Come i complottisti hanno speculato sui morti del Ponte Morandi

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Purtroppo, i complotti sul Ponte Morandi non sono finiti e continuano a diffondersi soprattutto via Youtube con video di personaggi abituati a “osservare” ed “esaminare” a loro modo per poi riportare le loro “tesi“.

Nota: – grazie a coloro che hanno contribuito con le proprie donazioni alle spese sostenute per l’articolo –

 

Le teorie sui video “manipolati

Quello più in voga riguarda due video di Autostrade, ripresi da due telecamere diverse, dove viene rivelata una dissolvenza durante il passaggio dei mezzi, due in particolare (il mezzo della Basko e l’autocisterna bianca che era riuscita ad evitare il peggio):

Ecco 4 fotogrammi del video dove notiamo l’arrivo della cisterna, la dissolvenza e il mezzo della Basko:

4 fotogrammi per spiegare la “teoria” diffusa online

Chi doveva cavalcare l’ennesima teoria? Purtroppo, ancora una volta, il sanremese Rosario Marcianò, del quale andremo a parlare nel dettaglio per altre sue uscite.

La prima cosa che viene in mente è come mai due diverse riprese da due diverse telecamere vengono riportate nello stesso video? Basta questo per far comprendere che ci sia stato un montaggio, ma a quale scopo? Il video diffuso dalla Polizia di Stato e ripreso dai media, ma non è affatto quello integrale (l’originale è in mano alle autorità competenti) siccome si trattava di un elaborato reso disponibile agli organi di stampa. A spiegare tutto è Marco Calì, dirigente della squadra mobile di Genova:

Il filmato originale, al momento agli atti, è composto dalle riprese di due telecamere. Quella all’uscita della galleria, riprendeva il camion Basko e, da lontano, le campate del ponte. Con l’abbassamento di tensione è andata in black out. L’altra telecamera era orientata sullo svincolo Milano-Genova. Quando l’operatore ha capito che c’era qualcosa che non andava, l’ha orientata diversamente e ha inquadrato il camion della Basko. Il filmato dura in tutto almeno 10 minuti. D’intesa con l’autorità giudiziaria, abbiamo diffuso un estratto breve a uso dei servizi giornalistici, spiegando chiaramente a tutte le tv che avevamo fatto una collazione di spezzoni, concentrandoci sui due veicoli che sono diventati un po’ il “simbolo” di questo disastro. La grossa autocisterna bianca nel filmato si dissolve perché è l’ultimo mezzo che è riuscito a passare indenne, e menomale, perché se fosse precipitata avrebbe potuto trasformarsi in una bomba. Dopo la dissolvenza, ecco il camion verde Basko, che è l’ultimo mezzo riuscito a fermarsi sul precipizio.

 

La presunta “prima esplosione”

In un video Rosario Marcianò sostiene che sia stata ripresa una “nube di polvere” dovuta ad una presunta “prima esplosione“:

La presunta “prima esplosione” ripresa dalle telecamere di Autostrade secondo Marcianò

Se fosse stata davvero una nube di polvere, come mai si vede un alone bianco anche nella parte sinistra del mezzo della Basko?

La presunta nube è arrivata anche sul lato sinistro del mezzo della Basko?

Il video, intitolato tutto in maiuscolo “CROLLO DEL PONTE MORANDI – ESPLOSIONE VISIBILE DALLE RIPRESE AUTOSTRADALI“, è stato pubblicato il 2 settembre 2018 e ha superato le 987 mila visualizzazioni.

Dal video diffuso dai media, in questo caso prendo in esame quello pubblicato dal canale “Genova Post” il primo settembre 2018, notiamo che la cisterna bianca (più bassa rispetto al mezzo della Basko) subisce una leggera deformazione al momento del passaggio nello stesso punto del video “analizzato” dal sanremese:

Il passaggio dei due mezzi nello stesso punto del video.

