Tra le tante immagini riguardanti la polemica politica abbiamo quella relativa all’attuale Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e il suo noto titolo di studio:
L’Italia è quel paese dove l’infermiere deve essere laureato, ma il ministro della sanità ha soltanto il diploma.
Questa signora si chiama Beatrice Lorenzin. Non è laureata in niente, ha solo il diploma, ma l’hanno fatta ministro della sanità e decide quali esami medici (e quali farmaci) sono importanti e quali no. Condividi se sei indignato e schifato.
Bisogna fare chiarezza su alcuni punti posti nell’immagine sopra riportata.
Per fare l’infermiere bisogna essere laureati, ma per fare il Ministro no?
Paradossale, ma è così. Bisogna precisare un dato di fatto, e cioè che potete imbattervi in qualche infermiere non laureato e titolare di un diploma universitario, titolo richiesto in seguito al Decreto Ministeriale 14 settembre 1995, n. 739:
Art. 1.
1. E’ individuata la figura professionale dell’infermiere con il seguente profilo: l’infermiere e’ l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale e’ responsabile dell’assistenza generale infermieristica.
Un titolo di studio che venne poi trasformato in laurea triennale a partire dal 2001 (come per tanti altri corsi di diploma universitario). Resta comunque la richiesta, dal 1995, di un titolo di studio di specializzazione, e non un semplice diploma di liceo classico. Bisogna dire che per fortuna il Ministro della Salute non deve farvi un prelievo di sangue o assistervi in ospedale.
Chiunque può diventare Ministro della Salute, non vi è alcun articolo nella Costituzione italiana (non tutti i costituenti erano laureati) o una legge italiana che imponga un titolo di studio per ricoprire il ruolo di Ministro o di qualunque altra carica governativa o parlamentare. La loro scelta, per lo più, avviene a livello politico (ricordiamo la famosa “quota renziana” citate da un suo appartenente nell’inchiesta di Report del 2013).
Beatrice Lorenzin non è l’unico Ministro della Salute senza una laurea nel settore o solamente diplomata. La sua predecessore Livia Turco era diplomata quanto lei (il CV dell’ex Ministro è consultabile dal suo stesso sito o qui).
Del resto, la questione cambia a seconda delle bandiere e delle tifoserie. C’è chi vorrebbe Luigi Di Maio Presidente del Consiglio, che all’età di 30 anni non ha alcuna laurea da presentare (una Gelmini a caso si laureò a 27). C’è ancora tempo per lui, altri politici si laurearono superata la soglia dei 40-50 anni, ma nel caso diventasse Premier non sarebbe il primo privo di tale titolo: ricordiamo Massimo D’Alema, diplomato al liceo classico.
Il Ministro della Sanità decide quali farmaci sono importanti e quali no?
Ne parlai tempo fa in un articolo dal titolo “Fertility plan? Lorenzin elimina gli anticoncezionali su ricetta? Facciamo chiarezza” in cui spiegavo che tale scelta venne fatta non da una non laureata, ma da un gruppo di persone specializzate in materia (una commissione consultiva tecnico-scientifica composta da dottori e professori).
Ogni Ministero, così come avviene all’interno del Parlamento nelle Commissioni Parlamentari, vengono tenuti in considerazione i pareri degli esperti in materia, collaboratori e consulenti. Poi sta ai politici ascoltarli o meno.
Dallo stesso sito del Ministero della Salute abbiamo a disposizione l’elenco dei consulenti di cui si avvale:
Uffici centrali e di diretta collaborazione
- Elenco incarichi esperti e consulenti esterni (pdf, 25 Kb)
Aggiornato al 23 settembre 2016Vedi anche:
- Elenco titolari Uffici di diretta collaborazione (pdf, 75 Kb)
Aggiornato al 31 dicembre 2015
Nel primo elenco troviamo Franco Condò, laureato in Medicina e Chirurgia e professore universitario, che riporta l’incarico a titolo gratuito di “esperto del Ministro nella materia della programmazione sanitaria, con particolare riferimento agli inerenti obblighi comunitari e in vista delle attività connesse al Semestre europeo nonché nelle tematiche riguardanti le professioni sanitarie della odontoiatria e della medicina legale del Servizio sanitario nazionale“. Ci si trova di fronte a persone competenti in materia e che hanno un titolo adeguato al Ministero, anche se il caso preso in esame è alquanto controverso: venne condannato dalla Corte dei Conti.
Il titolo di studio della Lorenzin che “compare e scompare”
Attualmente nella “Biografia” del sito personale del Ministro non compare in chiaro il suo titolo di studio:
Risulta alquanto simpatico che tale informazione compaia tutt’ora facendo una semplice ricerca con Google (ancora oggi):
Biografia – Beatrice Lorenzin
www.beatricelorenzin.it/biografia
Beatrice Lorenzin è l’attuale Ministro della Salute per il Governo Letta. Nata a Roma nell’ottobre 1971, è diplomata al liceo classico. Nel 1996 l’ingresso…
Ringraziamo Google per questo, ma soprattutto il webmaster del sito di Beatrice Lorenzin che non ha aggiornato le informazioni della pagina “Biografia” dove nel “Meta Description Tag” compare ancora la dicitura riportata dal motore di ricerca:
<meta name=”description” content=”Beatrice Lorenzin è l’attuale Ministro della Salute per il Governo Letta. Nata a Roma nell’ottobre 1971, è diplomata al liceo classico. Nel 1996 l’ingresso…” />
Tale dato non è stato omesso dal sito del Ministero della Salute:
L’on. Beatrice Lorenzin è Ministro della Salute (Decreto di nomina) nel Governo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 22 febbraio 2014.
Ha guidato il Ministero della Salute anche nel Governo presieduto da Enrico Letta, dal 28 Aprile del 2013 alla nascita del nuovo Governo.
L’on. Lorenzin è il quinto Ministro della sanità-salute donna dopo Tina Anselmi, Mariapia Garavaglia, Rosy Bindi, Livia Turco.
Nata a Roma il 14 ottobre 1971, diploma di liceo classico, intraprende la sua carriera politica nell’ottobre 1997 con l’elezione al Consiglio del XIII Municipio di Roma nella lista di Forza Italia.
