BUFALA Ravenna: marocchino entra in casa di anziana per rubare, ma trova il nipote che lo massacra

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Il 5 febbraio 2017 il sito bufalaro “La Nozione” pubblica un articolo dal titolo “Ravenna: marocchino entra in casa di anziana per rubare, ma trova il nipote che lo massacra” superando le 2 mila condivisioni Facebook:

Si chiama Ahmed Kalif, un marocchino di 25 anni che nella mattinata di oggi si è introdotto in una abitazione privata di una anziana signora, nella periferia di Ravenna, per rubare. Pensava che nessuno lo avrebbe mai colto sul fatto, dato che di solito l’anziana signora si reca in chiesa ogni Domenica mattina.

Effettivamente in casa non doveva esserci nessuno e il ladro si è introdotto, dopo aver visto uscire la signora, senza tanto badare a cosa accadesse fuori, convinto di avere almeno due ore a disposizione. Sfortunatamente per lui, pochi istanti dopo l’effrazione a rientrare in casa è stato il nipote 32enne dell’anziana, che senza troppo pensare, una volta trovato il marocchino in casa, lo ha letteralmente assalito e brutalizzato. “Appena entrato ho subito capito che qualcosa non andava, c’erano troppi oggetti fuori posto. Poi appena ho sentito dei rumori provenire dalla camera da letto, ho capito immediatamente e mi sono subito fiondato. Il Ladro ha provato a reagire, ma devo averlo colto di sorpresa, e gliele ho suonate di santa ragione. Non mi pento, in fondo mica l’ho ucciso, ma ormai c’è da dire che questa zona non è più sicura come un tempo, e pensiamo di vendere addirittura al casa. Questa Italia non sa difendere i suoi cittadini!”

Il nipote della signora, che si trovava in casa solo perché era venutoa rpendere un vecchio mobile da restaurare, ha così sventato letteralmente la rapina, e poi ha chiamato la polizia e anche l’ambulanza. Al marocchino è stata data una prognosi di 15 giorni, ed è stato denunciato. Il ragazzo rischia una denuncia per lesioni.

Nessun riscontro su quanto riportato dal sito bufalaro (al massimo troviamo la notizia di un arresto in merito ad un traffico di droga), tanto meno di un tal Ahmed Kalif. Il genere di bufala è quella classica dell’immigrato che tenta di delinquere ma viene “massacrato” da un italiano, il quale dovrà poi vedersela con una probabile denuncia o processo per lesioni.

L’immagine usata dal sito bufalaro (http://www.lanozione.com/wp/wp-content/uploads/2017/02/12086740_10205365029835616_1983482155_n.jpg)

La foto dell’articolo venne usata in passato dallo stesso sito bufalaro, ma quella volta sarebbero state delle suore le colpevoli del “massacro”.

La condivisione in un gruppo Facebook

Bisogna ricordare quanto certe bufale animano le discussioni (perché c’è chi ci crede), come possiamo vedere dalla condivisione nel gruppo Facebook “Discutiamo di politica e attualità“:

Rosa: “Pure denuncia per lesioni ma la legittima difesa tu entri in casa mia eppure mi trovo denunciato che schifo di paese”

Paolo: “fatto bene doveva farlo fuori”

Angelo: “bravissimo”

Silvano: “Speditelo in Marocco devono imparare a comportarsi da Civili anche dignitosamente da poveri ma in Italia niente violenza !”

#nomedittaoscurata#: “La boldrina lha saputo? Dice che devono lavorare in questo modo a ho capito li limitano come si vive .che brava gente questi politici magna tu che magno io la boldrini…….”

Se queste persone credono a questa bufala non oso immaginare a quante altre cose potrebbero credere.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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