Il post di Francesco Berti e i deputati del PD assenti mentre parlava Giuseppe Conte alla Camera

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Nelle ultime ore, prima della pubblicazione di questo articolo, no assistito a numerosi post e commenti Facebook dove sono stati evidenziate le solite convinzioni personali e le pretese di avere ragione a tutti i costi con molta superficialità e generalizzazioni (“ah, fonte attendibile“, “ah, soliti grillini“, “ah, soliti piddini“, “ah, bufalari“). Cambiano le legislature, non cambiano i comportamenti delle persone.

Il 5 giugno 2018 il deputato del Movimento 5 Stelle Francesco Berti ha pubblicato il seguente post Facebook:

ECCO L’OPPOSIZIONE DURA DEL PD: ZERO RISPETTO DEI CITTADINI

Mentre Renzi si farà il tour fuori dall’Italia mantenendo la carica e l’indennità da senatore (s minuscola), il gruppo del PD segue l’esempio del capo. Eccoli, quelli del “dobbiamo salvare le istituzioni dai populisti che non rispettano la democrazia”, ancora una volta assenti in blocco in Aula, mentre il Presidente Conte si presenta alla Camera. Ma veramente questi hanno governato 5 anni?

Questo post Facebook ha creato non pochi problemi e le reazioni, come sempre, degne della solita indignazione popolare da tifosi allo stadio, come avveniva durante la precedente legislatura. A parlarne sono state anche le testate giornalistiche come Repubblica, Il Giornale, TPI e Huffingtonpost riportando nei titoli “gaffe” o “figuraccia“:

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Siamo consapevoli che il 5 giugno 2018 si votava la fiducia al Senato e che Giuseppe Conte era seduto accanto a Luigi Di Maio in quella sede proprio quel giorno. Il deputato pentastellato prende di mira Matteo Renzi, sostenendo che i suoi prendono esempio da lui perché tiene conferenze all’estero piuttosto di lavorare al Senato (bisogna ricordare ai lettori che non si tengono sedute in entrambi i rami del Parlamento tutti i giorni e che, compatibilmente con gli impegni istituzionali, i parlamentari possono essere altrove a tenere incontri o svolgendo la loro attività lavorativa). Tuttavia al Senato, durante il voto di fiducia, c’era anche Matteo Renzi:

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Qualcuno ha sostenuto che quel giorno la Camera dei Deputati non lavorava perché era in programma, appunto, la fiducia al Senato. Andando a curiosare il sito della Camera notiamo che era prevista una seduta con tanto di breve ordine del giorno:

CAMERA DEI DEPUTATI

XVIII LEGISLATURA

11^ SEDUTA PUBBLICA
MARTEDÌ 5 GIUGNO 2018 – ORE 13,30

ORDINE DEL GIORNO
Consegna da parte del Presidente del Consiglio dei ministri del testo delle dichiarazioni programmatiche.

Giuseppe Conte era presente e ha fatto un discorso molto breve prima di recarsi al Senato (resoconto stenograficoPDF):

Consegna da parte del Presidente del Consiglio dei ministri del testo delle dichiarazioni programmatiche (ore 14).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la consegna da parte del Presidente del Consiglio dei ministri del testo delle dichiarazioni programmatiche.

Ha facoltà di parlare il Presidente del Consiglio dei ministri (Applausi).

GIUSEPPE CONTE, Presidente del Consiglio dei ministri. Grazie signor Presidente, onorevoli deputate e onorevoli deputati, consegno il testo delle dichiarazioni rese questa mattina al Senato della Repubblica e sulle quali si svolgerà il dibattito nella giornata di domani. Vi ringrazio (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. La ringrazio, signor Presidente del Consiglio dei ministri. Prendo atto della consegna del testo delle dichiarazioni programmatiche da lei rese nella giornata odierna al Senato della Repubblica, che saranno pubblicate integralmente in calce al resoconto della seduta odierna. Il Presidente del Consiglio si recherà ora al Senato per lo svolgimento del dibattito fiduciario che, alla Camera, in base a quanto stabilito in sede di Conferenza dei Presidenti di gruppo, avrà luogo nella giornata di domani, a partire dalle ore 9, secondo la seguente articolazione: dalle ore 9 alle ore 14,30, avrà luogo la discussione sulle comunicazioni del Governo; a partire dalle ore 15,45 si svolgerà la replica del Presidente del Consiglio dei ministri, seguita dalle dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto, con ripresa televisiva diretta; a seguire avrà luogo la votazione per appello nominale.

La seduta era iniziata alle 13:55, il post Facebook del deputato Berti era stato pubblicato alle 14 e 12 minuti, circa 12 minuti dopo l’intervento di Conte (nel video della Camera dei Deputati notiamo la scritta “14:00” in basso a destra):

Orario del post del deputato Berti

In quel momento non era previsto alcun voto e si trattava di una formalità, tanto che assieme al Presidente del Consiglio non c’erano gli altri Ministri del Governo a parte due, Riccardo Fraccaro e lontana Elisabetta Trenta.

Nei banchi del Governo Conte e Fraccaro, più a sinistra Trenta.

Una polemica che non ha motivo di esistere, considerando che quello che vota è effettivamente il voto, ma si sa che ognuno vorrebbe avere ragione sull’argomento. Ricordiamo che quando i parlamentari del M5S erano asenti si contestava il fatto nonostante non ci fossero votazioni (o erano già avvenute).

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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