Reddito di cittadinanza: le bufale, i presunti assedi a Comuni e CAF e la confusione con il Reddito di inclusione

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Partiamo dall’assurdo! Circola in questi giorni un falso modulo da compilare per la richiesta del reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle:

Il falso modulo

All’interno di questo documento falso viene richiesto di dichiarare di non voler lavorare e di credere a Babbo Natale. Se qualcuno l’ha stampato e lo ha compilato portandolo ad un CAF è pregato di allegare la propria scheda elettorale. Riceverà risposta alle prossime consultazioni elettorali. [NOTA AGGIUNTIVA A FINE ARTICOLO]

La raffica di richieste a Comuni e CAF

La Gazzetta del Mezzogiorno pubblica l’otto marzo 2018 un articolo dal titolo “Bari, assedio a Comuni e CAF «Ha vinto M5S, dateci i moduli per il reddito di cittadinanza»“:

Giovinazzo – «Hanno vinto i 5 Stelle. Adesso dateci i moduli per fare domanda per ottenere il reddito di cittadinanza». È la richiesta che alcuni Caf giovinazzesi si sono sentiti rivolgere lunedì mattina, a distanza di poche ore dalla chiusura delle urne. Una richiesta che ha colto di sorpresa gli operatori dei patronati. Sulle prime è sembrata una boutade, ma quando le richieste hanno cominciato a moltiplicarsi e a farsi insistenti, tutto è diventato amara realtà. «Non esistono moduli per tali richieste», le ovvie risposte degli operatori dei Caf. Stesa cosa sarebbe accaduta, secondo quanto riferisce il sindaco del comune, anche all’assessorato ai servizi sociali di quel comune. E tale dilagante fenomeno – al limite tra la curiosità e la richiesta vera e propria – avrebbe riguardato anche Porta futuro, la struttura realizzata dal Comune di Bari per gestire domanda e offerta di lavoro. «Sono una cinquantina le persone che tra ieri e oggi – precisa il responsabile dello Sportello – che hanno chiesto i moduli per ottenere il reddito di cittadinanza, si tratta soprattutto di giovani».

Si tratta di casi isolati, realmente accaduti ma ingigantiti nei numeri, anche se risulta deprimente che qualcuno si sia presentato convinto di poter farne richiesta nonostante non si sia instaurato alcun governo M5S e con un Luigi Di Maio che si era dichiarato molto prudente a Porta a Porta il 2 marzo 2018 sostenendo che prima bisogna riformare i centri per l’impiego.

Su IlSole24Ore vengono riportate le dichiarazioni dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Giovinazzo in Puglia, Michele Sollecito:

«Non c’è nessuna nuova frenesia per il reddito di cittadinanza proposto dai 5Stelle – sottolinea in una nota -, ma curiosità sì. E ieri e l’altro ieri la domanda dei richiedenti verteva sull’ipotetico futuro Reddito di Cittadinanza proposto dal Movimento. Ma nessun pugno sul tavolo o nessuna rivendicazione animata. Perché Giovinazzo non è una città di indolenti parassiti»

Arriva poi anche una smentita dallo Staff del Caf di Giovinazzo:

«Non ci risulta un fenomeno diffuso di richieste di reddito di cittadinanza ma questa notizia ci dice che i Caf sono un presidio per i cittadini. C’è stato invece un forte incremento delle richieste di Isee (l’indicatore della situazione economica) per ottenere il reddito di inclusione. A gennaio – conclude – l’aumento è stato del 30%».

LaPresse riporta che secondo il Caf c’è stata confusione con il “Reddito di inclusione” (REI):

Tutto parte dalle dichiarazioni degli operatori di un centro di assistenza fiscale pugliese, confermate anche dal responsabile del centro servizi per l’occupazione ‘Porta Futuro’ di Bari.

