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Di recente Rosario Marcianò ha subito una seconda condanna in tribunale, questa volta per gli atti compiuti nei confronti di Silvia Benvicelli, autrice dell’articolo “Le ‘scie chimiche’ la leggenda di una bufala” del 2013. Come nel caso della precedente condanna nel processo contro i Nigrelli, eccolo che per convincere i suoi seguaci che c’è qualcosa di losco organizzato nei suoi confronti decide di inventarsi le “prove false“.
In un articolo pubblicato il 29 aprile 2018 sul sito Tankerenemy.com, dal titolo “Caso Bencivelli vs Marcianò: la documentazione di “prova” è stata contraffatta“, sostiene che un file audio utilizzato contro di lui durante il processo sia stato manipolato. Per spiegarlo ai suoi seguaci decide di fare un video caricandolo su Archive, ma ad essere stato manipolato è proprio quest’ultimo.
Audio originale estratto dal video pubblicato sul canale You-Tube di Elia Menta
L’audio in questione è quello di una conversazione tra lui ed Elia Menta, un video che venne pubblicato su Youtube nel canale di quest’ultimo dove si sente tutto un discorso tra i due dove parlano dell’articolo de La Stampa della Bencivelli per poi passare a discutere del personaggio noto come “Task Force Butler“. Proprio su quest’ultimo si riferisce Rosario Marcianò con frasi molto chiare, tanto che nello stesso video da lui pubblicato ieri su Archive lo vuole precisare a tutti i costi:
Chiaro il riferimento a Task Force Butler
Ecco cosa dice in merito a “Task Force Butler“:
Noi che cosa dobbiamo fare con questi personaggi qua? Io, come minimo, se becco un personaggio del genere e ce l’ho di fronte una bella mazzolata di botte gliele do! Scusa eh, perché ormai sono arrabbiato!
L’audio si interrompe e passa al presunto montaggio audio della Bencivelli mostrato al pubblico durante il XIII Convegno Nazionale del Cicap nel 2015, dove si sente la parte finale dell’audio “originale” riportato a inizio del video di Marcianò. Quest’ultimo si conclude così:
Questo montaggio audio, usato in conferenza dalla giornalista Silvia Bencivelli, è stato poi adoperato per condannare ad otto mesi di reclusione Rosario Marcianò. Parte lesa Silvia Bencivelli.
Insomma, l’accusa nei confronti della giornalista è aver portato in tribunale una “prova contraffatta” facendo intendere che il riferimento alla “mazzolata di botte” sia rivolto a lei, mentre invece era rivolta a “Task Force Butler“. C’è un problema, perché Rosario Marciano ha tagliato il video originale della Bencivelli dove si sente subito dopo questa frase (potete iniziare a sentire dal minuto 13:50):
https://youtu.be/w8BA7SdHv1c?t=13m53s
Rosario Marcianò: “Io, come minimo, se becco un personaggio del genere e ce l’ho di fronte una bella mazzolata di botte gliele do! Scusa eh, perché ormai sono arrabbiato!”
Elia Menta: “Ma guarda...”
Rosario Marcianò: “Ora la Bencivelli che cosa vuole?Se qualcuno la va a prendere fa pure bene!“
Parole dure che, dopo le parole riguardo la bellezza della giornalista, suonano molto male alle orecchie di quest’ultima e di molti altri. Ecco cosa aveva detto la Bencivelli a riguardo:
Silvia Bencivelli: “Forse avete avuto anche voi lo stesso brivido lungo la schiena che ho avuto io quando ho sentito dire “donna”, “bella donna”, “se qualcuno la va a prendere fa anche bene”, perché questa è una minaccia di stupro.“
[…] istiganto terzi “a bastonarla e a cantargliene quattro” […]
A chi ha creduto al video pubblicato da questo personaggio, o vi date una svegliata o continuerete a credere a queste sue falsità convincendovi a donargli i vostri soldi:
Il post Facebook sulla pagina “Tanker Enemy” dove riporta il link per le donazioni
Per gli altri: “se li conosci, li eviti”. Per il resto ci penseranno i tribunali.
Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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