Circola un grafico molto interessante sul numero di ore dedicate dai TG della Rai ai vari partiti:
Pazzesco!
PD 15h16m
FI 12h16m
Lega 5h39m
M5S 4h44mSpazio dedicato nei TG Rai nel mese di settembre*
*Fonte: Agcom
Per verificare bisogna andare alla fonte, ossia il report di Agcom riguardante il mese citato nell’immagine (settembre).
Sul sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni troviamo le tabelle relative al pluralismo politico/istituzionale in televisione nel periodo 1/30 settembre 2018, pubblicate il 12 ottobre e disponibili in formato PDF. I dati riportati nel grafico sono prelevati dalla tabella presente a pagina 7 che, per motivi di spazio e visualizzazione nel mio sito, taglio per agevolarvi l’analisi:
La tabella tiene in considerazione due gruppi, ossia i soggetti politici e i soggetti istituzionali. I primi sono i partiti, mentre nel secondo gruppo ci sono il Presidente della Repubblica, i Presidenti delle Camere, il Presidente del Consiglio, il Governo (con Ministri e Sottosegretari) e l’Unione Europea. L’immagine con il grafico diffusa online tiene conto solo dei dati del primo gruppo (che riguarda il 39,91% del totale delle ore dedicate) e non del secondo (il 60,9% delle ore dedicate) dove il Presidente della Camera, il Presidente del Consiglio e il Governo stesso sono politici appartenenti ai partiti M5S e Lega:
- Presidente della Camera (M5S): 2 ore e 12 minuti;
- Presidente del Consiglio (M5S/Lega): 14 ore e 17 minuti;
- Governo, Ministri e Sottosegretari (M5S/Lega): 42 ore e 34 minuti.
Se volessimo fare un confronto con i due partiti di opposizione citati nell’immagine, questi avrebbero appena 27 ore e 30 minuti contro le oltre 60 ore dedicate a membri dei partiti di Governo e del Governo stesso.
Comprenderete che le forze di opposizione hanno il diritto di essere presenti e citate, altrimenti si potrebbe contestare un problema di carattere democratico. Se chi ha condiviso quell’immagine con informazioni parziali non tollera le circa 27 ore e 30 minuti dedicate all’opposizione rispetto a quelle dedicate a Governo e ai rispettivi partiti che lo compongono potremmo avere un ulteriore problema, soprattutto se a condividerla è uno dei Sottosegretari.
Questo è lo spazio che i TG Rai hanno dedicato nel mese di settembre alle forze politiche del nostro paese. I commenti li lascio a voi.
Le “altre” fonti
Lo stesso giorno di Carlo Sibilia, Sottosegretario del Ministero dell’Interno, anche l’ex conduttore TV e attuale senatore M5S Gianluigi Paragone pubblica l’immagine con un lungo post:
Guardate un po’ questo grafico e poi diteci se non abbiamo ragione nella battaglia per una Rai liberata da vecchie logiche.
Nel mese di settembre, fonte Agcom, il Renzusconi ha parlato a tg(rai) unificati superando di gran lunga lo spazio riservato al MoVimento 5 Stelle e alla Lega. Veniamo ai dati, ben analizzati dal giornale La Notizia (unico ad essersi stupito): Tg1, Tg2, Tg3 e RaiNews hanno dedicato 15 ore e 16 minuti al Partito democratico e 12 ore e 16 minuti a Forza Italia. Quanto alle forze di maggioranza? Tenetevi forte: 4 ore e 44 minuti al Movimento, 5 ore e 39 minuti minuti per la Lega! Assurdo? Sì, per noi comuni mortali; no, per chi è stato nominato nel clima del patto del Nazareno. Conferma ne è anche il trattamento dei tg Mediaset dove a Forza Italia – come riporta la Notizia giornale sui dati Agcom – hanno dedicato la bellezza di 22 ore! Al Pd oltre 9 ore, mentre alle forze di governo circa 5 ore.
