I casi di poliomielite vaccino-derivato in Siria e i soliti complotti

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Ho notato in questi giorni viene particolarmente condiviso un articolo del Corriere dal titolo “Siria: epidemia di poliomielite, già 17 bambini paralizzati” pubblicato il 21 giugno 2017. Ecco un esempio di condivisione:

Polio indotta da vaccino, epidemia in Siria. condividete a tappeto.

Come se non bastasse arriva anche il (purtroppo) senatore Bartolomeo Pepe con questo post:

Questi complottisti dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) vanno dicendo che le farmaceutiche volutamente iniettano vaccini che provocano la malattia per cui dicono di vaccinare… Da non credere chissà se lo sa Gino Strada

Ecco cosa riporta il Corriere:

Primi casi dal 2014 nel Paese dilaniato dalla guerra. L’Oms: «Caso molto serio vaccino-derivato» in aree sotto il tasso di immunizzazione dal virus e a basso livello igienico

Si parla di “vaccino-derivato” e ovviamente parte la convinzione che un vaccinato possa trasmettere la malattia in seguito alla vaccinazione. Come è stato possibile? Leggendo sempre dal Corriere:

Il vaccino orale contro la poliomielite (Opv) contiene piccole quantità attenuate di virus attivo, che si riproduce nell’intestino per un breve periodo facendo sviluppare la risposta immunitaria nell’organismo. Però in zone dove il livello igienico è scarso, spiega l’Oms, il virus può essere trasmesso tramite cibo o acqua contaminati da materiale fecale ai non vaccinati, allargando il fenomeno chiamato «immunizzazione passiva». In rari casi, tuttavia, se una popolazione si trova molto al di sotto del livello minimo di immunizzazione, il virus escreto dai vaccinati può continuare a sopravvivere e a circolare. Più a lungo sopravvive, più mutazioni genetiche subisce e, in casi ancora più rari, il virus derivato dal vaccino può modificarsi in una forma che porta a paralisi chiamata cVDPV (circulating vaccine-derived poliovirus). Per svilupparsi occorrono almeno 12 mesi in una zona sotto- o non vaccinata. In questi casi, conclude la nota dell’Oms, il problema non consiste nel vaccino in sé, ma nella bassa copertura vaccinale. Se la popolazione fosse completamente immunizzata, sarebbe protetta sia dal cVDPV sia dal virus “selvaggio” della poliomielite.

Insomma, un enorme problema igienico che dobbiamo associare anche ai problemi relativi alla guerra civile siriana che di certo non aiuta. A spiegare la questione relativa al “vaccino-derivato” è lo stesso OMS:

Q: What is vaccine-derived polio?

A: Oral polio vaccine (OPV) contains an attenuated (weakened) vaccine-virus, activating an immune response in the body. When a child is immunized with OPV, the weakened vaccine-virus replicates in the intestine for a limited period, thereby developing immunity by building up antibodies. During this time, the vaccine-virus is also excreted. In areas of inadequate sanitation, this excreted vaccine-virus can spread in the immediate community (and this can offer protection to other children through ‘passive’ immunization), before eventually dying out.

On rare occasions, if a population is seriously under-immunized, an excreted vaccine-virus can continue to circulate for an extended period of time. The longer it is allowed to survive, the more genetic changes it undergoes. In very rare instances, the vaccine-virus can genetically change into a form that can paralyse – this is what is known as a circulating vaccine-derived poliovirus (cVDPV).

It takes a long time for a cVDPV to occur. Generally, the strain will have been allowed to circulate in an un- or under-immunized population for a period of at least 12 months. Circulating VDPVs occur when routine or supplementary immunization activities (SIAs) are poorly conducted and a population is left susceptible to poliovirus, whether from vaccine-derived or wild poliovirus. Hence, the problem is not with the vaccine itself, but low vaccination coverage. If a population is fully immunized, they will be protected against both vaccine-derived and wild polioviruses.

In sintesi, il vaccino contiene virus attenuati che possono circolare naturalmente e venire a contatto con altri individui non vaccinati immunizzandoli in forma passiva (essendo attenuati compiono la loro funzione vaccinale). Il problema (raro) è quando il virus attenuato circola per un periodo prolungato permettendogli di cambiare (geneticamente parlando). Quanto tempo ci vorrebbe? Si parla di almeno 12 mesi e i casi di poliomielite causati dal virus mutato compaiono se non c’è stata un’adeguata copertura vaccinale. Il problema non è il vaccino, ma proprio la mancata vaccinazione.

