“Non sono razzista, ma se pubblichi dei neri e sei contro i razzisti ti segnalo a Facebook”. Il caso di Massimo Biancalani e Matteo Salvini.

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Il 20 agosto 2017 Matteo Salvini pubblica via Twitter e via Facebook lo screenshot del post di Don Massimo Biancalani:

Questo Massimo Biancalani, prete anti-leghista, anti-fascista e direi anti-italiano, fa il parroco a Pistoia.
Non è un fake, è tutto vero!
Buon bagnetto.

Lo screenshot riporta il post di Massimo Biancalani dove mostra alcune foto che ritraggono dei ragazzi di colore mentre fanno il bagno in una piscina. Per quale motivo portarli in un luogo del genere? Che problema c’è? Qualcuno il problema se lo è posto e se lo pone tutt’ora, indignato mentre digita con ardore la tastiera del suo PC o smartphone, ma poco importa per queste persone spiegare che si trattava di un premio dato loro per aver lavorato come cuochi e camerieri per la Onlus “Gli amici di Francesco” (commenti del tipo “Io lavoro e nessuno mi da un premio” in 3..2..1..).

Per farvelo notare, ecco un commento pubblicato il 21 agosto 2017 sulla bacheca del prete:

Signor Biancalani se volesse fare realmente qualcosa di buono per questi ragazzi dovrebbe trovare loro un lavoro ed insegnare loro che solamente col lavoro è possibile vivere dignitosamente. Portandoli in piscina altro non fa che convincerli che qui in Italia sia possibile vivere in eterna vacanza. Si svegli e la smetta di fare il buonista inutile

Ecco le parole riportate nel post tanto contestato:

… e oggi… PISCINA!!!! Loro sono la mia patria, i razzisti e i fascisti i miei nemici!

Nessun insulto, nessun atto diffamatorio, solo una chiara presa di posizione contro chi non gradisce definendoli nemici, un po’ come fa Matteo Salvini nei suoi interventi social (casualmente tra i primo post che trovo c’è quello sotto riportato dove il leader leghista se la prende con un vescovo, evidentemente la Lega ha qualche problema con la Chiesa Cattolica):

Il vescovo di Ventimiglia oggi in tivù: “Non si può fare distinzione tra chi scappa dalla GUERRA e chi scappa dalla FAME”. Quindi, secondo il monsignore, AVANTI TUTTI? Dovremmo accogliere in Italia un miliardo di africani, e magari andarcene noi??? Chiunque parla così è COMPLICE degli scafisti ed è NEMICO dei milioni di italiani e dei profughi VERI!

Tuttavia il post è stato rimosso da Facebook a causa delle numerose segnalazioni arrivate contro il prete da utenti che non hanno gradito le foto (basta leggere anche certi commenti successivi), tanto da venire bloccato per 24 ore dallo stesso Social Network. Ecco il post del 19 agosto 2017:

24 ore BLOCCATO da FB a causa di questo POST!!!!
Alcune foto di ragazzi africani in piscina è un problema per FB?
L’impegno per l’accoglienza, la solidarietà, l’antirazzismo non fanno parte degli “standard” di comunicazione di Facebook?
Intanto si è lasciato che, per un giorno intero, mi si insultasse e diffamasse senza che io avessi la possibilità di controbattere!
Qualcosa non mi torna… !

Ecco qualche commento ai post di Massimo Biancalani collegati alla vicenda (1,2,3,4,5,6,7,8):

Giorgio:Andate tutti nella giungla NEGRI DI MERDA

Simone:Chissà che culo gli fanno i negher

Non finisce qui perché Massimo Biancalani, attraverso il post del 20 agosto, ha denunciato pubblicamente l’atto vandalico compiuto contro le biciclette in uso dai migranti di Vicofaro:

… E nella notte sono state tagliate tutte le gomme delle biciclette dei ragazzi migranti di Vicofaro !!!

Doverose precisazioni prima che a qualcuno scatti un grosso problema mentale: dare la colpa al post di Salvini per aver indirettamente innescato l’azione vandalica di certi idioti nei confronti delle biciclette è sbagliato per un semplice motivo: mentre il leader leghista pubblicava il suo messaggio social alle 18:42 (Facebook) e 18:52 (Twitter) del 20 agosto 2017, Massimo Biancalani aveva pubblicato le foto alle 17:33 (quasi un ora prima). Comprendete che dare la colpa sempre a Salvini per il blocco subito dal prete è sbagliato perché il post dove si lamenta dell’accaduto risale al 19 agosto 2017, il giorno prima.

Semplicemente Matteo Salvini sta rincarando la dose sul prete e sfrutta l’occasione ghiotta per fare propaganda, oltre continuare a fare di tutta l’erba un fascio in merito ai migranti. Lo faceva prima, lo fa oggi e lo farà domani, fa parte del suo personaggio utile a prendere certi voti.

Risulta chiaro che Facebook deve assolutamente rivedere i suoi sistemi di controllo dei contenuti, seriamente.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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