Terremoto – I benzinai aumentano i prezzi? Servito o self-service? Il caso Marana e L’Aquila

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Nel gruppo Facebook “Sei Aquilano se…” è stata pubblicata il 24 agosto 2016 la seguente foto con il seguente testo:

marana-prezzi-benzina-gasolio-terremoto

Stiamo andando ad Amatrice a portare dei viveri agli sfollati ed abbiamo dovuto mettere gasolio a Marana (benzinaio Esso): ecco come la proprietaria risponde all’emergenza. Che grandissimo schifo!!
Ho appena fatto un esposto alla Guardia di Finanza…

Oltre 41 mila condivisioni Facebook per questo post.

I prezzi riportati nella foto del distributore sono altini: per il gasolio 1.579 e per la benzina 1.721 euro, ma si tratta del prezzo incluso il servizio prestato dal distributore stesso e non il prezzo del self-service. È la stessa gestrice del distributore che interviene nella discussione mostrando i prezzi di questi ultimi (presenti nell’altra facciata del “cartello”):

prezzi-self-service
I prezzi self-service del distributore incriminato

I prezzi sono effettivamente diversi, ma è normale del resto che siano più bassi visto che si tratta appunto del self-service: il gasolio costa 1.275 mentre la benzina 1.451 euro.

La gestrice del distributore continua mostrando un’altra foto con entrambi i prezzi (servito e self-service) in un commento del 25 agosto:

Foto con i prezzi "servito" e "self-service"
Foto con i prezzi “servito” e “self-service”

I prezzi sono “praticamente” gli stessi di quelli riportati nella foto dello scandalo, evidentemente la gestrice dell’impianto non ha alcun problema a pubblicare e confermare che i prezzi del servito son quelli e non ha problemi a farlo nonostante l’autore del post abbia sostenuto di aver segnalato il tutto alla Guardia di Finanza (la stessa si è sfogata anche nel suo profilo Facebook personale).

C’è da dire che ben prima della gestrice del distributore era intervenuto un altro utente, Massimo, il 24 agosto alle ore 19:47 con la foto dei prezzi self-service. Ecco la discussione Massimo, l’autore del post e un terzo utente:

intervento-massimo

Massimo: “Questo è il prezzo al servito, date info più complete non gettate sempre merda su chi lavora”

Simone: “L’info era corretta. Qesta mattina non c’era il self service. Solo servito. Questa sera la signora ha inserito – evidentemente a seguito delle rimostranze di qualcuno – i prezzi al self. Nessuno vuole buttare merda su chi lavora. Si vuole solo esprimere schifo su chi specula.”

Massimo: “Caro signore, per legge, i distributori devono avere o obbligatoriamente il self oltre al servito. Se Lei è certo di quanto dice porti le prove alla gdf e la denunci, la foto del totem però avrebbe dovuto farla sia sulla faccia frontale che opposta. Così non è credibile.”

Massimo: “Mi sembrano entrambi in linea a quelli che troviamo ad erg, agip, tamoil, Q8 ecc….ecc.”

Pio: “Adesso sono cambiati?”

Pio: “***** ….” [nota – Pio cita il cognome di Massimo]

Massimo: “No, da ieri mattina”

In uno dei commenti la gestrice del distributore parla di prezzi decisi dalla compagnia (la Esso, in questo caso):

prezzi-decisi

Florentina: “I prezzi li mette la compagnia non IO”

Alessandra: “Ma quando mai ? La ditta deve andare incontro ai terremotati .”

Florentina: “Si…io gestisco impianto non prezzi”

Vediamo di capire come funziona la questione prezzi, spiegata in un articolo del 12 giugno 2015 dal sito Sicurauto.it per voce di Giorgio Moretti, della segreteria Figisc (sindacato gestori benzina):

Anzitutto, non esiste che “il prezzo che la compagnia indica al gestore è quello per la modalità self e che per quello con servizio il gestore decida in autonomia”. Le compagnie, nel rapporto contrattuale col gestore, indicano distintamente: a) un prezzo raccomandato, sia per il self che per il servito; b) un prezzo massimo, sia per il self che per il servito, che non deve superare di ben determinati valori il prezzo raccomandato.

DI QUANTO PARLIAMO

E quali sono questi numeri? Sono notizie riservate di ciascun marchio, ma variano attorno a 0,5-0,7 cent/litro per il self e a 1,0-1,5 cent/litro per il servito. Se il gestore, decidendo “in autonomia”, alza il prezzo oltre l’asticella del prezzo massimo, la compagnia procede a una serie di contestazioni ad efficacia crescente, fino, in caso di recidiva grave, a recedere dal contratto col gestore. Il prezzo – in self come in servito – è una scelta della compagnia. Qualunque differenziale di prezzo si veda tra le due modalità di servizio, si tratta di valori che trascendono di più volte, anche di molte volte, l’àmbito discrezionale del gestore di applicare quel sovrapprezzo che deve stare per forza tra il prezzo raccomandato e il prezzo massimo.

ANDIAMO AL DUNQUE

Quanto è diverso il prezzo tra self e servito? I numeri sono quelli che riporta Quotidiano Energia, ma si scoprono differenze nei marchi petroliferi tra i prezzi minimi in self e la media dei prezzi in servito che raggiungono anche 20/30 cent/litro. Una situazione non giustificata in realtà da alcun fondamentale di natura economica. E i margini dei gestori sul servito sono superiori a quelli sul self solo di 1/2 centesimi/litro (quelli sul self valgono 3 cent/litro). Niente giustifica differenze di 8 cent men che meno di 20/30 centesimi/litro. Le differenze stanno nelle politiche commerciali delle aziende petrolifere, tese a conciliare il conseguimento di erogati e di migliori marginalità in una lunga fase di stress del mercato: se il prezzo in self serve alle compagnie per conseguire il primo obiettivo, quello sul servito servirebbe al secondo. Si è così avviato un circolo vizioso che costringe a rincorrere sulla rete i concorrenti con prezzi self che deprimono i margini, che poi però si cerca di recuperare in parte con un mix di prezzi troppo alti sul servito e di qualche barbatrucco di marketing, con scarsa o nulla efficienza competitiva rispetto alla rete no-logo.

Insomma, ci troviamo di fronte ad accuse di non aver mostrato i prezzi self-service (erano dall’altra parte del “cartellone”), di Guardia di Finanza ed insulti gratuiti. Per essere pignolo sono andato a controllare i prezzi della benzina riportati dal sito “Prezzibenzina.it” alle ore 1:03 del 26 agosto 2016 presso L’Aquila (non ho trovato distributori sufficienti a Marana per fare un confronto tra diversi distributori):

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I prezzi della benzina a L’Aquila in data 26 agosto 2016 alle ore 1:03.

La Esso risulta molto più costosa di tutte le altre, 1.729 servito contro l’Eni ad 1.509 servito. IP con il self service da aperto 1.569 al litro. Insomma, rispetto al distributore Esso di Marana a L’Aquila il prezzo è simile (parliamo di una differenza di appena 0.008 euro), mentre altri mantengono prezzi “più bassi” a seconda del servizio o self-service.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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