DISINFORMAZIONE Circolare Shock: “Bloccate i ricoveri italiani, arrivano i migranti…”

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Il 16 marzo 2017 il sito Ilfattodalweb.com pubblica un articolo dal titolo “Circolare Shock: “Bloccate i ricoveri italiani, arrivano i migranti…”” superando le 69 mila condivisioni Facebook:

Succede a Cagliari, dove ben presto i cittadini italiani potrebbero vedersi rifiutare il ricovero.

Il motivo è piuttosto imbarazzante, e ve lo lasciamo leggere direttamente dalla circolare:

Eh sì, avete letto proprio bene.

“In previsione dello sbarco dei migranti previsto per la giornata di oggi (l’arrivo di 858 migranti, ndr), si invitano le SS.LL. a voler provvedere a bloccare i ricoveri programmati e a dimettere i pazienti dimissibili, al fine di poter affrontare l’eventuale emergenza”

A tal proposito è arrivata la denuncia di Pili, deputato dell’Unidos: “un atto che rasenta la follia e la degenerazione gestionale di questa partita immigrazione: nessuna seria pianificazione con prefetture che danno l’assenso senza aver in alcun modo la certezza della più elementare logistica.”

Ha poi continuato: “E’ evidente che con questa circolare i casi sono due: o si afferma che i pazienti vengono trattenuti indebitamente in ospedale oppure si chiede che vengano dimessi prematuramente rispetto alla prognosi precedente”.

Intanto una cosa è chiara, ancora una volta a causa della malagestione dei migranti in Italia, a farne le spese potrebbero essere di nuovo gli italiani!

Quando finirà tutto questo? Sei stufo anche tu?

Allora ti chiediamo di CONDIVIDERE questo articolo per aiutarci a diffondere la notizia.

Vediamo in cosa consistono i termini usati:

  • i “ricoveri programmati” sono previsti “per le patologie non urgenti, può essere stabilito dai medici del reparto di competenza. La prenotazione del ricovero viene trascritta su un apposito Registro dei ricoveri.; questi avvengono osservando l’ordine di prenotazione” (fonte);
  • i “pazienti dimissibili” sono coloro che sono in condizioni cliniche stabili che escludono qualsiasi rischio per la loro salute.

In pratica, di fronte ad un’emergenza vengono bloccati gli interventi e i ricoveri non urgenti e per far posto si richiede di procedere all’accelerazione delle dimissioni dall’ospedale dei pazienti già ritenuti dimissibili (capita spesso che per essere dimessi dopo l’ok del medico debbano passare anche ore per questioni burocratiche), non si richiede che vengano dimessi prematuramente.

Il documento dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, con oggetto “Bloggo ricoveri programmati e dimissione pazienti dimissibili“, è del 13 dicembre 2016 e riguarda un fatto ampiamente spiegato tramite questo comunicato della Regione Sardegna:

Cagliari, 16 dicembre 2016 – “Circola in queste ore sui social media la notizia che il direttore sanitario di un presidio ospedaliero di Cagliari avrebbe dato ordine di dimettere i pazienti ricoverati per liberare i posti letto e accogliere i migranti sbarcati martedì”. Così interviene l’assessore della Sanità, Luigi Arru, in riferimento ad una circolare del responsabile di un presidio cagliaritano, emessa in occasione dell’ultimo sbarco di migranti.

“Forse qualcuno non sa che è una regola generale – prosegue Arru – che, quando avvengono dei fatti eccezionali per numero di persone coinvolte o per la gravità delle condizioni cliniche (che potenzialmente potrebbero portare ad un aumentato numero di ricoveri), si attiva un piano che prevede che siano prontamente dimessi i pazienti per i quali il medico che li ha in cura – e solo lui – ha già stabilito la dimissibilità. Nessuna dimissione, quindi, per pazienti che richiedono altre cure, come qualcuno in malafede afferma. Fortunatamente il numero di persone che sono finora sbarcate e che hanno ricevuto cure in ospedale o sono state ricoverate, è inferiore all’1%. Anche durante questo ultimo sbarco nel porto di Cagliari, pur essendoci numerose donne vittime di violenza, numerosi bambini, pochi sono stati coloro che hanno avuto bisogno di cure ospedaliere.

Dispiace che si diffondano notizie con il solo scopo di suscitare la paura, odio contro persone che hanno solo bisogno di aiuto e conforto, dopo aver effettuato viaggi lunghi e pericolosi. L’assistenza a queste persone è dovuta e, certamente, non avviene a scapito della risposta sanitaria che ricevono i cittadini sardi”.

Il sito Ilfattodalweb.com non è altro che uno dei tanti che sfrutta la disinformazione per attirare visitatori e monetizzare, non per informare.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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