Propaganda: questi bambini sono stati dati in pasto alla politica

Dal 23 gennaio 2018 il mio blog non ha più banner pubblicitari e viene sostenuto dalle vostre donazioni che potete inviare qui: https://www.paypal.me/DavidPuenteit

Matteo Salvini è stato ospite di “Alla Lavagna“, programma di Rai3, per spiegare a una classe di bambini che cosa è il “sovranismo“. Molte le polemiche a riguardo, tra le quali la strumentalizzazione dei bambini per fini di propaganda politica, una programma definitoinguardabile” dalle opposizioni:

Il tweet di Mario Lavia “L’inguardabile ”Alla lavagna” di #Rai3″

 

Le polemiche sui due Matteo

Ecco quanto riportato su Democratica:

Già, perché la prima puntata è stata orrenda. Inguardabile. Non solo per la presenza di Matteo Salvini ma soprattutto per la evidente manipolazione dei ragazzini. Un uso abbastanza disgustoso della tv pubblica. Ovviamente il ministro dell’Interno ci ha messo molto del suo: ha voluto fare il simpaticone, molto umano, paternalistico. Un amico dei ragazzi. E quelli, poverini, costretti dal copione di qualche genio superpagato a chiedere: “Ministro, lei è razzista?”. Oppure: “Ministro, scriva ‘sovranismo’ alla lavagna e ci spieghi cos’è”.

Nel 2014 il Movimento 5 Stelle, tramite il Blog delle Stelle, pubblicò un comunicato contro il caso dei bambini che applaudirono a Siracusa l’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi:

La scena del Venditore di Pentole che incontra i bambini delle elementari Raiti di Siracusa che lo ricevono allineati e addestrati con un coretto di benvenuto per concludere con “Matteo! Matteo! Matteo!” ricorda, in peggio e in grottesco, gli incontri di Mussolini con i figli della Lupa: “Facciamo un salto/ Battiam le mani/ Ti salutiamo tutti insieme Presidente Renzi/ Muoviam la testa/ Facciamo festa/ A braccia aperte ti diciamo “benvenuto al Raiti”

Anche Michele Serra dedicò la sua rubrica all’evento renziano:

L’unanime irritazione (da destra a sinistra) per la canzoncina in onore di Matteo Renzi è sacrosanta. Tenderei però a ridimensionare le conseguenze di quel goffo benvenuto: il pericolo di un nuovo culto della personalità, nell’Italia odierna, non esiste. Le personalità (di qualunque calibro esse siano) vengono consumate molto in fretta, bruciate come ciocchi nella caldaia arroventata del malumore pubblico. Sull’ovazione prevalgono il dileggio e la diffidenza. Berlusconi è stato, per una ventina d’anni, un’eccezione solo parziale, oggetto di culto in un’area minoritaria della pubblica opinione e tenuto in sella solo dalla sua smodata ricchezza, dalle sue elargizioni a fanti e damigelle e dall’alleanza insincera e incostante di vassalli interessati (vedi la Lega e Casini). Per il resto, in politica, chiunque ci metta la faccia prima o poi diventa un bersaglio da luna-park. Non è la piaggeria, è una paurosa e tragica disaffezione il problema della politica italiana. Nessuno crede più in nessuno, e quel coretto di bimbi (poveri bimbi), in un clima acidamente rassegnato, stona soprattutto per il suo ingenuo anacronismo.

Dovremmo attendere gli sviluppi della trasmissione “Alla Lavagna” perché dopo Salvini pare che interverranno altri politici e personaggi noti al panorama italiano:

Gli ospiti sono soprattutto politici: “In tanti hanno accettato, da Tajani alla Santanchè, da D’Alema a Gasparri a Veltroni, ma avremo anche Luxuria, Gramellini, Bertolino tra i tanti”, anticipa Coletta, sottolineando l’impegno per “ridare a Rai3 la sua identità di laboratorio.

Attendiamo le dure polemiche dei soliti noti che scateneranno in seguito all’intervento di Vladimir Luxuria.

 

Il bambino dalla maglia rossa

I tecnici della Rai hanno pubblicato una foto simbolo dell’incontro con Matteo Salvini, immortalando un bambino con la maglia rossa che pare mostrare insofferenza nell’essere presente, tenendo una certa distanza rispetto agli altri compatti e sorridenti.

La foto chiave presente nel video della Rai

Questo bambino è diventato il simbolo delle opposizioni:

Il bambino con la maglia rossa diventa un simbolo dell’opposizione

Non mancano le immagini dove vengono descritti i bambini facendoli diventare un meme. Il bambino con la maglia rossa diventa il “Radic chich buonista maglietta rossa“, le bambine in basso “Gruppo ariano” e un altro ancora viene definito “Bracconieri jr” (per carità). Qualcuno lo potrebbe ritenere simpatico, ma non lo è perché si stanno etichettando dei bambini.

Il meme dove i bambini vengono “etichettati”

Luca Morisi, social media manager di Matteo Salvini, etichetta il bambino con la maglia rossa come il “nipote di Martina“:

È il nipote di Martina!

Morisi ha perso un’occasione, poteva evitare una battuta del genere e far notare che la foto è stata scattata in un momento dove il bambino non si era messo in posa. Ecco il fotogramma dove fa il segno della vittoria come i suoi compagni di classe:

In questo fotogramma del video il bambino fa il segno della vittoria come i suoi compagni di classe

Questi bambini sono stati dati in pasto alla politica. Tutta.

Nota – Risulta inutile che ve la prendiate con me se un Salvini, un Di Maio o un Renzi condivide un mio articolo per darsi forza e autorevolezza, è naturale e comodo farlo quando conviene e voi lo sapete. Date il buon esempio e siate più autocritici per migliorare non tanto gli altri, ma prima di tutto voi stessi e le parti che sostenete.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
REGOLAMENTO DELLA DISCUSSIONE
Non sono consentiti:
- messaggi off-topic (tradotto: non inerenti al tema trattato)
- messaggi anonimi (registratevi almeno a Disqus)
- messaggi pubblicitari o riportanti link truffaldini (verranno sempre moderati i commenti contenenti link esterni)
- messaggi offensivi o contenenti turpiloquio
- messaggi razzisti o sessisti
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
Se vuoi discutere in maniera costruttiva ed educata sei il benvenuto, mentre maleducati, fanatici ed esaltati sono cortesemente invitati a commentare altrove.
Comunque il proprietario di questo blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi che violeranno queste semplici regole. I maleducati (soprattutto se anonimi) verranno bloccati. In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.

Regolamento in vigore dal 5 settembre 2016 - Aggiornato 26 agosto 2017.