Decine di persone si sarebbero recate agli sportelli del Caf Uil di Giovinazzo (Bari) in Puglia per richiedere i moduli per il reddito di cittadinanza. Come riporta in una video intervista di Radio Capital, l’operatrice del Caf pugliese Valeria Adriano, “subito dopo la tornata elettorale la gente – poco meno di una cinquantina di persone, molte in coppia – si è rivolta ai nostri sportelli per accedere a una domanda di sostegno al reddito”. Erano persone “molto giovani”, “semplici”, “che fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena”, con un titolo di studio “medio”.

Risulta anche plausibile, visto che il REI è in vigore da gennaio 2018.

Una notizia simile è comparsa grazie ad un avviso appeso di fronte alla sede del patronato Enasc a Palermo:

NON FACCIAMO PRATICHE PER IL REDDITO DI CITTADINANZA.

Ecco cosa siamo stati costretti a scrivere oggi grazie ai 5 stelle

Nell’intervista video dello staff del patronato si parla di circa 60 persone. Hanno mostrato anche il modulo bufala. Che abbiano creduto al falso modulo e si siano presentati di conseguenza? Plausibile.

Secondo IlSussidiario.net si sarebbero registrati dei casi anche in Basilicata:

Ora però, dopo il caos in Puglia ai centri Caf di Giovinazzo, emergono altri casi isolati ma comunque significativi in Basilicata: il fenomeno si è allargato nella provincia di Potenza con i cittadini lucani che hanno richiesto agli uffici della Camera sindacale della Uil i famigerati moduli per il Reddito di Cittadinanza. «Confermo che anche in Basilicata stiamo ricevendo queste richieste presso i nostri uffici da parte di cittadini che chiedono come funziona il reddito di cittadinanza», ha commentato all’Adnkronos Antonio Deoregi, della stessa segreteria regionale Uil.

Non mi sorprenderebbe assistere ad altri casi del genere, qualche utente potrebbe aver letto soltanto i titoli degli articoli credendo che si debba andare presso i comuni e i patronati prima che i moduli finiscano. Evviva evviva!

Aggiornamento ore 13:05

Sono state presentate delle accuse nei confronti di un utente cosiderato l’autore del falso modulo:

Amici di #Fanpage
Questo signore é l’autore dei finti moduli su #redditodicittadinanza

Più che una burla direi che si tratta di un reato

Che ne pensano @luigidimaio @beppe_grillo @casaleggio @CatalfoNunzia @DanielePesco @ElioLannutti e @Mov5Stelle ?

Ecco gli screen pubblicati nell’accusa:

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L’utente “Patu” (“@davidelgaudio“) aveva pubblicato l’otto marzo 2018 alle ore 16:48 un tweet dove annunciava l’esistenza di una circolare dell’Inps:

Attenzione,l’INPS ha rilasciato la prima circolare con le istruzioni per fare la richiesta del reddito di cittadinanza.Si tratta della circolare 1/RC5S DEL 5 marzo 2018 Se sei interessato clicca e condividi!!falla girare

Alle 20:59 pubblica un tweet dove sosteneva che un’amicizia all’Inps gli aveva passato la circolare che “tenevano nascosta“. Nelle foto pubblicate notiamo che ci sono 3 scatti fotografici e una quarta immagine riportante il falso modulo:

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In un successivo tweet delle ore 22:32 ammette che la circolare, non il modulo, è stata opera sua. Quest’ultimo, invece, lo aveva pubblicato alle 16:44 quando ormai già circolava online da parecchie ore:

va bene questo modello qua?l’ho trovato nella cassetta postale ???????

Il modulo venne precedentemente pubblicato, ad esempio, nel tweet delle ore 16:37 dell’utente Dario (@dimitridue), nel tweet delle 16:31 dell’utente Paolo (@PaolonantoPaoli) o nel tweet delle ore 13:12 dell’account “Romagna postelettorale” (@ArturoRomagna).

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Ci vorrebbero prove più consistenti per accusare Patu di aver creato il modulo, mentre è chiara la sua opera riguardante la falsa circolare (con i rischi che potrebbe comportare). Risulta ancora più difficile riscontrare l’autore, visto che il fake circolava su Whatsapp (come riporta Fanpage).

State attenti alle accuse che pubblicate online.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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