DISINFORMAZIONE Libero e la falsa frase di Padoan sui pensionati: “muoiono troppo tardi”

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Il 18 ottobre 2017 viene pubblicato su Libero un articolo dal titolo “Vittorio Feltri: Padoan e quella infame crudeltà sui pensionati italiani“, firmato dallo stesso Vittorio Feltri:

Il ministro dell’Economia Padoan si è candidato a subire l’imitazione di Crozza. Martedì ne ha sparata una clamorosa a proposito della longevità dei nostri pensionati. Ha detto di loro: muoiono troppo tardi e ciò incide negativamente sui conti dell’Inps”. Egli è un “grande” tecnico e ha capito un concetto fondamentale: più la gente campa e, quindi, invecchia e più pesa sui bilanci pubblici, perché continua a ricevere i soldi dalla Previdenza. Se crepasse prima farebbe una cortesia a Boeri sollevandolo dall’onere di sganciare quattrini allo scopo di mantenerla.

Però, idea geniale e affettuosa nei confronti dei decani, evidentemente considerati dei parassiti a carico dello Stato, non persone che hanno lavorato anni e anni, versando contributi ed essendo pertanto meritevoli di vederseli restituiti al momento della quiescenza. I gestori dell’Inps hanno elargito somme a tutti, alle donne in maternità, agli operai in Cassa integrazione guadagni, ai poveracci che riscuotono l’assegno sociale pur non avendo mai sborsato un centesimo, ma Padoan trova che il problema siano i canuti dipendenti a riposo, cioè coloro che hanno riempito le casse previdenziali pagando ogni mese, detratte dalla busta paga, le marchette dovute per legge all’ente in questione.

In pratica il ministro se la prende, augurando loro decessi prematuri, con individui che hanno il diritto alla pensione in base a quanto sborsato, e seguitano ad assistere i manutengoli senza fare una piega. Siamo di fronte a una ingiustizia clamorosa e ad una infame crudeltà nei confronti degli anziani ex lavoratori. Il responsabile del dicastero economico andrebbe cacciato a furor di pensionati. È inammissibile che costui si rammarichi del fatto che le aspettative di vita si siano allungate. Se fosse un governante serio dovrebbe semmai separare la previdenza dell’assistenza, che sono due cose diverse: la prima è finanziata dalle maestranze, la seconda in un Paese normale sarebbe a carico della fiscalità generale. Ignorare questi particolari significa commettere un peccato mortale imperdonabile. La manovra governativa, ossia la Legge Finanziaria, come si chiamava una volta, non comprende l’inasprimento dell’Iva, per fortuna, in compenso prevede ancora l’aumento delle tasse per i cittadini. Da mezzo secolo i nostri governi non fanno altro che caricare gli italiani di nuove imposte al fine di pareggiare la costante crescita della spesa e del debito. La ventilata spending review resta lettera morta da un lustro e più. Ciò vuol dire che siamo amministrati da incantatori di serpenti che fa rima con deficienti.

Da nessuna parte il direttore di Libero spiega dove il Ministro abbia rilasciato tale dichiarazione, pessimo errore da parte di un giornalista a meno che non l’abbia fatto deliberatamente per evitare una ricerca adeguata della fonte primaria con la conseguente verifica. Riporta solo una data, che risulta essere martedì 17 ottobre 2017.

La prima pagina di Libero del 18 ottobre 2017

La “fonte” di Feltri potrebbe essere un altro articolo di Libero dal titolo “Pensioni, Pier Carlo Padoan ci vuole morti presto“:

Gli italiani sono troppo longevi. È questo, al di là delle questioni tecniche sugli anticipi, gli adeguamenti, i cumuli e le soglie, il vero problema del sistema pensionistico italiano. A dirlo fuori dai denti, mentre candidamente annunciava che il taglio dell’Irpef lo farà forse il prossimo governo, è stato ieri Pier Carlo Padoan, replicando alle critiche piovute sulla manovrina.

[…]

Ed ecco la risposta di Padoan. Dopo aver accusato i rappresentanti di «non aver letto la manovra» (in effetti, il testo ancora non c’è) e ammesso di non possedere «la bacchetta magica», il titolare di Via XX Settembre ha spiegato che il nostro sistema è «uno dei più equi d’ Europa» e che l’aumento dell’ età pensionabile è dovuto ad «una legge concordata in sede europea che tiene conto dell’ aspettativa di vita, un meccanismo che ha a che fare con la demografia». Il problema, insomma, non è del governo, ma nostro: siamo troppo vecchi e ci ostiniamo a non voler morire, dissanguando così le fragili casse della previdenza.

[…]

Insomma, se non ci decidiamo a tirare prima le cuoia, non solo crollerà il sistema pensionistico, ma andrà a gambe all’aria l’intero quadro della finanza pubblica.

Lo stesso Padoan, per rispondere alla domanda di Vania su Twitter, smentisce tale frase:

Vania: @PCPadoan Buongiorno Min. ma davvero pochi giorni fa ha detto che le #pensioni ci costano troppo xché gli italiani muoiono troppo tardi?

Padoan: Gentile signora, la risposta è “no”. Se vuole, legga in questa analisi come si diffondono #bufale così:

L’unica uscita pubblica dove Padoan ha parlato di età pensionabile il 17 ottobre 2017 è quella fatta durante la puntata di “Radio anch’io“. Il Ministro interviene a partire dal minuto 21 della puntata messa a disposizione sul sito della Rai, dove risponde a dei messaggi audio Whatsapp degli ascoltatori:

Franco: “Io avrei una domanda per il ministro Padoan. Si parla sempre di alzare le età pensionistiche, ma così facendo il ricambio nel mondo del lavoro tra, diciamo, “anziani” tra virgolette e giovani non ci sarà mai. Ecco, saluti da Franco

Padoan: “Per quanto riguarda l’adeguamento dell’età pensionabile è una legge, una legge che è già stata applicata altre volte, è una legge concordata in sede europea che evidentemente tiene conto dell’allungamento dell’età e dell’aspettativa di vita, quindi è un meccanismo che ha a che fare con la demografia.

Da nessuna parte, in tutto l’intervento durante l’intervento a “Radio anch’io” dichiara quanto riportato da Vittorio Feltri. Potete ascoltarla e verificare voi stessi: LINK.

Purtroppo, il “buon giornalismo del copia incolla con citazione” (già, citano Libero come fonte ovviamente) ha generato ulteriori contenuti su diversi siti come:

Stesso discorso per certi influencer che dovrebbero aver studiato giornalismo:

Padoan: “Gli italiani muoiono troppo tardi e ciò incide negativamente sui conti dell’Inps”. E che vogliamo fare? Vi tagliate lo stipendio VOI, o tagliamo la vita a loro? Vi ricordo che c’è gente che ha più di 90 anni e prende ancora la pensione d’oro. QUELLA E’ IMMORTALE (la pensione intendo) #PADOAN #VERGOGNA – Pierre

Eppure dopo Padoan era intervenuta la parlamentare Castelli del Movimento 5 Stelle, possibile che lei non abbia sollevato la polemica per prima avendone avuto la totale possibilità?

Concludo con le parole di Gabriella:

piu’ che chiedere scusa…deve morì

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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