Ci risiamo, “Il Fatto QuotiDAINO” pubblica il 9 ottobre l’ennesimo articolo virale, dal titolo “Trovato Fungo gigante ad Avellino. Su Montevergine“, superando le 5 mila condivisioni Facebook:
È enorme, alto più di cinque metri e largo circa quattro. Il suo peso è superiore ai 200 chili e potrebbe essere uno dei funghi più grandi, se non il più grande, trovato in Italia. Il suo nome scientifico è Boletus aestivalis gigantis, della famiglia dei porcini, ed è commestibile.
Ed è stato trovato dal gruppo di ricercatori botanici del centro studi boschivonaturali di Avellino. Lungo le pendici di Montevergine, in una sezione della montagna probabilmente presa poco d’assalto da avventurieri e cacciatori di funghi, la scoperta ha destato una forte emozione. Così ha parlato Vittorio Bellasta, a capo del team di ricerca: “Da tempo, studiando le nostre carte, avevamo individuato una posizione specifica per la scoperta di qualcosa di grande. Secondo i nostri studi, un esemplare enorme di fungo doveva trovarsi, come poi si è rivelato, da queste parti. Non ci aspettavamo un risultato così grande, e pensare che ora stanno già arrivando molti colleghi dall’estero per capirne di più”. In tutto il mondo, infatti, ora c’è grande attenzione intorno la scoperta. In molti parlando di recintare la zona e organizzare delle visite guidate.
La zona, almeno per il momento, sarà comunque strettamente sorvegliata per impedire che qualche balordo distrugga o danneggi l’esemplare enorme di Boletus aestivalis gigantis. C’è molta attesa e frenesia in città, nelle prossime settimane, il turismo irpino potrebbe essere ravvivato proprio da un evento come questo. Le visite guidate, per chi è interessato, partiranno il 1 novembre. Uno spettacolo mozzafiato da vedere, ve lo garantiamo.
A parte non esserci alcun riscontro, esiste un tipo di fungo chiamato “Boletus aestivalis” senza però la variante “gigantis“, balla scritta apposta per far cadere i boccaloni.
Si tratta di una bufala già diffusa in passato, con diversi riferimenti geografici, nulla di nuovo se non per gli utenti che non la conoscevano.
Ecco la foto che circola dal 2000:
Ecco i punti in cui si evidenzia la presenza del fotoritocco:
Per ironia il fungo nella foto è stato chiamato “Boletus photoshopus“.
Sebbene sia un articolo firmato ancora da Alvaro Porfido, non si è incluso nella bufala come fa di solito.
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