La storia di Roberto Benigni e la donazione all’ospedale Meyer di Firenze

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Il 27 giugno 2016 un tal Sergio pubblica nella sua bacheca la seguente immagine, superando le 5 mila condivisioni Facebook:

benigni-meyer

SEI UN PARASSITA SENZA ONORE !

Nell’immagine viene riportata una foto di Roberto Benigni e il seguente testo:

L’ospedale Meyer di Firenze, attende ancora i 250.000 euro di beneficenza promessa.

Ricordate le polemiche dell’anno scorso per il compenso di Benigni al Festival di Sanremo, da 250.000€? Era stato promesso che sarebbero stati devoluti in beneficenza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze: ma all’ospedale pediatrico non sono mai arrivati….

A parte ricordare che questo episodio non riguarda il 2015, si tratta di una vecchia storia diffusa all’epoca anche da Rainews (in un articolo del 18 febbraio 2011 non più disponibile se non via Web.Archive):

articolo-rainews-2011

La notizia circola con insistenza sui social network Facebook e Twitter e viene data per certa, ma l’ufficio stampa dell’ospedale non smentisce, nè conferma.

Nel febbraio del 2011 si parlò di questa presunta beneficenza, tuttavia non era neppure confermata:

Pare infatti che il compenso del premio Oscar per la partecipazione al Festival di Sanremo (250.000 Euro) è stato interamente devoluto all’ospedale Meyer di Firenze per la costruzione di un intero padiglione. Una decisione presa al momento della firma del contratto. Al momento però non è stata data nè conferma nè smentita da parte dei diretti interessati.

Nel 2011, nei giorni successivi alla diffusione “notizia”, intervenne direttamente dallo stesso ospedale pediatrico tramite la portavoce Roberta Rezzoalli a nome del direttore Tommaso Langiano:

Infatti all’ospedale fiorentino purtroppo cascano dalle nuvole: «Quando venerdì ha iniziato a diffondersi questa notizia» spiega il portavoce del nosocomio, Roberta Rezzoalli «siamo cascati dalle nuvole. Non ne sappiamo nulla, l’ospedale non ne sa nulla, insomma a noi non risulta. Abbiamo chiamato l’ufficio stampa dell’attore» spiega ancora la Rezzoalli «per avere delucidazioni. Ci hanno risposto che ci avrebbero fatto sapere, ma non li abbiamo più sentiti». Certo, il rapporto con Benigni è consolidato, sembra che l’attore abbia già elargito delle somme. «Più di una volta è venuto a trovarci» taglia corto il portavoce «anche di recente per la giornata sul periodo del “fine vita”, un momento di riflessione religiosa di culto o laica ma di questa intenzione non ci ha detto niente».

Questa storia interessò anche il Parlamento attraverso un’interrogazione parlamentare del 2012 da parte del senatore Domenico Gramazio:

Ho presentato oggi un’interrogazione urgente al ministro dell’Economia e delle Finanze – dice Gramazio – per sapere se Roberto Benigni ha effettivamente devoluto in beneficenza, come lui stesso aveva dichiarato, alla struttura pediatrica del Meyer di Firenze i 250 mila euro di compenso per la sua partecipazione al Festival di Sanremo dello scorso anno. A oggi, infatti, il professor Tommaso Langiano, direttore dell’ospedale, ha affermato di non aver ricevuto mai nulla. Per questo chiedo al ministero dell’Economia, azionista di riferimento della Rai, se l’Azienda pubblica ha effettivamente versato al premio Oscar 1999 i 250 mila euro e se quei soldi sono stati devoluti in beneficienza al Meyer di Firenze. Cosa che non sembra sia avvenuta

Sempre nel 2012 ci fu il secondo episodio dove la portavoce del Meyer dichiarò quanto segue:

Su questi argomenti non si lascia scappare nulla l’assistente dell’attore che ha chiesto espressamente che il suo nome rimanga top secret, contattata attraverso gli uffici della Melampo Cinematografica di Roma (la casa di produzione fondata da Benigni e Nicoletta Braschi). Negli ambienti del Meyer ci si appella invece al sacrosanto principio della privacy. A sentire l’addetta stampa Roberta Rezoalli, in questo ultimo anno Benigni potrebbe benissimo aver sganciato 250mila euro a sostegno del Meyer ma, senza che il donatore autorizzi alla divulgazione del nome, è impossibile far sapere la donazione avvenuta. «Ogni donazione è coperta dalla privacy: solo il donatore può decidere che venga reso noto il proprio nome – fanno sapere dall’ospedale -. Diversamente era accaduto quando Luca Calvani (altro “vip” pratese, ndr) annunciò pubblicamente che avrebbe destinato al Meyer parte del premio vinto all’Isola dei Famosi. L’unico che può confermare di averci donato qualcosa è Benigni stesso».

Solo Benigni potrebbe dare risposta, ma fino ad oggi non si sa nulla di più. Tuttavia, da come avete ben compreso dalle dichiarazioni lo stesso ospedale non “attende” affatto la donazione, al contrario di quanto sostiene l’immagine diffusa online.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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