La foto dei migranti al voto durante le primarie del PD è un fake dei grillini? No!

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Mi è stato chiesto di verificare già il 30 aprile la foto dei migranti in coda per il voto alle Primarie del Partito Democratico. Ecco uno dei tweet riscontrati il 2 maggio 2017:

Bufala vergognosa dei grillini.Questa foto girava già l’anno scorso, erano in fila x permesso di soggiorno, hanno aggiunto il simbolo del PD

Roberto, nel suo tweet, aveva condiviso quello della consigliera regionale Valeria Ciarambino del M5S:

#PRIMARIEPD E visto che non riuscivano a convincere più neppure i #cinesi a votare alle primarie del #PD, si sono rivolti agli #africani

La foto venne confermata dalle dichiarazioni di Salvatore Filosa, coordinatore della coperativa L’Impronta che gestisce il Centro di Accoglienza di Ercolano, luogo dove è stata scattata la foto:

Migranti e richiedenti asilo in fila per le primarie ad Ercolano. Stamani hanno espresso le proprie preferenze nel seggio di San Vito un gruppo di migranti del centro di Accoglienza coordinato dalla cooperativa L’impronta. «Ormai siamo presenti da due anni sul territorio ercolanese ed i ragazzi si sentono parte attiva della città – dice Salvatore Filosa, coordinatore della cooperativa L’Impronta che gestisce il Centro di Accoglienza di Ercolano – Sono due anni che non manchiamo mai a nessuno appuntamento istituzionale ed abbiamo collaborazioni giornaliere con il Forum dei giovani e con altre realtà del territorio come l’associazione Act e le classi della scuola superiore Tilgher. Nei giorni scorsi, alcuni dei ragazzi si sono informati sulle primarie ed hanno deciso di votare. Lo hanno visto come un’occasione per sentirsi parte della comunità in cui vivono da due anni».

Anche il sindaco Ciro Buonajuto dichiara quanto segue:

«Mi fa piacere che un gruppo di immigrati del Centro di Accoglienza abbiano deciso di partecipare a una festa della democrazia. Da mesi partecipano attivamente a tutte le manifestazioni, sono stati in prima fila alle Marce per la Legalità, alle inaugurazioni dei parchi pubblici, ad incontri con le scuole ed alle celebrazioni per la Festa della Liberazione. Non so oggi per chi abbiano votato, ma sono contento di questo meraviglioso segnale di integrazione che arriva da Ercolano», così invece il sindaco, Ciro Buonajuto.

Il problema ora sorge dal fatto che un migrante è stato intervistato da Fanpage evidenziando che lui ed altri sarebbero stati portati a votare apposta per Matteo Renzi:

Il sindaco di Ercolano ha replicato in questo modo:

La replica del sindaco di Ercolano. “È inverosimile il polverone che si sta sollevando in queste ore intorno alle primarie del Pd a Ercolano. Si sta cercando di gettare ombre su una giornata di grande partecipazione popolare, insistendo sul voto di poche decine di migranti a fronte di quasi 5mila elettori. Sta circolando un video in cui si fa dire a un ragazzo di colore che ha votato in cambio di un permesso di soggiorno, quando lo stesso permesso è già in possesso di coloro che hanno votato”.

Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, replica così alla videointervista di Fanpage sul voto degli immigrati alle primarie, sottolineando di essere “orgoglioso” della loro partecipazione.

“Questi ragazzi – aggiunge il sindaco – vivono da circa due anni sul territorio ercolanese e partecipano attivamente alle iniziative che si svolgono in città. Solo negli ultimi mesi, hanno preso parte alla Marcia della Legalità, a una manifestazione contro la violenza sulle donne con Lucia Annibali, alla giornata per le vittime innocenti delle mafie e, solo ultima in ordine di tempo, al corteo per la Festa della Liberazione. Da oltre un anno, inoltre, collaborano ad iniziative di scuole ed associazioni cittadine. Per me la loro partecipazione al voto di domenica è e resta un segnale di integrazione. Non so per chi hanno votato, ma sono orgoglioso che lo abbiano fatto. L’unica cosa strumentale in questa storia è attaccare il voto di qualche decina di immigrati a fronte di uno scarto di oltre tremila voti”.

Prendendo in considerazione quanto dichiarato dal migrante, il numero dei voti espressi non sarebbe andato ad intaccare il risultato finale, ma è bene che vengano svolte delle indagini a riguardo perché si tratterebbe di un’azione squallida (basterebbe un voto espresso in tali circostanze) che non aiuta affatto la situazione dei migranti.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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