Il sondaggio del giorno: l’attentato a Finsbury Park è terrorismo o follia omicida? Folle chi giustifica

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Libero pubblica il 19 giugno 2017 un sondaggio in merito all’attentato a Finsbury Park a Londra. Ecco quanto richiesto agli utenti:

Londra, van sugli islamici: terrorismo o follia omicida?

Attualmente, alle ore 13:25, il 64% dei votanti parla di “follia omicida” mentre solo il 36% parla di “terrorismo“.

Si apprende dalle diverse testate giornalistiche che colui che ha compiuto l’atto, ferendo otto persone e causando indirettamente la morte di una persona (si sostiene che abbia avuto un malore in seguito all’accaduto), sarebbe un uomo di 48 anni. Dovrà ringraziare l’Imam del posto che lo ha salvato dal linciaggio da parte dei credenti inferociti con lui per quello che ha fatto.

Questa è la foto che attualmente viene diffusa e associata all’attentatore

Il furgone che guidava (noleggiato da una ditta in Galles) era diretto contro un gruppo di musulmani in una zona nota come “Muslim Welfare House“, un centro islamico che si trova a Seven Sisters Road. In quale contesto ci troviamo? I credenti musulmani erano intenti a mangiare e a tenere le tradizionali preghiere serali del Ramadan. La polizia sta indagando l’uomo per terrorismo, viste le modalità riscontrate fino ad ora:

Latest 08:30hrs on 19 June

Commissioner, Cressida Dick, said:

“London has woken up to the news of another appalling attack on our city.

“My thoughts are with the family of the man who has died and with all those who were injured.

“My officers were on the scene almost immediately, and other uniformed and specialist officers quickly arrived to support them. They worked quickly with colleagues from the other emergency services to treat the injured.

“I want to thank all those members of the public who assisted police and emergency services in our task.

There is now an ongoing investigation by our Counter Terrorism Command to establish why this attack was carried out.

“London is a city of many faiths and many nationalities. An attack on one community is an attack on all of us.

“Terrorists will not succeed in their attempts to divide us and make us live in fear.”

“Extra officers are on duty in the area to help reassure the local community. They will be there for as long as they are needed.

“Communities will see additional officers patrolling across the city and at Muslim places of worship. We are working as hard as we can to protect all our communities, and we will not be defeated.”

Ad indagini non ancora concluse, il problema riguarda i convinti della “follia omicida“. Mettendo conto che le autorità bollino in maniera definitiva che si sia trattato di un attentato terroristico da parte di un folle contro la comunità musulmana, cambieranno idea? Non credo proprio per il semplice motivo che è comodo. È comodo ammettere che gli attentati che inducono terrore siano solo quelli dell’altra parte. È comodo accusare soltanto gli altri e giustificare un atto disumano come “vendetta“. Chiunque giustifichi l’atto ritenendo che si tratti di una “giusta vendetta” sta facendo il gioco dell’ISIS.

Reagire al terrorismo islamico con il terrorismo? Non fa altro che aumentare la violenza da entrambe le parti, dove gruppi di esasperati e incapaci di ragionare vengono esaltati e spinti a compiere atti disumani.

Alcune foto tratte da Metro.co.uk:

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David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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