Italia illiberale? Che cosa hanno detto Moscovici e Di Maio (e Salvini)

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Lo ha detto davvero? Dimmi che è l’account falso!“. Queste sono le domande che mi pongono per un curioso post Facebook associato a Luigi Di Maio, vi confermo che è proprio suo e dalla sua pagina Facebook ufficiale:

MOSCOVICI HA DETTO CHE SIAMO ILLIBERALI? SIAMO LA SECONDA FORZA MANIFATTURIERA D’EUROPA, QUANDO IL SUO PAESE ARRIVERÀ AL NOSTRO LIVELLO CI PUÒ FARE UNO SQUILLO!

Siamo un Paese che ha portato avanti la sua economia grazie ai suoi imprenditori che ogni giorno creano valore facendola crescere. E noi faremo di tutto per sostenerli. Sentirci dare degli illiberali è davvero una presa in giro.

Che cosa ha detto Moscovici? Durante un suo intervento del 5 novembre ad una radio francese avrebbe affermato quanto segue:

«Quando ci sono ingredienti come il nazionalismo, la xenofobia, gli attacchi contro la liberta’ di stampa, gli attacchi contro l’ordine costituzionale, le minacce contro l’indipendenza della giustizia, è chiaro che c’e’ un clima tipico della democrazia illiberale, nel senso che c’è un attacco contro la democrazia delle liberta’»

Il riferimento è al clima politico e in particolare a Matteo Salvini. Già il 29 ottobre ci fu un attacco da parte di Moscovici nei confronti del Ministro dell’Interno italiano, come riportato da Askanews:

Matteo Salvini è uno dei leader “anti europei” che si oppongono alla democrazia liberale e contro cui “i democratici” in Europa devono “rimboccarsi le maniche e combattere”. Lo ha affermato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, durante una intervista sull’emittente del Senato francese.

Lo stesso Salvini rispose così:

E poi si domandano perché la sinistra perde ovunque in Europa e nel mondo… Invece di fare il suo lavoro questo commissario continua a insultare me, il governo e l’Italia. Vergogna.

Moscovici il 5 novembre si ripete:

“No, il signor Salvini non incarna ciò che amo, il signor Salvini è un leader di estrema destra, alleato di Madame Le Pen, che rasenta continuamente il nazionalismo e la xenofobia, ma l’Italia resta una grande democrazia e auspico che resti tale”

In seguito alle polemiche e alle parole di Luigi Di Maio, il 5 novembre lo stesso Moscovici cerca di chiarire:

“Leggo qua e là nella stampa italiana di non so quale mio piano di carriera. Ma avrete forse notato – ha rimarcato Moscovici – che in merito al mio futuro ho annunciato che non sarò candidato dalle prossime elezioni europee. Quindi non sto per nulla, per nulla facendo alcun piano nel dibattito sull’Italia. Semplicemente non potete impedire che un commissario europeo sia anche un uomo politico. E in fondo cerco di fare un distinguo tra l’emisferio sinistro e l’emisfero desto del mio cervello, senza che questo sia per forza in relazione con destra e sinistra”.

“Nell’emisfero sinistro sono un cittadino che da tanto tempo è impegnato politicamente e che morirà con le stesse convinzioni – ha rivendicato l’esponente socialista – e che combatterà sempre l’estrema destra. Da questo punto di vista, qualunque posizione può richiamare da parte mia un commento in quanto cittadino. E non ho l’impressione che sia sempre la Commissione ad aggredire il governo italiano, anzi penso che siamo ampiamente in credito, semmai è nell’altro senso che spesso vanno le cose”.

“Ma poi ho un emisfero destro e vi possono assicurare – ha detto ancora Moscovici – che sul tema agisco con molto sangue freddo, con una obiettività totale e con una enorme amicizia verso il popolo italiano e rispetto assoluto per il governo. Ed è esattamente questo di cui parlavo stamattina (alla radio-ndr) del fatto che potevo parlare di democrazia illiberale per Ungheria o Polonia, perché ci sono delle procedure, ma che non posso parlare così dell’Italia, che resta una grande democrazia dove, fino a prova contraria, la democrazia liberale è pienamente rispettata, incluso il principio di contraddittorio. Quindi che Salvini e Di Maio siano vicepremier sono scelte degli italiani e io li rispetto pianamente nelle loro funzioni”.

Nonostante questa lunga giustificazione, risulta facile comprendere che Moscovici faceva riferimento a questioni politiche e ideologiche, ma non in quanto produttività ed economica.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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