Torna a circolare la falsa foto dei vitelli uccisi in Italia per la produzione della mozzarella di bufala

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Il 12 settembre un utente di lingua tedesca di nome “Partuna Sigrid” pubblica il seguente post Facebook ottenendo oltre 13 mila condivisioni:

MOZZARELLA?? ….mit Tomaten ???? Pizza???
Sind sie sicher sowas noch essen zu wollen???
DIES sind die Abfall-Kälber vom berühmten Büffel-Mozzarella. Büffelkälber für die Milchproduktion – nutzlos werden sie von der Mutter weggerissen, weil deren Milch zu der “guten” MOZZARELLA-Produktion genutzt wird.
Die männlichen Büffelkälber auch für die Fleischproduktion sind nutzlos. Zusammen geschnürt, sogar auch noch um das Maul, damit die Kälber nicht schreien können und die Büffel-Mütter das Brüllen der Kälber somit nicht hören können! Einfach lebendig weggeschmissen, um die Milchproduktion nicht zu stören. GEZWUNGEN zu verdursten, zu verhungern und in Stille langsam zu sterben ….
Hintergrund:
Campanien in Süditalien steht für Büffelmozzarella bester Qualität. Damit Büffelkühe möglichst viel Milch geben, müssen sie gedeckt werden, ihre Kälber austragen und zur Welt bringen. Weibliche Kälber als zukünftige Milchlieferanten werden geschätzt. Stierkälbchen sind nichts wert. Das Gesetz schreibt vor, dass sie auf den Schlachthof gebracht, betäubt und geschlachtet werden. Ihr Leichnam, das Fleisch, das niemand essen will, müsste als Sondermüll entsorgt werden. Und das kostet Gebühren. Ziemlich viele sogar. Weshalb in Italien nicht wenige Büffelbauern das Gesetz umgehen: Männliche Büffelkälber werden ausgesetzt, erstickt, in die Jauchengrube geworfen oder auf andere brutale Art getötet. Die Behörden dulden diese herzlose, brutale Massentötung.
Tierärztin Dorothea Friz stolperte über diese unglaubliche Praxis:
Auf der Suche nach Straßenhunden, fand sie ein nur wenige Tage altes Stierkalb, das bis in die Ohren (!) mit Kot bedeckt war. Dorothea Friz dachte zunächst an einen Unfall und begann nach dem Besitzer zu suchen, während sich das Kälbchen in ihrer Klinik in Neapel langsam erholte. So kam sie auf die Spur der Kälber-Beseitigung. ” Ich habe sofort Nachforschungen bei den zuständigen Behörden angestellt und herausgefunden, dass in Campanien laut Statistik fast nur weibliche Büffelkälber geboren werden, was natürlich nach den Naturgesetzen unmöglich ist. Die unausweichliche Konsequenz besteht darin, dass der größte Teil der männlichen Büffel sofort nach der Geburt “verschwindet”.
Nach der Schätzung eines Universitätsprofessors in Neapel sind es ca. 50.000 männliche Büffelkälber, die jedes Jahr in der Region Campania zu Welt kommen und brutal umkommen.” Dorothea Friz hat die Regierung Italiens, die EU und alle großen Tierschutzverbände aufgefordert einzugreifen. Nach ihren eigenen Recherchen werden allein im Gebiet von vier kleinen Gemeinden in der Provinz Caserta jährlich 15.000 (!) Stierkälber “ensorgt”.
Einfach unglaublich grausam.
Quelle:Jutta Aurahs

La storia si ripete, la stessa immagine e storia circola da diversi anni come possiamo vedere dal sito Sanremonews.it del 14 maggio 2014:

Gli scarti della tua appetitosa mozzarella di bufala

La foto riportata non riguarda l’Italia, ma l’India e un caseificio di Mumbai. Venne pubblicata sul sito Sharan-india.org, come possiamo vedere dal salvataggio dell’articolo nel 2012:

Descrizione della foto: “Male calves starved to death outside a Mumbai dairy. (Photo courtesy Karuna, Andheri)

In merito alle accuse rivolte agli allevatori, ci sono stati dei casi denunciati da associazioni come la LAV nel 2014 dove le associazioni degli allevatori avevano risposto:

Il Consorzio interverrà con tutti i mezzi a sua disposizione e si mette sin da subito a disposizione delle istituzioni e della Lega Anti Vivisezione per porre fine a questa barbarie. In realtà la materia inerente i maltrattamenti degli animali non è regolata dal disciplinare della Dop. Ma noi del Consorzio intendiamo ugualmente intervenire con forza, partendo già dall’utilizzo del nostro Codice Etico qualora dovesse emergere che questa pratica crudele sia stata messa in atto anche da allevatori facenti parte del Consorzio. Nel qual caso provvederemo a proporre al Ministero l’espulsione con effetto immediato dei responsabili.

Nell’articolo di Ecoblog.it conclude Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella Dop:

Nel frattempo sono già moltissimi gli allevatori che si dissociano da una pratica definita crudele, che getta discredito sull’intera categoria. Le caratteristiche degli allevatori che forniscono latte alla Dop sono quelle di persone che vivono in simbiosi con le bufale e che hanno con questi animali un rapporto bellissimo. Non permetteremo che l’assurdo comportamento di pochi vada a colpire un’intera categoria, un territorio e un prodotto nobile come la Mozzarella di Bufala Campana Dop.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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