Se osservate con attenzione, anche il passaggio delle due auto sulla corsia di sinistra viene sfumato nello stesso punto. Come è possibile tutto ciò? La banalità di una goccia d’acqua presente nella lente della telecamera di Autostrade. Non era l’unica, in un altro video pubblicato dal canale di “Genova Quotidiana” si vede un mezzo “sfuocato” durante il passaggio nella stessa zona e anche in una successiva:

5 fotogrammi in cui un mezzo “sfuma” nel passaggio in cui la telecamera presenta due gocce d’acqua alterando la visuale.

Abbiamo, dunque, due elementi per spiegare la falsità della tesi proposta dal sanremese:

  • la presunta “nube di polvere” che si presenta anche nel lato sinistro del mezzo della Basko;
  • i mezzi che al passaggio in quelle due aree riprese del video subiscono delle alterazioni (sfumatura e deformazione causate appunto dalla presenza di gocce nella lente della telecamera).
987.368 visualizzazioni per questo video con teorie basate su una goccia d’acqua

Insomma, dal “perdersi in un bicchiere d’acqua” al “perdersi in una goccia d’acqua“.

In questo video, che risulta essere ad una risoluzione maggiore rispetto a quello delle telecamere di Autostrade, potete notare gli aloni dovuti alla presenza di acqua nelle nella lente (non ci vuole un genio per capirlo):

Nel video fornito da Autostrade e poi dalla Polizia di Stato si vedono altre gocce scendere e creare ulteriori aloni, ecco due fotogrammi:

Due fotogrammi in cui si vede una goccia scendere creando un alone

 

Le auto “vuote” e l’assicurazione

Il 17 settembre 2018 riesce a trovare una presunta “prova” per sostenere un classico delle sue teorie:

TARGA DI ALTRO AUTOVEICOLO E PRIVA DI COPERTURA ASSICURATIVA TRA I MEZZI RITROVATI SOTTO LE MACERIE DEL PONTE MORANDI

Tra i mezzi “finiti” sul greto del fiume Polcevera, tra le macerie del Ponte Morandi, c’è un’auto bianca, con targa EN790SH. L’autoveicolo è privo di copertura assicurativa. Alla luce di quanto ho espresso in queste settimane e, sopratutto nell’ultimo video (https://youtu.be/cjZBVyPUlDk), questo dettaglio che cosa vi fa pensare? Io penso alla Mercedes contro la quale si disse aveva impattato l’auto del povero Buonanno, ma che risultava un mezzo sequestrato e che quindi non poteva essere liberamente in circolazione. In questo caso abbiamo un autoveicolo, privo di assicurazione, in fondo al ponte Morandi. Non solo! L’auto associata alla targa, risulta pesare (secondo la motorizzazione) 1550 Kg, ma in foto abbiamo una WW Polo, che pesa 1145 Kg! La bellezza di 405 Kg in meno! Per cui è palese che la targa in questione risulta appartenere ad altra autovettura. Anche la BMW con targa FG644PR, presente tra le macerie, non risulta assicurata.

Vedete un po’ voi…

Ecco l’immagine con i dati relativi al mezzo e l’informazione in merito all’assicurazione:

I dati pubblicato da Rosario sul mezzo targato EN790SH

Il post non risulta chiaro ai suoi amici su Facebook, qualcuno domanda e lui cerca di far “capire” il suo messaggio:

Manuela: “scusa ,ma non capisco ,potresti spiegare meglio quello che sospetti?

Rosario: “Se non assicuri l’auto… le cose sono due:

a) Sei napoletano.
b) Sai che devi farle fare una brutta fine.

Elvira: “Anche la macchina gialla ritrovata non appartiene a nessuno e nei video non sorpassa il tir né il camioncino della Basco. .altro enigma !!

Rosario: “Io sono sempre più convinto che quei mezzi sono stati lanciati e non sono caduti. Vuoti, ovviamente.

