Torna la bufala video degli immigrati che sfasciano l’auto dei Carabinieri

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Il 18 luglio 2016 la pagina Facebook “News in Movimento dal Web” pubblica un vecchio video che circola da anni e che ancora miete vittime:

video-migranti-carabinieri-auto-bufala

Immigrati che distruggono una macchina dei Carabinieri.. CONDIVIDI questo schifo..
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Il video, come potete ben notare, ha già superato le 12 mila condivisioni Facebook ed è destinato a crescere se pensiamo al precedente con oltre 187 mila condivisioni della pagina “AMO IL MIO CARABINIERE“, la quale continua ad avere il video in primo piano:

La pagina Facebook "Io amo il mio carabiniere"
La pagina Facebook “Amo il mio carabiniere”

Il video non è reale, ma una fiction. Basta vedere a sinistra la presenza della troupe con gli strumenti atti alle riprese (come il microfono).

Ne parlò anche la pagina Facebook della Polizia di Stato “Una vita da Social” nel dicembre 2015:

AVVISO:In queste ore sta girando sui social network un video amatoriale in cui vengono ripresi un gruppo di ragazzi di colore che distruggono una macchina dei carabinieri a suon di mazzate, pugni e calci. Nel video i cinque ragazzi vengono indicati come immigrati clandestini e il più delle volte ogni condivisione è accompagnata da frasi ovviamente poco gentili nei loro confronti, la maggior parte di natura xenofoba.Il punto è che guardando attentamente il video in questione ci si rende subito conto del fatto che sia un fake. Infatti, mentre gli “immigrati” continuano a spaccare l’automobile, si possono notare distintamente un microfono direzionale (il cosiddetto boom, o giraffa) e un assistente di set che regge un pannello di polistirolo bianco, solitamente usato per riflettere la luce del sole sui soggetti inquadrati. Si notano inoltre altre persone, anch’essi assistenti di set, che partecipano da osservatori lungo il limite scena.
Persino la finta macchina è facilmente riconoscibile dall’assenza di dettagli tipici delle pattuglie vere, come la scritta carabinieri sul cofano posteriore o il denominativo CC non presente sulla targa.
Il video dei presunti immigrati ribelli si è diffuso in poche ore, trovando terreno fertile tra tutti coloro che non vedono l’ora di denigrare l’immigrazione in ogni sua forma, istigando reazioni violente a tutto ciò che riguarda gli immigrati, nel bene e nel male.
I punti da analizzare sono due. Il primo riguarda appunto l’odio che ormai sempre più si sta diffondendo nelle varie città, e che il più delle volte non è giustificato in quanto la maggior parte delle azioni attribuite agli immigrati non vengono effettivamente commesse da loro, ma spesso inventate di sana pianta.Non arrabbiatevi, in realtà sono solo le riprese di un film.

Diffidate dalle pagine Facebook che condividono indignate quel video.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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