Il lungo viaggio del presunto bambino siriano spaventato dai bombardamenti e la disinformazione

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Il 6 marzo 2018 un utente di nome Debora pubblica la seguente foto con la seguente descrizione:

Un bambino Siriano spaventato dai bombardamenti. Cari politici sono questi i bambini da aiutare a far venire in Europa non quei bell’imbusti muscolosi che scorrazzano per l’Italia e ci rompono le palle nei parcheggi e all’ingresso dei supermercati. VERGOGNATEVI !

Il post, che ha superato le 110 mila condivisioni Facebook, riporta il falso! Non si tratta affatto di un bambino siriano e non riguarda affatto l’attuale guerra civile in Siria, questo scatto circola dall’estate 2012 con diverse versioni di un’altra storia in lingua inglese (citato da Snopes, senza però trovare la fonte originale):

Safety Alert

Some utility companies require their crews to do what they call, “Walk the Safety Circle” which entails walking around the vehicle to be certain there isn’t anything or anybody in the “blind spot” that could be injured or damaged when they drive away. One of the local utility companies shared the photo below of an incident that was discovered by Walking the Safety Circle . Had this not been discovered before the driver drove away it would have been catastrophic.

Just a quick reminder to check the blind spots of your vehicle before you drive away; especially if there are children in the neighborhood.

Sempre nel 2012 circolava la versione del bambino argentino di nome Lucas e che tutto sarebbe successo nel 2008:

Esto paso en Buenos Aires, Argentina. Su nombre es Lucas tiene 3 años y su Padre todos los días lo mete ahí en donde esta la rueda y lo amenaza que si no se porta bien que lo va a atropellar. Hasta donde tanta maldad, su Padre golpea constantemente a su Madre y a sus otros dos hermanos de 13 años (Tomas) y 10 años (Santiago). La foto habla por si sola. El hombre esta preso en este momento pero hasta cuando puede llegar a estar, una semana o dos semanas mas de eso no le van a dar. Si como entran, Salen. Este caso fue en el 2008 e imaginate las cosas que hacen hoy en dia pasaron mas de 4 años. Y actualmente el Padre de este niño sigue preso. Esta foto fue tomada por un vecino de la zona al denunciar al Padre la saco para tener la prueba. El apellido de esta Familia no queremos que sea publica por cuestiones legales y por respeto.

La foto circolava anche in alcune gallerie di “immagini divertenti” pubblicate in diversi siti mediorientali come l’iraniano Bartarinha.ir, caricata nel febbraio 2012, e nel forum Nasaimoman.net in lingua araba, caricata nel novembre 2011. Nessuno fa riferimento al conflitto in Siria e nessuno fino ad oggi ha un luogo di provenienza certo.

Debora non è la prima a sostenere la tesi del bambino siriano, la troviamo anche nel 2016 su Youreporter.it dove al posto di “cari politici” troviamo il riferimento a Matteo Renzi (ci troviamo davanti ad un caso di “copia+incolla+modifica“):

Un bambino Siriano spaventato dai bombardamenti. Caro Renzi sono questi bambini da aiutare a far venire in Europa non quel bell’imbusti muscolosi che scorrazzano per l’Italia e ci rompono le palle nei parcheggi e all’ingresso dei supermercati. Cari politici vergognatevi

Non è la prima volta che le foto di bambini vengono utilizzate (consapevolmente o meno, a seconda dei casi e delle persone) per raccontare storie riguardo la Siria o altri paesi del medioriente.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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