sviluppato l’immunità (in particolare gli immunodepressi). Anche gli adulti possono vaccinarsi ed evitare di contrarre questa malattia infettiva.

 

11) Nel resto dell’Europa non sono obbligatori i vaccini?

Potete consultare l’articolo di Quotidianosanita.it dal titolo “Vaccinazioni. Obblighi già presenti in 14 Paesi europei, negli Usa e in Canada. Il dossier“:

In totale sono 15 i Paesi europei che non hanno vaccinazioni obbligatorie, mentre i restanti 14 Paesi hanno almeno una vaccinazione obbligatoria inclusa nel loro programma vaccinale. Gli Stati Uniti e il Canada, in parte come la Germania, hanno scelto una via intermedia: assenza di sanzioni per la mancata vaccinazione, ma necessità di certificato per l’ammissione a scuola. I dati dello studio Eurosurveillance del 2012.

Possiamo anche consultare la seguente infografica:

Possiamo parlare di obblighi o raccomandazioni, ma il dato importante è quello della copertura vaccinale. L’amico Roberto Burioni mi ha anticipato con un suo post, pubblicando un grafico del 2014 (non vi sono altri pubblicati dal Data.oecd.org) relativo alla copertura vaccinale del Morbillo (nel grafico è il pallino).

Come italiani non siamo messi bene. Essendo un dato del 2014 si potrebbe notare quanto questo problema ce lo portiamo avanti da anni.

Ripeto quanto detto nel mio precedente articolo: “in altri Paesi europei la responsabilità individuale verso i propri figli e la collettività non è venuta a mancare tanto da imporre degli obblighi così elevati“.

 

12) Se è consigliabile esentare gli immunodepressi o allergici, come si fa a saperlo senza test?

Innanzitutto non facciamo confusione tra gli screening neonatali e le pretese di certi personaggi che vorrebbero dei test specifici per personalizzare i vaccini o altre “fantastiche” idee. I test esistono:

Nel 2010 il Secretary’s Advisory Committee for Heritable Disorders in Newborns and Children (ACHDNC) ha raccomandato l’estensione dello screening neonatale anche alle immunodeficienze severe combinate (SCID). È noto, infatti, che il bambino con immunodeficienza congenita nasce sano, ma va rapidamente incontro a gravi infezioni che possono portare a danni permanenti o addirittura alla morte. Una diagnosi precoce ottenuta mediante screening neonatale consente di ottenere il massimo risultato terapeutico.

Se ne parla dal 2015:

Il test, tutto italiano, messo a punto all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, non è incluso nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma con un costo di soli 3-4 euro consentirebbe lo screening di tutti neonati italiani diagnosticando precocemente le immunodeficienze congenite.

 

13) Uno dei vaccini è in fase sperimentale e i nostri bambini sono cavie da sperimentazione?

Non stiamo parlando di vaccini contro l’Ebola. Prima che un vaccino venga reso disponibile al pubblico deve passare attraverso studi clinici controllati che non possono essere effettuati su un’intera popolazione (PDF). Ecco quanto riportato da FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri):

I vaccini hanno raggiunto un grado di sicurezza assolutamente tranquillizzante, certificato attraverso un lungo percorso autorizzativo, coerente con le più stringenti normative internazionali in quanto prodotti secondo la più rigorosa metodologia, attraverso studi clinici sperimentali controllati e randomizzati, attuati spesso in doppio cieco versus placebo e sottoposti al controllo incrociato di esperti.

Sul sito dell’AIFA potete consultare la sezione “Come nasce un farmaco“:

Quando infine il nuovo farmaco ha dimostrato di avere un’efficacia sufficiente in rapporto agli eventuali rischi (rapporto rischio/beneficio), tutti i dati derivati dalle valutazioni precliniche e cliniche sono raccolti in un dossier che viene sottoposto all’autorità competente (per l’Italia l’AIFA), per richiederne la registrazione e l’autorizzazione alla commercializzazione.

Sul sito Iss.it è possibile scaricare le FAQ sul tema vaccini e trial clinici (PDF).

 

14) I genitori che non vaccinano i propri figli subiranno la sospensione automatica della patria potestà?

No, non è automatica! Le ASL segnaleranno la mancanza al Tribunale dei Minorenni, il quale valuterà caso per caso. Non ci vuole un genio per comprenderlo.

 

15) In Cina ci sono state epidemie nonostante il 99% della copertura vaccinale? L’immunità di gregge è una bufala?

I sostenitori dell’antivaccinismo insistono con il diffondere pura disinformazione sul caso cinese e contro l’immunità di gregge, citando studi che nemmeno leggono o riportandone soltanto una parte per convenienza, evitando quindi di parlare della seconda dose mancante (il richiamo) e di tante altre informazioni. Ne ho parlato in questo articolo.

 

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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