BUFALA La lettera di Higuain ai tifosi del Napoli

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Oggi parliamo di calcio e dei tifosi del Napoli e non. Il passaggio di Gonzalo Higuain (detto “El Pipita”) dal Napoli alla Juventus ha scatenato non poche polemiche e ironie. Secondo quanto riferito in questi giorni dai siti napoletani e citando come fonte Il Mattini, l’ex giocatore degli azzurri potrebbe scrivere una lettera ai tifosi:

Gonzalo Higuain, secondo Il Mattino, è pronto a dire addio ai tifosi del Napoli ed è pronto a farlo con una lettera da scrivere in queste ore e trasmettere a tutto il popolo partenopeo. A breve potrebbe essere proprio l’argentino a uscire allo scoperto con qualche rigo. Una lettera, tante parole, forse retoriche, forse sincere, chissà. Ma solo una lettera. Neppure la voglia di guardarsi negli occhi un’ultima volta, dopo le gioie, le vittorie, i gol condivisi insieme. Non resta che aspettare.

Poco dopo son comparse diverse burle a proposito, ironiche, ma nessuna di queste è una lettera vera. Ad esempio “Il Napolista“, con l’articolo dell 25 luglio dal titolo “La lettera di Gonzalo Higuain ai tifosi del Napoli“, ne pubblica una “in anteprima” con un testo veramente comico (con un finto spagnolo qua e la con le “s” al posto delle “z” e scrivendo “giuventus” anziché “Juventus”):

Cari napolitani,

come vi dissi tempo fa, dovete stare tranqilli. Le cose non sono come sembrano.
Yo sto abbastanza bene. La casa è mas grande e ho una piscina in salotto. Come sapete, non so nuotare e ho fatto togliere il trampolino porque mi sembrava una presa per il culo, ma ho fatto inserire sul fondo un paio de rocas per non dimenticarmi del mare di Napoli. Ho anche il tram a muro per andare in soffitta ma, anche da lì, se apro le finestre, non si vede uno joder. C’è siempre foschia e quando non c’è, se vedono solo tanti palassi grigi.
Aquì se mangna ‘na chiavica e il caffè è ‘na ciofeca. Ho fatto portare una moka dal mio amico Pasqualino ma mi ha spiegato che farà siempre schifo per colpa dell’acqua.
Ho già deciso di far edificar un forno per le pisse sul terrassino e ho chiamato Totore da Nola che è il mio pissaiolo de fiducia.
So che abbascio sono successi un po’ di casini. Traditor, ladro e addirittura giuventino. Niente di più falso. Prima di giungere a conclusioni affrettate, vi chiedo la pasiensa di leggere queste poche parole.
Non ho avuto scelta.
La verità è che dal primo giorno sono stato muy bene a Napoli e ho sentito l’affetto della città e dei napolitani. Il mio desiderio mas grande è siempre stato di ripagar questo amore sul campo e di provar a ganar con la camiseta assurra. Lo scorso anno, però, mi sono reso conto che era impossibile. Dopo una serie di cose strane, come la mancata tarjeta roja per Bonucci a Bologna, le cerdate di Rizzoli nel derby, nel momento mas difficile per la Giuve, dopo le pappine di Monaco, sono esploso a Udine e ho capito che, nonostante el maximo impegno, per ganar dovevo cambiare squadra e che il Napoli non avrebbe mai avuto ciorta.
Non ho avuto scelta.
Cari napolitani, la verità è che ho scelto di togliermi qualche sfizio e di immolarmi per l’amore che provo per voi.
Ho saputo che la Giuve stava per imbrosare Pogba al Manchester per una barca di denari e così, insieme al mio germano Nicolas, ho capito che era il momento giusto per agire. Mi sono proposto e loro hanno accettato. 94 milioni al Napoli e yo alla Giuve per affondarla.
Durante le visite mediche a Madrid, sostenute de noche, di nascosto come ratones, ho incontrato Beppe (Marotta) e gli ho già detto che sarò il rigorista della Giuve. Quindi, state tranqilli. Poi voglio provare la sensasione unica di tuffarmi, fanculo alla piscina, e vedere Rizzoli, mentre mi fa la cicatella, fischiarmi un rigore. Voglio poi dare una capata a Irrati e vedere che si gira dall’altra parte mentre butta fuori il mio povero avversario. In allenamento ho già in programma di dare una gomitata a Chiellini sul naso e di mandare un paio di sms nella noche alla D’Amico.
La verità, devo ammettere, che è muy gratificante essere oggi paragonato a Messi, Ronaldo e Neymar. Fino a ieri me accostavano a Dybala e Silensi.
Sky già mi ha contattato per una intervista di sei giorni consecutivi e che è in fase di allestimento un canale tv creato appositamente per me: el Pipitachannel.
El primo titolo della Gassetta al mio primo gol sarà “Gonzalissimo” e Alciato mi ha chiesto se può scrivere un libro sulla mia vita “la teglia deve ancora venire”. Mi hanno detto che porta fortuna.
Ma voi non lasciatevi abbagliare, sono aquì solo por inabissarli. Vi assicuro che Zaza contro il Napoli non giocherà. Alla tarde, dopo gli allenamenti, ho in programma di non perdere il vizio della pissa, della mossarella e della confiteria napolitana. Ho già invitato Pjanic e Pjaca por farli ambientare e Totore da Nola già è in viaggio con un carico di bufala e babà che dovrebbe essere sufficiente sino a inisio campionato. State tranqilli.
È l’unico modo per ganar. Non ho avuto scelta.
Un’ultima cosa: presidente, yo te perdono per avermi chiamato gordo, ma tu non farti imbrosare con Sturaro, Rubinho e Pereyra. Solo denari, altrimenti el mio sacrificio non sarà servito.
Ve ringrasio per todo il sientimento che mi avete dimostrato, el mio record sarà sempre legato alla camiseta assurra e yo cercherò di ripagarvi.
Se riesco, vi verrò a trovare per mangiare la ricotta e cicoli insieme, prima che l’anno prossimo mi svendano in Cina.
Cari napolitani, me mancate. Salutatemi il mare e tutti i ragassi a Dimaro.
Con affetto, il vostro, e solo vostro, Gonzalo.

