Come Nina Moric ci dimostra come certi “esperimenti sociali” possono alimentare il problema

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Il 19 agosto 2017 Nina Moric, nota modella, showgirl croata naturalizzata italiana vicina a CasaPound, pubblica il seguente post Facebook:

Vedere anche in località turistiche come Forte Dei Marmi e Milano Marittima immigrati che bivaccano sulle panchine con i nostri 35 euro è veramente troppo.

Non ci vuole una laurea per comprendere che i due uomini nella foto non sono degli immigrati in Italia, ma due turisti molto famosi: la stella del basket Magic Johnson e l’attore Samuel L. Jackson (“Quei bravi ragazzi“, “Pulp Fiction” e protagonista dei film della Marvel), entrambi americani. Nonostante ciò, come nelle migliori bufale sugli immigrati, i soliti razzisti e incapaci di analizzare i contenuti prima di commentare e condividere in maniera compulsiva ci sono cascati in pieno insultando i due “migranti“.

Dall’altra parte c’è stato chi, riconoscendo i due personaggi, ha iniziato a criticare o insultare Nina Moric e tutti coloro che c’erano cascati. Tuttavia è comprensibile, visto quante bufale circolano online e fanno cascare anche i politici (e non) ritenuti intelligenti. Così come è comprensibile che gli utenti razzisti abbiano creduto all’attivista di CasaPound, fidandosi ciecamente.

Sono consapevole che tra quelli che hanno condiviso e commentato, sia da una parte che dall’altra, non arriverà o non riuscirà a comprendere il messaggio “guardate che trollavo” scritto dalla stessa Moric in un post successivo:

A questo punto, giusto per far vergognare ancora di più le decine di migliaia di persone che stanno condividendo la mia battuta spacciandolo per una gaffe, vi racconto che nel 1998 prima del video con Ricky Martin, a Los Angeles feci una pubblicità di una nota marca di patatine con Dennis Rodman e Magic Johnson. Continuate a scrivere cattiverie, io continuo ad amarvi tutti.

Possiamo citare due esempi di persone che hanno preso sul serio la Moric, Roberto De Pace di “Agorà News” (a meno che non volesse proseguire il gioco) e il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano (che poi ha ammesso di esserci cascato):

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Ben diversa è la reazione nei confronti del primo autore della trollata, Luca Bottura, dove nell’immagine condivisa leggiamo “Risorse boldrininiane a Forte dei Marmi fanno shopping da Prada coi 35 euro. Condividi se sei indignato!!!“. Luca non ha lo stesso target di riferimento di Nina Moric, giusto per capirci.

Il problema, come dicevo, è la fiducia nei confronti di una persona che conosce e che considera credibile o meno. Per farvi un esempio banale, se a condividere per primo un post del genere fosse stato Ermes Maiolica chi lo conosce sa benissimo che trolla (per quanto certe volte vorrei inviargli una bufala inferocita in casa, così faccio arrabbiare pure qualche animalista), ma se lo fa Nina Moric che fa parte di Casapound ed è seguita da un determinato tipo di pubblico (parlo di ideologie) quest’ultimo la prende sul serio.

Insomma, un messaggio può essere trasmesso da due persone diverse e opposte tra loro, ma verrà percepito in maniera diversa dal loro pubblico.

Di questi esperimenti sociali ne possiamo fare anche a meno, perché non fanno altro che divertire qualcuno e danneggiare ulteriormente altri, sia da una parte che dall’altra.

 

P.s. Avete la maledetta idea che nel mio profilo privato non posso condividere neanche un post di Lercio senza dover per forza specificare che si tratta di Lercio? È dura, è dura!

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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