Referendum: “Ecco, cosi lo capiscono anche i bambini”

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Circola da inizio novembre una curiosa immagine ormai diventata oggetto di dibattito per il referendum costituzionale di domani, domenica 4 dicembre 2016:

Il presunto Parlamento prima e dopo il referendum
Il presunto Parlamento prima e dopo il referendum

Secondo l’immagine, nel caso di vittoria del SI il Parlamento italiano passerebbe dal 100% di deputati e senatori eletti dai cittadini ad uno scarso 40% di deputati, mentre il restante verrebbe eletto dai partiti. Le cose non stanno e non andrebbero al 100% sicure in questo modo, ne avevo già parlato in un precedente articolo in riferimento all’elezione dei senatori.

L’immagine è fuorviante, perché anche nel caso passasse la Riforma sarà sempre e comunque la legge elettorale ad imporre i metodi di assegnazione dei seggi parlamentari. L’attuale legge, l’Italicum, prevede un premio di maggioranza alla Camera “di 340 seggi (54%) alla lista in grado di raggiungere il 40% dei voti“. Quindi, nonostante vi sia il voto di preferenza alla fine tutto dipenderà dal premio di maggioranza. Si, eletti dai cittadini ma secondo i termini e limiti che imporrà la legge.

La situazione reale
La situazione attuale e il dopo (nel caso venisse confermato il premio di maggioranza alla Camera).

 

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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