DISINFORMAZIONE Norvegia, ministro impone alcol e maiale agli islamici

Dal 23 gennaio 2018 il mio blog non ha più banner pubblicitari e viene sostenuto dalle vostre donazioni che potete inviare qui: https://www.paypal.me/DavidPuenteit

Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Sylvi Listhaug, Ministro dell’immigrazione norvegese, riportate in questo modo dal sito Dagsavisen.no:

Her var det bare å resonnere dypt og fylle inn med ord i de tomme boblene. Man trengte ikke engang å tenke. Det holdt å sjekke Facebook-siden til Sylvi Listhaug eller lese Dagbladet, så fikk man fasit fiks ferdig servert av integreringsministeren: «I Norge spiser folk svin, drikker alkohol og viser ansiktet sitt». Altså: Integrering=gris+vin+fjes.

Vi får håpe at jøder fortsatt har adgang til riket og at avholdsbevegelsen ikke blir forbudt med det første. Det er nesten utrolig at regjeringens fremste politiker på området fortsatt forsøker å innbille folk at den viktigste utfordringen med integrering i Norge er folks matvaner, alkoholkonsum og klessmak.

In pratica, secondo l’autore dell’articolo, la dichiarazione rilasciata dalla Listhaug sull’invito ai migranti di rispettare le usanze norvegesi del mangiare carne di maiale e bere alcolici equivalga a dire loro che per integrarsi debbano mangiare anche loro maiale e bere alcolici. Per rincarare la dose, l’articolista si  augura che gli ebrei abbiano ancora l’accesso in Norvegia.

In Italia, a diffondere tale diceria, è Il Giornale nell’articolo dal titolo “Norvegia, ministro impone alcol e maiale agli islamici“:

Immigrati che, secondo la Listhaug, devono adattarsi alla cultura norvegese anche in quegli aspetti più ostici per l’integrazione. A partire dal consumo di alcol e carne di maiale.

Il discorso della Ministro norvegese era tutt’altro, come riportato dal sito Nettavisen.no:

Så lenge man kan, skal man jobbe. Hvis de er motstandere av svinekjøtt eller alkohol, må de holde seg unna disse bransjene. Eller forandre seg, og si til seg selv at nå er jeg i Norge, her spiser folk svin, drikker alkohol og viser ansiktet sitt, sier Listhaug.

Il problema non riguardava il mangiare o meno certi alimenti al fine di integrarsi con la cultura norvegese, ma di tipo lavorativo. Infatti, Sylvi sconsiglia ai migranti che non accettano categoricamente certi alimenti, per propria convinzione culturale, di lavorare presso uno stabilimento dove vengono trattati (es. ristorante). Non solo, infatti sostiene che se queste persone vengono in Norvegia rispettandone la cultura (seguiamo sempre l’esempio del cibo), nulla vieta loro di lavorare presso tali stabilimenti.

La stessa Sylvi era intervenuta nella sua pagina Facebook per smentire l’informazione distorta del pensiero da lei espresso:

sylvi-listhaug

I dag har det nærmest gått sport i misforstå meg. Men sånn er det. Det er ikke første gang 🙂 Jeg mener selvsagt ikke at noen skal tvinges til å drikke alkohol eller spise svinekjøtt. Det jeg sa i Dagbladet er at jeg forventer at når man kommer til Norge, så innretter man seg til det norske arbeidsmarkedet. Det gjelder at man må tåle å servere svinekjøtt om man skal jobbe på restaurant, eller servere alkohol om man jobber på et utested. På samme måte som man ikke møter opp med joggebukse og caps på jobbintervju, må man tenke over hvordan man kler seg for å få jobb. Jeg tror det blir vanskelig å finne seg jobb om man dekker til ansiktet sitt med niqab eller burka. De norske lovene, reglene og verdiene skal gjelde for alle i Norge. Én av dem er at dersom man kan jobbe, skal man jobbe – og da må man tilpasse seg det norske arbeidsmarkedet. Såpass må vi kunne forvente!

Nessuna imposizione da parte della Ministro norvegese per il consumo di carne e alcolici. L’integrazione è tutt’altra cosa e lei lo ha spiegato bene.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
REGOLAMENTO DELLA DISCUSSIONE
Non sono consentiti:
- messaggi off-topic (tradotto: non inerenti al tema trattato)
- messaggi anonimi (registratevi almeno a Disqus)
- messaggi pubblicitari o riportanti link truffaldini (verranno sempre moderati i commenti contenenti link esterni)
- messaggi offensivi o contenenti turpiloquio
- messaggi razzisti o sessisti
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
Se vuoi discutere in maniera costruttiva ed educata sei il benvenuto, mentre maleducati, fanatici ed esaltati sono cortesemente invitati a commentare altrove.
Comunque il proprietario di questo blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi che violeranno queste semplici regole. I maleducati (soprattutto se anonimi) verranno bloccati. In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.

Regolamento in vigore dal 5 settembre 2016 - Aggiornato 26 agosto 2017.