Cosa vi raccontano Stefano Montanari e Antonietta Gatti sui feti abortiti e i vaccini

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Il 21 luglio 2017 Antonietta Gatti pubblica un lungo post Facebook per parlare di vaccini e feti abortiti. Successivamente, Stefano Montanari condivide il post scrivendone uno più corto:

Noi siamo nanobufalari, pseudoscienziati e ufologi. Però le cose, quando le diciamo, diamo la possibilità di verificarle, non chiediamo di essere creduti sulla fiducia come divinità dalla scienza infusa. Ecco informazioni chiare e domande ancora più chiare sulla compravendita di feti abortiti volontariamente negli stati uniti. Se avete fretta, vi consiglio un giro sul sito del Presidente dello Stato dell’Iowa e della Commissione Giustizia del Senato Americano, il Sen. Grassley , dove potete scaricare il dossier completo e la sua denuncia: https://www.grassley.senate.gov/…/grassley-refers-planned-p…

Montanari fa riferimento ad un lungo documento pubblicato dal Senatore Chuck Grassley nel mese di dicembre 2016. Vediamo cosa riporta il post di Antonietta Gatti:

I consultori famigliari, come il Planned Parenthood Institute (https://www.guttmacher.org/tags/planned-parenthood ) aiutano la donna a interrompere la gravidanza, dopodiché, a porte semichiuse, inizia un altro percorso molto redditizio.
Sì perché quel feto a cui non verrà data una pietosa sepoltura, come ci si aspetterebbe, sarà sezionato in tante parti:
fegato, rene, timo, pelle, ecc. ( un rene può costare 350 dollari) e i singoli pezzi venduti a ditte che producono varie cose, ad esempio usano i tessuti umani per poi fare vaccini.

Non solo, ma da queste audizioni del Governo sono nate varie inchieste che coinvolgono anche l’FBI. Si sta scoprendo, grazie al Presidente dello Stato dell’Iowa e della Commissione Giustizia del Senato Americano, Sen. Grassley (https://www.grassley.senate.gov/…/grassley-refers-planned-p…) , che gli istituti
 StemExpress, LLC;
 Advanced Bioscience Resources, Inc.;
 Novogenix Laboratories, LLC;
 Planned Parenthood Mar Monte;
Planned Parenthood Los Angeles;
 Planned Parenthood Northern California; and
 Planned Parenthood of the Pacific Southwest

vendono, pezzo per pezzo, i feti abortiti a ditte farmaceutiche, naturalmente contro la legge americana.

Nel caso specifico riportato nel post della Gatti, ricordo che siamo nel 2017 e che ciò che ha riportato è una storia vecchia e ampiamente trattata.

Tutto sarebbe nato in seguito alla diffusione di video registrati di nascosto relativi alla Planned Parenthood (ampiamente criticati sul loro contenuto e veridicità), scatenando diverse indagini nel 2016 in diversi Stati americani (Florida, Georgia, Indiana, Kansas, Massachusetts, Michigan, Missouri, Nevada, Ohio, South Dakota, Washington e un grand jury in Texas) e nessuna aveva confermato le accuse. Nel frattempo, a gennaio 2017 (un mese dopo il tentativo del senatore Chuck Grassley) si è giunti al risultato dell’indagine del Congresso iniziata nel 2015 (si sostiene sia costata 1,5 milioni di dollari) sostenendo di non aver trovato alcuna prova valida per le accuse mosse contro la Planned Parenthood. Nonostante ciò continuano gli attacchi da parte degli anti-aborto, i quali chiedono la sua chiusura. Come se non bastasse, sempre dal Congresso, alla campagna anti-aborto non è mancato un lungo report dove vengono sminuiti i risultati della ricerca sui tessuti fetali. Le 413 pagine del rapporto (che tratta numerosi temi) sono state analizzate da Science pubblicando un articolo di fact-checking dove smentiscono le dicerie sul tema vaccini.

Risulta interessante constatare che nel documento del Senatore Chuck Grassley venga riportato un episodio del 2000 sul tema dei feti “venduti a singoli pezzi” ampiamente smentito anche per un semplice fatto: il testimone chiave della vicenda venne pagato da un gruppo anti-aborto per parlare, lui li accontentò fornendogli quello che volevano perché “aveva bisogno di soldi“. Il bello è che tutto ciò è riportato nello stesso documento presentato dal Senatore.

Trovo alquanto curioso anche le diverse posizioni del Senatore Chuck Grassley, nel 1992 sosteneva un disegno di legge per il finanziamento e la promozione della ricerca sul tessuto fetale. Come se non bastasse, gli stessi repubblicani votarono nel 1993 una legge consente pagamenti ragionevoli per il trasporto, la conservazione, il controllo di qualità e altro ancora sul tessuto fetale.

Tornando al post della Gatti, ecco riporta una serie di domande che infondono il dubbio nei lettori:

La domanda che sorge spontanea è: i nostri consultori famigliari fanno lo stesso?
Vendono anche loro più o meno sottobanco organi fetali alle ditte italiane che producono vaccini,e voglio risparmiare sulle cellule coltivate in vitro? Esiste anche da noi questo mercato?
Per mia esperienza, quando ci sono soldi da spartirsi, le procedure di legge saltano o sono carenti.
Volendo bypassare i problemi etici e concentrandoci sulla parte scientifica, se un feto rende tanto, qualcuno (chi vende o chi compra) spende soldi per vedere se il feto era perfettamente sano? si fanno indagini genetiche.? Il compratore si assicura del buono stato di salute della madre? Può accedere alla sua cartella clinica? Può controllare, ad esempio, l’esistenza di malattie pregresse, anche solo un banale herpes zooster? (un virus che non scompare mai una volta che ha aggredito l’individuo).
Tutti i protocolli di conservazione dei tessuti e di trasporto sono fatti a norma?
Il passaggio di denaro è registrato? è denunciato alle tasse?
Aspettiamo di vedere i risultati delle indagini in corso in America, ma intanto sarebbe necessario verificare qual è la situazione in Italia.

A parte quel “Aspettiamo di vedere i risultati delle indagini in corso in America” (e se avete letto l’articolo capite a cosa mi riferisco), vengono poste delle domande basandosi su un fatto già trattato negli Stati Uniti inculcando il dubbio nel lettore.

Sui vaccini “fatti con feti abortiti” e simili ci sono stati due articoli dei colleghi di Butac, uno pubblicato nel 2015 e l’altro nel 2016.

Concludo con un articolo del Huffingtonpost.com dal titolo “A Year After ‘Baby Parts’ Videos, Planned Parenthood Is Taking Its Victory Lap” del 2016, nel quale viene riportato che nonostante lo scandalo e gli attacchi degli anti-aborto la stessa Planned Parenthood ne è uscita rafforzata.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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