Il 5 agosto 2016 il sito Aleteia.org pubblica un articolo dal titolo “Renzi vieta la benedizione di un’autostrada. Il Vescovo: “Non calpestare le radici cristiane del popolo!”“:
Il premier italiano Matteo Renzi ha esplicitamente vietato la celebrazione religiosa prevista per l’inaugurazione dell’autostrada Ss77 ‘Val di Chienti’ che collega Foligno a Civitanova.
A darne notizia, parlando all’emittente diocesana Radio Gente Umbra, è stato il vescovo di Foligno mons. Gualtiero Sigismondi che ha comunque preso parte al rito laico con “serena amarezza” dovendo recitare in segreto la preghiera preparata per quel giorno. Il Vescovo ha ricevuto l’ordine da parte dell’Anas che, 24 ore prima dell’inaugurazione prevista per il 28 Luglio, ha comunicato la volontà della Presidenza del Consiglio di vietare la celebrazione religiosa per sostituirla con una cerimonia laica, priva di riferimenti confessionali. Al Vescovo è stato dunque impedito di benedire l’opera e i lavoratori.
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Dopo otto anni di lavoro l’autostrada è stata inaugurata ed aperta il 28 luglio. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato il Premier Renzi col ministro Graziano del Rio due politici che si autodefiniscono “cattolici praticanti” ma che, a quanto pare, non hanno avuto problemi ad escludere dall’evento pubblico la fede e la religiosità del popolo che ha lavorato nella costruzione e che usufruirà di questa importante via di comunicazione. “Questa strada è il paradigma del rilancio del paese. Accade che imprese che sembravano impossibili a un certo punto si realizzano”, ha detto Renzi cavalcando l’onda di entusiasmo per la tanto attesa infrastruttura, in vista del referendum costituzionale.
A parlarne in precedenza è stato un articolo del 3 agosto 2016 de “La Nazione” (la vera testata, non “La Nozione”) dal titolo “Palazzo Chigi ‘ferma’ la benedizione della nuova 77, il vescovo: “Amarezza”“:
Foligno, 3 agosto 2016 – «SERENA amarezza». E’ quello che ha raccontato di aver provato il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi quando gli è stato «vietato» di benedire il nuovo tracciato della 77 Val di Chienti. Il presule ha spiegato in un’intervista ai microfoni dell’emittente diocesana Radio Gente Umbra (andata in onda ieri sera) che era ben disposto alla benedizione dell’opera.
«MA APPENA 24 ore prima dell’inaugurazione – ha detto monsignor Sigismondi – l’Anas ha comunicato che la cerimonia, su suggerimento della Presidenza del Consiglio dei ministri, sarebbe stata prettamente laica e che, quindi, la benedizione non era prevista.
Prima ancora è stato il sito Rgunotizie.it, il “quotidiano online” della radio in cui è intervenuto il vescovo Sigismondi, in un articolo del 2 agosto dal titolo “Nuova Valdichienti, monsignor Sigismondi: “L’avrei chiamata Freccia Lauretana”“:
Il vescovo folignate lo fa per la prima volta, visto che in quell’occasione non ne ha avuto la possibilità. Monsignor Sigismondi era ben disposto a benedire l’opera, ma alla vigilia dell’evento, come egli stesso ci ha detto, gli è stato comunicato dall’Anas che la cerimonia, su suggerimento della Presidenza del Consiglio, sarebbe stata prettamente laica e che, quindi, la benedizione non era stata prevista. “Seppure con serena amarezza – spiega il vescovo a Radio Gente Umbra – ho comunque voluto partecipare a quel momento, visto che negli anni ho celebrato più volte l’Eucaristia all’interno dei cantieri delle gallerie, insieme agli operai, in occasione della memoria di santa Barbara”.
Nello stesso articolo si riporta il fatto che il Vescovo ha comunque benedetto il tratto autostradale senza cerimonie ufficiali legate alle istituzioni presenti sul posto:
Poi, in un sentimento misto tra dispiacere e rammarico, conclude: “Seppure nel silenzio ho comunque benedetto quella strada, già benedetta dai pellegrini che ne hanno tracciato il percorso e dal sudore della fronte di chi l’ha realizzata”.
Alla fine la benedizione non è stata impedita, come sostengono i titoli dei quotidiani e siti online, e le istituzioni hanno preferito una cerimonia laica creando l’evidente disagio da parte della Chiesa Cattolica. All’inaugurazione anche la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, la stessa che aveva condiviso la bufala della privacy di Facebook (“Scadenza domani!!! Tutto quello che avete postato diventa pubblico da domani.“).