La poliomielite è stata portata in Siria dall’OMS? No. Riporto alcune parti utili della nota dell’OMS pubblicata l’undici giugno 2017:

A circulating vaccine-derived poliovirus type 2 (cVDPV2) outbreak has been confirmed in the Deir-Ez-Zor Governorate of the Syrian Arab Republic. The virus strain was isolated from two cases of acute flaccid paralysis (AFP), with onset of paralysis on 5 March and 6 May, as well as from a healthy child in the same community.

[…]

Although access to Deir-Ez-Zor is compromised due to insecurity, the Governorate has been partially reached by several vaccination campaigns against polio and other vaccine-preventable diseases since the beginning of 2016. Most recently, two campaigns have been conducted in March and April 2017 using bivalent oral polio vaccine (OPV). However, only limited coverage was possible through these campaigns. Syria also introduced two doses of inactivated polio vaccine in the infant routine immunization schedule in 2018.

The detection of the cases demonstrates that disease surveillance systems are functional in Syria. The polio programme is working with local authorities and organisations on the ground to respond immediately, using proven strategies. In 2013-2014, Deir-Ez-Zor was the epicentre of a wild poliovirus type 1 (WPV1) outbreak, resulting in 36 cases at the time. This outbreak was successfully stopped; the now-detected cVDPV2 strain is unrelated to the WPV1 outbreak.

Nella nota abbiamo un po’ di storia. Lo stesso Corriere pubblicò l’otto novembre 2013 un articolo dal titolo “L’epidemia di poliomielite in Siria è una minaccia per l’Europa“:

L’allarme degli esperti su «Lancet» dopo il ritorno del virus: «L’immunità di gregge non basta, servono misure incisive»

Un gran numero di persone è oggi in fuga dalla Siria, alla ricerca di un rifugio negli Stati vicini e in Europa. E c’è la possibilità che il virus della poliomielite che sta circolando nel Paese possa essere reintrodotto in aree che sono state «polio-free» per decenni. È quanto evidenziano su The Lancet gli infettivologi Martin Eichner dell’Università di Tubinga e Stefan Brockmann del Reutlingen Regional Public Health Office (Germania).

Secondo i dati forniti dall’OMS l’epidemia del 2013 aveva origine da un ceppo proveniente dal Pakistan e che aveva colpito anche l’Iraq:

In 2013 and 2014, Syria experienced an outbreak of wild poliovirus closely related to virus originating in Pakistan. No wild poliovirus has been found in the country since January 2014, and Syria has not had a case of indigenous wild poliovirus since 1999.

In seguito a quell’epidemia il governo siriano decise di intervenire. Nel sito dell’OMS Polioeradication.org troviamo tutti i riferimenti relativi ai piani di azione previsti per il 2014 (PDF), di cui riporto di seguito i “protagonisti”, e altro ancora.

Participants in the Syria Humanitarian Assistance Response Plan Jan-Dec 2014
Ministry of Agriculture and Agrarian Affairs, Ministry of Education, Ministry of State for Environment Affairs, Health Ministry, Ministry of Foreign Affairs, Ministry of Higher Education, Ministry of Local Administration, Ministry of Social Affairs, Ministry of Water Resources, Syrian Commission for Family Affairs, Syrian Arab Red Crescent, National NGOs, Action Contre La Faim-Spain, Adventist Relief Agency, Danish Refugee Council, FAO, Help e.V, International Medical Corps, International Organisation for Migration, Mercy Corps, Oxfam-GB, Première Urgence, Secours Islamique France, UNICEF, UNDSS, UNDP, UNESCO, UNHCR, UN-Habitat, RC/UNMAS, Office of HC, UNFPA, UNRCO, UNRWA, WFP, WHO

Bartolomeo Pepe cita Gino Strada? Fa bene perché Strada ha ragione sull’argomento:

Una precisazione in merito alla foto usata dal Corriere.

La fonte dell’immagine sarebbe Reuters

La foto potrebbe non riguardare la Siria, ma lo Yemen. Infatti nel 2014 questa foto era reperibile sul sito Corbisimages.com con il titolo “A yemeni nurse gives instructions to mothers“.

La ricerca su TinEye

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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