Insomma, lui è convinto che i mezzi presenti sul ponte erano stati “lanciati” e non erano caduti, ovviamente “vuoti“. Per sostenerlo era andato a cercare informazioni sulla targa del mezzo presente nella foto, il quale risulta attualmente senza copertura assicurativa. Non è affatto una prova, lui stesso non ha neppure la data di scadenza dell’ultima polizza e sostiene con fermezza che nessuno viaggia con l’assicurazione scaduta, a meno che (sempre secondo lui) non sei napoletano o volevi farle fare la comparsa in questo brutto episodio.

Antonella, ma come…

Tu gireresti senza assicurazione? No. E allora quell’auto che cosa ci fa in fondo al ponte? Prova ad indovinare. Aguzza le meningi…

Nel cercare maggior sostegno alla sua tesi si lancia sulla questione del bollo che, sempre secondo lui, dovrebbe scadere il primo ottobre 2018:

Barbara: “L’auto con targa EN…. gli scade l’assicurazione il 1 ottobre 2018 non capisco come fa a nn essere in regola

Rosario: “Quello è il bollo!!!!

Bastava andare nel sito dell’Agenzia delle Entrate per verificare la scadenza del bollo e il suo ultimo pagamento (con tanto di importo):

Il proprietario del mezzo aveva pagato il bollo ad agosto e scade nel 2019

Dunque, il bollo era stato pagato per l’anno 2018 ed essendo a rata unica la prossima scadenza annuale risulta essere per il mese di agosto 2019. Facile comprendere che sia stato pagato prima del disastro avvenuto. Perché, dunque, pagare il bollo se poi si faceva fare una “brutta fine” al mezzo? La teoria del sanremese non regge e non reggeva nemmeno prima, perché chiunque potrebbe essere non in regola con l’assicurazione (così come capita con il bollo, c’è chi viaggia senza pagarlo per mesi a causa di una scarsa memoria oltre che attenzione) inoltre effettua il controllo circa un mese dopo il disastro, un arco di tempo in cui l’assicurazione potrebbe essere tranquillamente scaduta e non rinnovata per evidenti motivi.

Il controllo fiscale del veicolo

Nota: per maggior sicurezza, ho fatto richiesta e ottenuto il controllo fiscale del veicolo dal sito Sevim.it (servizio a pagamento) ottenendo anche il modello esatto: Volkswagen Polo 5ª serie immatricolato nel 2012.

Volkswagen Polo 5ª serie

 

Il peso dell’auto e la targa scambiata

In vista di eventuali contestazioni, ecco che tira fuori l’asso dalla manica: il peso sbagliato del mezzo come dato per far pensare che l’auto non sia quella della targa registrata.

Hugo: “Rosario Marcianò noto una cosa stranissima, se non vado errato l’auto bianca targata EN790SH mi pare una Polo, ora mi sembra strano dai dati riportati della foto che una Polo a benzina possa pesare 1550 Kg… al massimo potrà pesare si e no 1200 kg. O no?

Rosario: “Esatto. Ho pensato la stessa cosa. Motivo per cui è stata usata una targa di un altro veicolo ad assicurazione scaduta.

Viene citato un peso, 1550 kg, che non è il peso totale del mezzo. Infatti, tale dato riguarda la portata massima di una Volkswagen Polo 5° serie (modello del mezzo della foto secondo i dati prelevati da Sevim.it):

Peso a vuoto (kg): 1.070
Peso a pieno carico (kg): 1.550
Portata (kg): 480

Non ci credete? Osservate attentamente lo screenshot pubblicato da Rosario dove si legge “peso a vuoto“:

Il peso mostrato da Rosario è “a vuoto”

Il peso a vuoto non combacia con quello presente nello screenshot di Rosario? Lo screen è prelevato dai risultati forniti da Google cercando “Volkswagen Polo peso“, ma di modelli ce ne sono diversi e anche più recenti rispetto a quello nella foto del ponte Morandi.

