Hack5Stelle e i problemi di sicurezza di Rousseau: attacco informatico e psicologico

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Da agosto 2017 sto seguendo e raccontando tutta la storia riguardante il caso Hack5Stelle con ben 12 articoli sul mio blog. Da allora noto parecchio malumore soprattutto dagli attivisti del Movimento 5 Stelle più violenti e polarizzati, ma non è a loro che mi rivolgo perché consapevole che non vorranno mai considerare le critiche ma solo gli elogi, infatti mi rivolgo a coloro che invece vogliono bene al Movimento e che credono all’idea originale (per questo vi invito a leggere il mio articolo “Buondì! Mi chiamo David e credevo nel M5S” senza fermarvi al titolo e con spirito di autocritica costruttiva).

Come ben vi ho raccontato questa mattina, in seguito alla votazione delle Primarie del M5S è tornato a farsi sentire R0gue_0, il “pirata informatico” che aveva pubblicato diversi dati da lui prelevati dal database di Rousseau e di altri siti legati alla Casaleggio e il Movimento stesso. Questa volta vorrebbe dimostrare di poter accedere come “user“, diversamente dal precedente “attacco” dove sosteneva di poter manipolare qualunque informazione del database come se fosse un “admin“, e che il sistema di sicurezza tanto pubblicizzato del doppio controllo tramite SMS potrebbe essere aggirato.

Questa mattina alle ore 11:19 è stato pubblicato un post nel “Blog delle Stelle” contenente un messaggio ben chiaro:

Smentiamo categoricamente le dichiarazioni dell’hacker riprese dai giornali. In seguito alle verifiche possiamo affermare che la votazione si è svolta in regolarità e nessun voto è stato manomesso. Sono in corso indagini per acquisire le tracce di tutti i tentativi di attacco che sono stati respinti.

Nel mio articolo di questa mattina ho riportato le dichiarazioni e spiegato gli screenshot pubblicati da R0gue_0, dove evidenzio che prende di mira alcune persone in particolare forse perché legate in qualche modo ai personaggi che vorrebbe punzecchiare (in questo caso Luigi Di Maio):

Insomma, R0gue_0 ha preso di mira un attivista di lunga data, campano come Luigi Di Maio e suo amico su Facebook. Pare evidente il suo voler toccare alcune persone in particolare.

Non è un attacco come quello che si aspetterebbero gli utenti, alterando in massa i voti rendendo tutto più plateale ed evidente. È più un intervento psicologico, dove si diverte a giocare con loro mostrando al pubblico che tutto sarebbe possibile nel loro “sistema“. Potremmo parlare di trolling, si diverte a a far innervosire la Casaleggio, Beppe Grillo e le alte sfere del’interno del Movimento 5 Stelle.

Caro @beppe_grillo eri cosi occupato con “telecamere virtuali” a controllar le porte sul retro che nessuno controllava il davanti. 😉 #LOL

Oggi ha ulteriormente dimostrato di aver avuto accesso al portale del Movimento 5 Stelle aprendo due discussioni dal titolo “Propongo me, Massimo Ferrari, come Admin” e “Propongo Rousseau come gioco diseducativo per i bambini” utilizzando due diversi account (Max Ferri, già usato per dimostrare di poter votare, e un tal Davide Corona) firmando “— ROGUE0 WAS HERE —” (poi cancellati, probabilmente da chi gestisce il portale). Non solo, successivamente ha pubblicato uno screenshot mostrando di aver avuto accesso all’account associato a Giancarlo Cancelleri nel “Blog delle Stelle“.

R0gue_0, così facendo, vuole mostrare che c’è stato un suo intervento informatico e di aver avuto accesso alla piattaforma di voto indisturbato. Dall’altra parte il Movimento sostiene che non è successo niente, ma il problema viene ora: a chi dobbiamo credere non avendo un ente terzo che abbia certificato ogni singolo voto? Chi si sarà occupato delle presunte verifiche avrà tenuto in considerazione le 3 utenze citate da R0gue_0, ma tutte le altre? Lo ha fatto durante la notte dal primo tweet dell’hacker fino alle 11:09, ossia l’ora del post di smentita sul “Blog delle Stelle“?

Alle Quirinarie e per il voto dello Statuto c’era una società che certificava, questa volta chi c’è? Due notai o i tecnici che lavorano per Rousseau e/o la Casaleggio Associati? Se anche un solo voto è stato fatto da R0gue_0 sulle migliaia e migliaia che annunceranno è già un grosso problema.

Che vince Di Maio è cosa scontata, diciamocelo (se stasera annunciano un altro vincitore mi taglio la barba). Se fosse veramente accaduto un ribaltone verso qualche altro candidato non sarebbero così “tranquilli“, ma a questo punto un’altra domanda che possiamo porci è la seguente: i notai che dovevano “certificare” l’esito del voto avevano visto anche i dati in corso giovedì sera prima del terzo turno di votazione annunciato per venerdì mattina?

È evidente che ci sono dei problemi, avendo accesso agli account e prima ancora al database si può mettere in dubbio ogni voto espresso in passato ad esclusione dei due voti veramente certificati.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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