BUFALA Spese pazze della Boldrini: ora spuntano anche i vibratori della figlia

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Vi ricordate del sito che diffuse la foto delle due ragazze italiane associandole ad una macabra storia di due lesbiche che avrebbero ucciso a botte un bambino di 4 anni? Bene, ci risiamo e questa volta tocca all’obiettivo principale di molti bufalari: la Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini.

Il 29 marzo 2017 il sito Ilgiornalenews.com pubblica un articolo dal titolo “Spese pazze della Boldrini: ora spuntano anche i vibratori della figlia” ottenendo in poche ore oltre 1600 condivisioni Facebook:

ROMA: Spese pazze di primavera, la figlia della presidenta, anche lei provvista di scorta armata personale, ha pensato di regalarsi un gioco di piacere.

Nei giorni scorsi, con la scorta al seguito si è recata in un noto Sexy Shop della capitale, per procedere all’acquisto di un vibratore, ultimo modello, un dispositivo Bluetooth che si può comandare da un’applicazione installata sul proprio smartphone, al fine di regolarne vibrazione e movimento oscillatorio.

Un dispositivo tecnologico per soddisfare le proprie voglie, dispositivo di nuova generazione dal costo di 189 Euro. Chissà se mamma è al corrente di questa spesa, chissà se tale spesa sarà valutata come spesa di rappresentanza e magari dedotta o messa a rimborso o chissà se tale dispositivo la figlia della presidenta magari intenda regalarlo alla madre che ultimamente si sente molto sola.

Tratto da Fonte

La presunta fonte sarebbe il sito Gazzettadellasera.com, uno dei siti della “Piovra” legata alla società Edinet di cui avevo parlato poco tempo fa anche a Le Iene. Il sito bufalaro aveva pubblicato l’articolo il 21 novembre 2015, ottenendo ad oggi oltre 59 mila condivisioni Facebook, ma a sua volta venne copiato da Catenaumana.it, sito dello stesso Vincenzo Todaro di Ilgiornalenews.com, che lo pubblicò lo stesso giorno.

Gli unici a parlarne furono siti come questi, senza alcuno stralcio di prova o fonti come testate giornalistiche o agenzie. È probabile che si siano ispirati allo scandalo del 2014 intitolato “Spese pazze: spunta lo scontrino per il vibratore. I politici: «Tutto falso»” in Provincia di Bolzano, oppure a quello dello stesso anno in cui venne coinvolta una consigliera regionale del PD (un errore di un collaboratore), storie che di fatto spianano la strada ad ulteriori fantasie utili a rendere credibili bufale come quella della figlia di Laura Boldrini.

Lo stesso sito Ilgiornalenews.com ha pubblicato, sempre il 29 marzo 2017, un altro articolo sulla Presidente della Camera intitolato “Laura Boldrini ricoverata d’urgenza dopo il viaggio in Kenia… forse è Scabbia” condiviso nel gruppo Facebook “Catena Umana” in cui Todaro è Admin:

La presidenta della Camera, Laura Boldrini, Tornata dal viaggio lampo in Kenia è stata ricoverata ieri al Policlinico Umberto I di Roma dove è stata sottoposta a vari esami, per scongiurare il contagio con la Scabbia.

Nel pomeriggio l’ufficio stampa della Camera ha pubblicato un comunicato che conferma il ricovero e ne spiega nel dettaglio le ragioni (per rispetto della privacy ovviamente solo la scelta di Laura Boldrini di divulgarle consente di pubblicare maggiori dettagli).

Si legge nel comunicato: «La presidenta della Camera è stata ricoverata d’urgenza martedi notte al Policlinico Umberto I di Roma per una improvvisa e acuta forma presunta di Scabbia; che ha reso necessario l’intervento chirurgico.

L’operazione, eseguita ieri mattina dall’équipe coordinata dal professor Mario Delfino, è perfettamente riuscita ed il decorso post-operatorio e di incubazione, si presenta regolare. È prevedibile che la Presidenta Boldrini lasci l’ospedale entro due-tre mesi. Di conseguenza subirà modifiche il calendario dei suoi impegni ».

Seconda falsità della giornata, siccome si tratta di un copia-incolla-modifica dell’articolo del Ilmessaggero.it relativo all’operazione all’ernia di qualche settimana fa. Soltanto un ignorante crederebbe che la Scabbia si curi con un’operazione chirurgica, ma certi siti puntano proprio a prendere in giro gli ignoranti sfruttandoli a dovere per monetizzare.

Vorrei ricordare a Il Giornale che la pagina Facebook del sito bufalaro sfrutta lo stesso logo con l’obiettivo palese di trarre in inganno l’utente spacciandosi per la nota testata. Fossi nel direttore de Il Giornale manderei una letterina dall’avvocato al personaggio che detiene quel sito.

La bufala diffusa dalla pagina Facebook che usa il logo de Il Giornale

Ricordiamo a certi siti che cos’è il reato di diffamazione (con aggravante mezzo stampa).

Ringrazio per la segnalazione Web Svelato.

EXTRA

Questa bufala venne pubblicata anche dal sito Corrierepl.it (“Corriere Nazionale“) il 22 novembre 2015, dominio intestato all’Associzione Baresi Nel Mondo. Invierò loro una bella email al suo direttore, anche perché trovo estremamente curioso che un sito che pubblica al suo interno una bufala del genere organizzi corsi di giornalismo:

L’articolo con la bufala e il banner del corso

Di seguito il banner del corso:

Il banner del corso

Spero vivamente che facciano una rettifica come si deve porgendo le dovute scuse ai lettori.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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