Le capacità di comprendere un problema da un piccolo bidone in una stradina di Milano

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Oggi si sono tenuti i cortei della manifestazione ambientalista “Fridays for future”. Questa mattina l’autobus che mi portava a Milano era pieno di giovani, un’anomalia piacevole rispetto alla normalità dove solitamente sono circondato da lavoratori e universitari. Destinazione Milano per manifestare, li sentivo parlare di ambiente e di come essere più responsabili del mondo in cui vivono, ero molto carico di così tanta positività e il viaggio è stato assai piacevole. Giunto a Milano code e code di manifestanti che rendevano difficile l’ultimo tratto per raggiungere la redazione di Open, ma i ragazzi con i loro cartelli di cartone e i segni verdi sotto gli occhi non mi pesavano affatto. Anzi, ripeto, ero contento.

La foto del collega via Whatsapp.

Intorno alle 10:26 un collega scatta una foto e ce la manda via WhatsApp. Un cartello della manifestazione e un sacco di spazzatura che stava a malapena nel bidone a poca distanza dalla nostra redazione. Scendo qualche ora dopo e lo spettacolo che mi ritrovo non era dei migliori: tanta, ma tanta spazzatura anche per terra e tutto in una piccola stradina di Milano. A brevissima distanza un gruppo di giovani che continuava a mangiare mentre nel frattempo passavano altri giovani con i cartelli di cartone e i segni verdi nel volto. Nessuno alzava un dito. Nessuno.

La foto da me scattata in via Medici a Milano.

Mi vengono in mente tutte le foto bufala che usavano per attaccare i manifestanti in passato e che avevo prontamente debunkato perché denigravano tutti i giovani che si erano presi un impegno andando a manifestare. In quelle occasioni mi sono sorbito, come al solito, i balordi e detrattori vari dei manifestanti che mi oltre a insultare mi criticavano con ogni scusa, anche la più patetica. Dura mostrare una foto vera, guai se smentivi la propaganda a loro favore. Oggi è successo il contrario.

Uno dei tanti che non ci pensano.

Ho fotografato il bidone e l’ho pubblicato sui miei canali social scrivendo “Cretini #AmbientalistiConIlCuloDegliAltri (cit.) #StradinaDiMilano #Milano”. Il primo hashtag è la citazione di quello scritto dal mio collega su WhatsApp, che condivido perché se i ragazzi autori del gesto – così come quelli che erano accanto e che ci passavano accanto – vogliono essere veramente a favore dell’ambiente non devono gettate o lasciare la spazzatura in quel modo pensando “tanto la raccoglie qualcun altro”. Non c’erano altri cestini? Bastava fare due passi in più, troppo difficile. Potevano pensare di fare la differenziata, in caso portarsi dietro la spazzatura e gettarla nel posto giusto, ma evidentemente era troppo faticoso. Se credi alla battaglia per la quale manifesti in piazza mettendoci la faccia allora devi impegnarti veramente.

Uno dei tanti bagigi da tastiera.

Arriviamo al secondo punto importante di questa meravigliosa tragedia. Sui social c’è stata la reazione di chi ha dubitato della veridicità della foto (WOW, l’ho scattata io bella via della redazione, così come anche il collega ore prima), di chi li difende giustificandoli per il fatto che sono ragazzi (appunto perché son ragazzi bisogna insegnare loro come comportarsi perché quando saranno più “anziani” col cavolo che riusciranno a corregge i loro atteggiamenti) e di coloro che ritengono che con quella foto starei cercando di denigrare l’intera manifestazione. L’ultima accusa mi ha fatto sorridere, proprio a me che ho difeso dalle malelingue e dai bufalari i ragazzi carichi di entusiasmo. Ho capito che queste persone non sono in grado di comprendere il problema evidenziato da un utente, forse l’unico, che lo ha capito scrivendo un commento: “In realtà David ha anticipato tutte le fesserie che sentiremo da oggi per qualche giorno, chiunque potrebbe aver fatto una foto del genere.”. Lui c’è arrivato molto, molto vicino: bravo!

Come dicevo prima, i detrattori sono pronti a tutto e disposti ad accettare anche le foto false pur di aver ragione sugli altri. Quello era un piccolo bidone in una piccola strada di Milano, chissà quanti altri ce ne stanno nella stessa situazione. Scene che di fatto fanno gioco a chi li vuole attaccare e denigrare, vere e non false come nelle bufale diffuse nelle scorse edizioni delle manifestazioni. Possibile che i “difensori a tutti i costi” dei ragazzi e gli stessi che hanno manifestato non riescano a comprendere che lasciare a disposizione dei detrattori queste scene non fa altro che denigrare il loro nobile intento in difesa dell’ambiente? Evidentemente no, ma spero che qualcuno capisca questo problema e alla prossima manifestazione si diano una svegliata. Sono i piccoli gesti e simboli che cambiano le nostre battaglie, anche un piccolo bidone in una piccola stradina di Milano. Provo a farvelo capire e se non ci riuscite pazienza, ma se avete solo voglia di sfogarvi contro qualcuno per sentirvi meglio andate a fare qualche sport (l’uso costante dei pollici opponibili non è uno sport).

C’è speranza, grazie Ottavio.

In sintesi:

Pubblicare la foto di un cestino strapieno e con spazzatura per terra con tanto di cartello di cartone di un manifestante. Fatto.

Insulti e accuse di screditare l’intera manifestazione? Ricevuti.

Capacità delle persone di comprendere che se fai una manifestazione per l’ambiente ti impegni fino in fondo? Assente.

SOPRATTUTTO: rendersi conto che è meglio evitare di gettare la spazzatura in quel modo proprio oggi (o impegnarsi a raccoglierla e a metterla a posto in maniera almeno decente) per evitare attacchi da parte dei detrattori? Nada.

Il post Facebook nel mio profilo privato.

Ora scusate, ma oggi devo lasciare fuori dal condominio la borsa della differenziata di turno che domattina la vengono a ritirare. Controllo se tocca all’umido, in quel caso ci metterò i commentini dei vari bagigi che oggi hanno ragionato con il cuore e non con la testa.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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