La storia della presunta bandiera neonazista nella caserma dei Carabinieri e il Ministro Pinotti – Aggiornato

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Ore 12:30 – Mi scuso per l’errore comunicativo.

Veniamo al dunque, la bandiera viene usata dai gruppi neonazisti:

È bene spiegare che il periodo storico della bandiera, in uso durante l’Impero Tedesco fino al 1918, non riguardava affatto il periodo Nazista. Il problema da evidenziare è che che sia usata in maniera impropria da persone con un’ideologia malata.

Sabato 2 novembre 2017 il quotidiano online Ilsitodifirenze.it pubblica un articolo dal titolo “VIDEO – Firenze, bandiera neonazista in caserma carabinieri“:

All’interno di una caserma dei carabinieri a Firenze, la Baldissera, è comparsa una bandiera utilizzata dai gruppi neonazisti di tutta Europa. Certamente, si tratterà di un militare con idee di ultradestra che nulla hanno a che vedere con l’Arma, ma si pone un problema, quando in una caserma dei carabinieri vengono appesi alle pareti simboli utilizzati da chi inneggia al razzismo e all’antisemitismo. Soprattutto se si vedono da una pubblica via.

La segnalazione ha fatto scattare il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, come riporta Il Fatto Quotidiano e lei stessa dai suoi profili social:

La Repubblica Italiana e la sua Costituzione si fondano sui valori della Resistenza, sulla lotta al fascismo e al nazifascismo. Chiunque giura di essere militare lo fa dichiarando fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi e alla Costituzione. Chi espone una bandiera del Reich non può essere degno di far parte delle Forze Armate essendo venuto meno a quel giuramento. I Carabinieri sono un simbolo della sicurezza della nostra comunità, l’Italia, che si basa su questi valori. Per questo è ancora più grave l’esposizione della bandiera neonazista all’interno di una caserma dei Carabinieri. Ho già chiesto al Comandante generale chiarimenti rapidi e provvedimenti rigorosi verso i responsabili di un gesto così vergognoso. È un’offesa a tutte le donne e gli uomini dei Carabinieri e delle Forze Armate che quotidianamente condividono i valori della democrazia.

Questa mattina il quotidiano online fiorentino rincara la dose e riporta dei “chiarimenti” dell’Arma:

Dopo la diffusione del video che abbiamo pubblicato sulla presenza di una bandiera utilizzata da gruppi skinhead e neonazisti di tutta Europa, all’interno di una caserma dei carabinieri di Firenze, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha chiesto al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale Tullio Del Sette, “chiarimenti rapidi e provvedimenti rigorosi” sulla vicenda.

[…]

I CHIARIMENTI DELL’ARMA – Una nota diffusa dal comando del battaglione “Toscana”, , sottolinea che la camera è occupata da un giovane carabiniere, e che la vicenda “è stata immediatamente oggetto di accertamenti da parte della scala gerarchica – che ha già informato l’autorità giudiziaria militare – avviando l’esame della posizione disciplinare dell’interessato, per il grave comportamento posto in essere”.

Di “scandalo” non se ne dovrebbe parlare perché la bandiera non è affatto “neonazista[correzione ore 12:30], ma ciò avviene di conseguenza siccome usata erroneamente da gruppi “neo.

Fotogramma del video pubblicato da Ilsitodifirenze.it

Si tratta della bandiera del Kaiserliche Marine, la marina militare dell’Impero tedesco in forze fra il 1871 ed il 1919, anno in cui venne smantellata e in uso ben prima della nascita del “Nazionalsocialismo” (conosciuto come “Nazismo“).

La bandiera del Kaiserliche Marine dell’Impero tedesco.

Una bandiera dal carattere storico militare, ma che è lontana dalle idee di “Adolfo” (ehm.. Adolf Hitler). Chi ha diffuso la “notizia” doveva controllare meglio specificare nell’articolo l’origine della bandiera, se poi il giovane carabiniere l’ha scelta pensando ad un qualche legame con il “Nazismo” è un’altra questione (legata appunto a chi utilizza erroneamente un simbolo pensando che riguardi altro).

Inoltre:

Outside of educational, artistic or scientific contexts, selling and showing symbols of Nazi Germany, including the Reichskriegsflagge, is illegal in Germany according to Strafgesetzbuch section 86a. This covers the version used after 1935 with the swastika. However, the original black-white-red tricolour flag used between 1871 and 1919 can be shown depending on circumstances in different states of Germany. Because members of the far right have used the imperial war flag as a symbol, its use is considered to be a “breach of the public order” in seven states, and flags could be confiscated. In the other nine states, any provocative misuse of the flag can be prosecuted as an Ordnungswidrigkeit (summary offence).

[NOTA finale: signori, un errore ci può stare dopo 1150 articoli pubblicati dal 2016 ad oggi]

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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