Pazzesco, tanto più se si pensa che nel mese di settembre il Pd si vestiva di verginella e accusava la maggioranza di aver allungato le mani sulla Rai! La verità dei fatti emerge ora, chiaramente con questi numeri, numeri che sbugiardano le chiacchiere di direttori “indipendenti” (nominati dallo spirito santo…) e di politici versione “chiagn’e fotte”. La ripartizione del tempo nei telegiornali è lo specchio delle loro appartenenze, è il pedigree della loro provenienza, è il tradimento della fiducia accordata dai telespettatori. Adesso però basta, con l’amministratore Salini e il presidente Foa la Rai deve tornare ad essere dei cittadini, dev’essere guidata da professionisti che non abbiano conti da saldare con chi li ha nominati. Basta con le scalette dei telegiornali inversamente proporzionate al consenso dei cittadini, basta con costose trasmissioni Faziose: è il tempo di un’altra Rai. Il tempo del Nazareno è un tempo scaduto e marcio.
Il Senatore del M5S Paragone, membro della “Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi“, riporta come fonte la testata “La Notizia” che ne aveva parlato in un articolo dello stesso giorno, non i diretti dati forniti da Agcom. La cosa interessante è che nello stesso articolo, nel finale, si parla anche delle cariche istituzionali e delle ore a loro dedicate:
Il Nazareno è già Rai-sorto. Sui Tg dilagano FI e dem. A settembre i due partiti presenti per 27 ore. Solo un terzo dello spazio per le due forze di maggioranza
[…]
I SOGGETTI ISTITUZIONALI – Ma non è tutto. Nel report dell’AgCom è riportato anche il minutaggio concesso alle figure istituzionali: per ogni telegiornale e rete svetta ovviamente il Governo. Ma anche qui c’è una piccola curiosità che lascia intendere il peso del premier Giuseppe Conte rispetto a quello dei ministri, in primis di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Al primo è stata garantita una copertura di 14 ore, ai ministri una di 42 ore. Sono lontani i tempi in cui Matteo Renzi fagocitava tutta la squadra dell’Esecutivo. Se prendiamo lo stesso periodo ma di due anni fa (1-30 settembre 2016) la differenza è netta: al presidente del Consiglio era garantito un minutaggio di quasi 24 ore, al resto dell’Esecutivo soltanto di 12. Invariato, dal 2016 al 2018, il tempo concesso all’Ue: in media, in un mese, non si arriva neanche a 2 ore.
Il confronto con il passato
Prendiamo in esame i dati Agcom del mese di settembre 2017 (PDF) quando al Governo c’era Gentiloni e il Partito Democratico:
Ecco i dati relativi ai partiti:
- PD 10 ore e 56 minuti;
- PDL-FI 7 ore e 53 minuti;
- Lega Nord 6 ore e 52 minuti;
- M5S 19 ore e 30 minuti.
Ecco i soggetti istituzionali:
- Presidente del Consiglio (Gentiloni) 17 ore e 20 minuti;
- Governo, Ministri e Sottosegretari 13 ore e 7 minuti.
Volendo forzatamente confrontare i dati, il Governo Gentiloni e il principale partito che lo componeva avevano totalizzato nel settembre 2017 meno ore rispetto a quelle dedicate nel 2018 al Governo Conte e ai due partiti che lo compongono. Il principale partito di opposizione in quel periodo, il M5S, superava di molto il principale partito del Governo in carica.
Vediamo ora al mese di settembre 2016 (che Agcom riporta dal primo al 27 settembre) quando in carica c’era il Governo Renzi (PDF). :
Ecco i dati relativi ai partiti:
- PD 10 ore e 17 minuti;
- PDL-FI 2 ore e 56 minuti;
- Lega Nord 1 ore e 45 minuti;
- M5S 23 ore e 30 minuti.
Ecco i soggetti istituzionali:
- Presidente del Consiglio (Renzi) 23 ore e 39 minuti;
- Governo, Ministri e Sottosegretari 12 ore e 6 minuti.
In questo caso il Presidente del Consiglio, all’epoca Matteo Renzi, superava il Governo e i suoi Ministri, e superava di poco il M5S.