La lettera ha raccolto oltre 12 mila condivisioni Facebook.

Anche il sito Internapoli.it si diverte con una lettera pubblicata nell’articolo dal titolo “Higuain ai tifosi: «Volevo vincere, avevo scelto l’estero ma Dela mi ha ceduto alla Juve»” del 27 luglio, ma almeno in fondo all’articolo spiega:

Cari tifosi del Napoli,

In questi giorni mi avete tempestato di messaggi, mail e tweet. Volevate sapere cosa stesse accadendo, ma non potevo parlare. Era in corso una trattativa e tutte le parti in causa mi avevano chiesto di restare in silenzio.

Non ho parlato, ma ho letto. Ho letto tante cose. Siete delusi, avete considerato il mio addio un tradimento e non vi biasimo. Con voi ho vissuto momento memorabili, che resteranno per sempre stampati nel mio cuore. Mai avrei pensato di andare via in questo modo, ma credetemi: non c’erano alternative.

Sono passato alla Juventus, la squadra che fino a qualche mese fa abbiamo combattuto sul campo. La vostra odiata Juve, ma non l’ho imposto al presidente.

Ho quasi 29 anni e negli ultimi tre ho perso tre finali consecutive con l’Argentina. Ho provato a vincere qualcosa di importante in maglia azzurra ma non ci sono riuscito. Ho fatto record su record ma non è bastato. Volevamo fare la guerra alla Juve ma il presidente non ci ha armato. Quando tre anni fa arrivò a Madrid mi promise la luna, parlò di un grande progetto, di salire sul tetto d’Europa ed invece il progetto si è arenato. Ha deciso di non investire, di non volere diventare grande ed io non ce l’ho più fatta. Nicolas fu chiaro con lui a gennaio, gli disse “Gonzalo vuole vincere” e lui promise di fare investimenti importanti. Gli credetti, ma è stata l’ultima volta che l’ho fatto.

Ero negli Usa con l’albiceleste ed ero in continuo contatto con mio fratello. Gli dicevo al telefono “allora chi abbiamo preso?” E lui diceva che non c’erano novità. Quando poi è arrivata la sconfitta con il Cile, ho deciso. Lascio la nazionale, voglio vincere con un club. Ero incazzatissimo, chiamai Nicolas e gli chiesi se qualche top club fosse interessato ad acquistarmi. Lui disse che qualche contatto c’era stato ma nessuno era disposto ad investire 90 milioni di euro per comprarmi, nessuno a parte la Juve che mi faceva la corte da mesi.

“La Juve? Posso mai passare alla Juve? Come la prenderanno i napoletani?” Ed allora nonostante fossi onorato del corteggiamento dei bianconeri, chiamai personalmente il presidente De Laurentiis e gli dissi “Presidente, mi vogliono Arsenal e Psg. Per me un club vale l’altro. Scelga lei la migliore offerta”. Il presidente però fu inamovibile e disse “Gonzalo, ho parlato con le dirigenze e non vogliono pagare la clausola. Per meno di 90 milioni non vai da nessuna parte”.

Da quello che ho capito l’Arsenal aveva offerto 50 milioni di euro più il cartellino di Giroud, il Psg si era invece fermato a 70 cash. A me non interessava, non erano problemi miei. Avevo deciso di andare via, volevo andare a vincere qualcosa di importante ed a Napoli non era possibile farlo. Così dissi a Nicolas “la Juve mi vuole? Se paga la clausola accetto”. Mio fratello, dopo aver parlato con Marotta, era felicissimo “hanno detto che pagano. Ti vogliono a tutti i costi”.

Ecco come sono andate realmente le cose. Non sono stato un traditore, o almeno non sono l’unico traditore. Il presidente ha tradito prima me e poi tutti voi, non investendo per un Napoli vincente e accettando di vendermi alla Juve pur di non rinunciare a qualche milione di euro.

Anche se voi da lì mi avete rimosso, io continuerò a portarvi nel cuore. Lo farò in silenzio, pensando a cosa sarebbe potuto essere e non è stato.

Con affetto,

Gonzalo Gerardo Higuain

LETTERA IMMAGINARIA DEL PIPITA HIGUAIN ALLA TIFOSERIA AZZURRA

Insomma, ironia, satira, prese in giro molto chiare, anche se i titoli sono evidenti nel tentativo di attirare click facendoli cadere nella bufala.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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