Il 23 agosto 2017 alle ore 14:31 la testata Il Mattino pubblica un articolo dal titolo “«Preferiresti morire in un attentato terroristico o a causa di un terremoto?»: il sondaggio delle polemiche“, successivamente modificato:
«Preferiresti morire in un attentato terroristico o a causa di un terremoto?». Il sondaggio che sta scatenando una marea di proteste soprattutto sul web è ancora una volta frutto di una provocazione del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. Genialata mediatica o forte provocazione, l’iniziativa di Libero è balzata nei primi posti fra i commenti del popolo della rete. Stando ai commenti postati su facebook, tanti internauti bollano l’iniziativa come «assolutamente fuori luogo». Ma la redazione si dissocia e lo scrive su Fb: «Da ieri, circola online questa porcheria: un sondaggio in cui si chiede se preferireste morire in un terremoto o in un attentato. Un clamoroso falso, un fake, un fotomontaggio».
«Il sito di “Libero” non ha mai proposto un simile sondaggio. Siamo scanzonati e talvolta “politicamente scorretti”, ma di sicuro non degli idioti così come sono quelli che hanno confezionato questo (brutto) scherzo. Scherzo al quale in molti – compresi gli amici de Il Mattino di Napoli – hanno creduto».
A rendersene conto per primi sono stati i diretti interessati, ossia Liberoquotidiano, denunciando l’accaduto dalla loro pagina Facebook alle ore 15:09 dello stesso giorno:
Da ieri, circola online questa porcheria: un sondaggio in cui si chiede se preferireste morire in un terremoto o in un attentato. Un clamoroso falso, un fake, un fotomontaggio. Il sito di “Libero” non ha mai proposto un simile sondaggio. Siamo scanzonati e talvolta “politicamente scorretti”, ma di sicuro non degli idioti così come sono quelli che hanno confezionato questo (brutto) scherzo. Scherzo al quale in molti – compresi gli amici de Il Mattino di Napoli – hanno creduto
Come dicevo, Il Mattino ha aggiornato l’articolo e pubblicato un post Facebook citando la replica di Liberoquotidiano, ma rimane il titolo che trae in inganno ancora i lettori:
Bello vedere Liberoquotidiano che si difende dalle fake news.
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