Il “configuratore” del sito Volkswagen.it con i tre modelli della nuova Polo

Il modello proposto da Google, in questo caso, è la Volkswagen Polo Highline più recente che riporta come peso a vuoto dai 1.145 ai 1.228 kg:

Peso a vuoto: 1.145 – 1.228 kg

Dunque, Rosario Marcianò sta riportando delle tesi basandosi su modelli diversi utilizzando nella maniera sbagliata il motore di ricerca Google.

 

La fantomatica BMW con targa FG644PR

Non per infierire, però quando si vuole per forza sostenere qualcosa al limite dell’impossibile. A far notare un’altra foto con un altro veicolo è Riccardo:

Riccardo: “Eccone un’altra se riesci a verificare

Rosario: “Non si distinguono bene…

Riccardo: “Qui si vede meglio

Rosario: “Ma qui sì!

Nel suo post, modificato in seguito allo scambio di commenti tra Riccardo e Rosario, parla di una BMW con targa FG644PR, ma non era assolutamente una BMW.

Le aggiunte al post di Rosario in seguito alle nuove “indagini” sul secondo mezzo “scovato”.

Osservando attentamente, si trattava di un’altra Volkswagen. Rosario riscontra che il veicolo non sarebbe in regola con l’assicurazione, ma come abbiamo ricordato in precedenza non è una prova per sostenere la sua teoria e potrebbe essere scaduta di recente.

Foto dell’auto con la targa leggibile. Si intravvede il modello.

Attraverso il servizio a pagamento di Sevim.it è possibile risalire al modello dell’auto, una Volkswagen Tiguan (dal numero di telaio e dal risultato ottenuto nella ricerca sul sito Vindecoder.eu).

Il modello ottenuto dal numero di telaio ottenuto da Sevim.it

Sempre dalle informazioni acquistate da Sevim.it, l’auto è stata immatricolata il 24 febbraio 2017 ed è intestata ad una signora residente a Nuoro. Potrebbe essere il mezzo usato da una delle vittime del ponte, uno dei pochi sopravvissuti: il calciatore e vigile del fuoco Davide Capello, anche lui di Nuoro.

Volkswagen Tiguan 2017

 

I risultati ottenuti nei fan di Rosario

Come era avvenuto in seguito all’attentato di Nizza, anche qui abbiamo qualche utente che inizia a contestare l’operato del sanremese e dei suoi fan:

Deborah: “Ma state scherzando??Le vittime sono 43..un ragazzo sotto casa mia di 22anni..ho amici delle famiglie morte che stanno piangendo..un padre di4 figli morto e una donna sola in psichiatria dal dolore,voi dovete curarvi,prendetevi delle medicine e andate all’inferno!

Fabio: “Deborah ********…mi dispiace delle persone che non ci sono più.Ma le persone devono aprire un pò la mente. Il ponte è stato fatto brillare. La commissione europea su ordine NATO…deve sistemare tutte le infrastrutture entro 2025….nei tg questo non lo dicono…bisogna oggettivare le cose ma collegare su quello che ci può capitare in futuro..come popolo. Collegare i punti di tutte le incoerenze di questi anni….c’è molto da parlare..

Lara: “Debora ******** dato che conosci molte vittime posta i Nomi.

Questo articolo nasce su richiesta di Lara, moglie di una delle vittime del disastro accaduto a Genova: Luigi Matti Altadonna. Non potevo tirarmi indietro.

Lara e Luigi

Il post di Lara rivolto a Rosario:

Tranquillo, ti faccio passare io la voglia di scrivere cazzate!! Perché non vieni a dirlo in faccia a me e agli altri parenti delle vittime?? Eh, leone da tastiera??

Se volete aiutare lei e i suoi figli potete fare una donazione al seguente indirizzo: https://paypal.me/famMattiAltadonna

Per altre info e modalità: https://goo.gl/Rv32LK

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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