Nei dati del mese di settembre 2016, 2017 e 2018, la maggioranza aveva avuto un numero più elevato di ore a loro dedicate dai TG della Rai rispetto alle opposizioni, inoltre si nota che uno o più partiti di opposizione occupavano più ore rispetto ai partiti di Governo in carica.
Le proteste del 2013 e del 2014
In un articolo dell’undici aprile 2014 de “Il Fatto Quotidiano” leggiamo:
M5s, esposto a Agcom e Viale Mazzini contro tg Rai: ‘Fanno campagna per Renzi’
I parlamentari del Movimento di Grillo spiegano che i telegiornali del servizio pubblico “dedicano il 45 per cento degli spazi” al presidente del Consiglio, che è anche segretario del Pd, e al governo
Se notiamo le percentuali citate, ossia il 45 per cento, del settembre 2018 il Governo Conte e lo stesso Presidente del Consiglio ottengono insieme un 50,08 per cento.
In un articolo di dicembre 2013 si riporta un’altra protesta delle opposizioni dell’epoca:
“Per i telegiornali Rai noi non esistiamo”. Questa la denuncia dei senatori del Movimento Cinque Stelle che la scorsa settimana hanno consegnato un esposto ad Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Ad annunciarlo è il senatore Alberto Airola, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai per il Movimento. L’azienda di Viale Mazzini, afferma il senatore in un video, “è tenuta a realizzare un’informazione equilibrata e imparziale, non quella fino ad oggi garantita ai partiti da lottizzazione, direttori di testata politicizzati e giornalisti conniventi o ricattati”.
Insomma, il “M5S – continua Airola – non vuole un pluralismo” del genere, ma “un’informazione vera, fatta secondo le giuste regole d’imparzialità del giornalismo e garantite nel contratto di servizio pubblico”. I Cinque Stelle dichiarano di aver analizzato i dati dell’Osservatorio di Pavia da cui risulta “che noi non esistiamo per i Tg, non si riporta quello che facciamo, la nostra attività”. Le percentuali di presenza nei telegiornali del Movimento sono “vergognose“, continua Airola. A settembre, ad esempio, “sul Tg1 il Pdl era al 23-24%, il Pd al 18% il M5S al 4,8%”.
Nell’articolo si citano i dati relativi al settembre 2013 riportati dall’Osservatorio di Pavia, ma vediamo quelli riportati da Agcom (PDF):
Ecco i dati relativi ai partiti:
- PD 13 ore e 14 minuti;
- PDL 16 ore e 45 minuti;
- Lega Nord 0 ore e 56 minuti;
- M5S 3 ore e 22 minuti.
Ecco i soggetti istituzionali:
- Presidente del Consiglio (Letta) 12 ore e 4 minuti;
- Governo, Ministri e Sottosegretari 7 ore e 24 minuti.
Come possiamo notare, nel mese di settembre 2013 i partiti dell’allora Governo Letta avevano totalizzato un numero di ore di gran lunga superiore al M5S che era all’opposizione. Al mese di settembre 2018 i ruoli si sono invertiti e l’opposizione ha avuto più spazio come partiti rimanendo pur sempre minore rispetto al Governo e alla somma delle forze politiche che lo compongono.
Conclusioni
Non possiamo continuare a considerare solo alcuni dati escludendone altri che fanno di fatto parte dell’intero panorama politico, così come non possiamo permettere che le opposizioni vengano letteralmente schiacciate o ignorate (nel 2013 come nel 2018).
I dati citati dall’immagine riguardano i tempi di antenna, quindi non si considerano i tempi di parola, inoltre non si può considerare tali dati come un favore o un torto nei confronti di Governo e opposizioni. Per esempio, uno dei partiti o una delle cariche istituzionali potrebbe aver “monopolizzato” una percentuale elevata di ore nei tempi di antenna, ma potrebbero essere stati anche negativi e per nulla a favore.
Ci sono delle regole e, come avvenuto nel 2013, chi contesta le ore dedicate potrebbe presentare un esposto.
