Complottismo e scie chimiche: è come convincere il Papa che Dio non esiste

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Di recente l’eurodeputato Marco Zullo è stato etichettato come complottista (ovviamente “complottista grillino”) dopo il suo incontro con gli attivisti del presidio “Stop scie chimiche“. Questi gli avrebbero fornito della documentazione, tra cui l’assurda analisi della neve a Piancavallo (dove la neve “bruciava” e diventava nera con l’accendino) e il fantomatico accordo sul clima tra Bush e Berlusconi (passato da molti come “segreto“).

L’eurodeputato del Movimento 5 Stelle si è reso disponibile, è innegabile, nei confronti dei cittadini preoccupati che cercano risposte a riguardo. Si è reso disponibile a cercare di capire, anche attraverso strumenti politici e scientifici, se l’inquinamento ambientale è correlato con le presunte scie chimiche. Non nego l’impegno nel dialogare con i cittadini, tuttavia mi pare di capire da questi atteggiamenti che l’informazione reperita da Zullo sia unilaterale.

Zullo dimostra la “ferma volontà” di approfondire argomenti meno affrontati da certi giornalisti (che avrebbero smesso di fare reale informazione), ma forse doveva a sua volta rendersi conto che altri giornalisti hanno già trattato, in maniera esauriente, l’argomento. Se si rivolgesse pure a loro, e alle pubblicazioni che vanno contro questa teoria, molto probabilmente gli attivisti del presidio “Stop scie chimiche” non lo prenderebbero più tanto sul serio e verrebbe pesantemente attaccato nel caso prendesse una posizione.

Se c’è uno scontro in atto è proprio quello tra credenti e non credenti delle scie chimiche. I primi si aggrappano su una moltitudine di informazioni già smascherate, alcune veramente fantasiose come quella della protesta dei piloti (che si è rivelato un penoso fotomontaggio preso troppo sul serio), i secondi ormai ridono di fronte a certe buffonate. Se sei contro la teoria del “complotto scie chimiche”, e lo dichiari apertamente, potresti essere etichettato come “membro del complotto” e che probabilmente vieni pagato per smentire e denigrare chi lotta per salvare l’umanità.

Per ora Zullo si è impegnato a portare il tema in Commissione Agricoltura e di approfondire al fine di presentare un’interrogazione parlamentare. Già in passato sono state presentate interrogazioni parlamentari, in Italia e in Europa, sul tema delle scie chimiche. Il 5 settembre 2008 il Ministero dell’Ambiente rispose ad un’interrogazione a risposta scritta del deputato del Partito Democratico Sandro Brandolini:

Dall’esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti web specialistici non è possibile confermare l’esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico.

La risposta dei credenti? Che si sentono presi per i fondelli e che dovrebbero aprire una commissione d’inchiesta contro il “genocidio occulto”. Non riporto il link del sito che ha scritto queste cose, non merita nemmeno di considerazione.

Una cosa è certa: prendersela con il Movimento 5 Stelle non è giusto, siccome anche altri partiti politici prima di loro hanno dimostrato interesse sul tema. Oltre al deputato del PD Brandolini ci sono stati:

In Europa c’aveva pensato pure Matteo Salvini lo scorso 17 luglio 2013. Di seguito la risposta di Janez Potočnik (attualmente commissario europeo per l’ambiente), che si potrebbe aspettare anche Zullo nel caso presentasse un’interrogazione come il suo collega Salvini:

Come affermato nella risposta all’interrogazione E-002906/2012, i dati scientifici disponibili indicano che le emissioni degli aeromobili non costituiscono una fonte rilevante di dispersione di metalli pesanti nell’atmosfera o nell’ambiente in generale. Sebbene vari metalli pesanti siano emessi nell’atmosfera da altre fonti, la loro inalazione diretta conta per una percentuale irrilevante nell’esposizione complessiva dell’uomo a tali inquinanti: questa dipende direttamente dai livelli elevati di tali metalli negli alimenti e nell’acqua potabile, la cui contaminazione è dovuta alle concentrazioni presenti in natura o alle emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha esaminato il rischio sanitario complessivo derivante dall’esposizione ai metalli riscontrandone la rilevanza, soprattutto a causa dei livelli elevati di cadmio, piombo e mercurio presenti nell’ambiente: i cittadini dell’Unione risentono quindi di questa situazione.

Anche in Friuli Venezia Giulia è possibile attingere a una relazione dell’ARPA sulle scie chimiche che afferma quanto segue:

La variabilità e varietà delle osservazioni relative alla formazione e persistenza delle scie di condensazione sulla nostra regione possono essere interamente spiegate ricorrendo ai normali meccanismi in atto naturalmente nell’atmosfera;

Le famigerate scie chimiche e i presunti scopi: modificazioni del clima, controllo mentale, diffusione di virus.. “genocidio“. Ne leggiamo di tutti i colori. Zullo può lamentarsi quanto vuole per essere stato considerato complottista, ma dovrebbe incontrare anche l’altra parte per farsi un’idea corretta, sentire solo una campana non è il massimo.

Stesso consiglio va a Eleonora Frattolin, consigliera regionale M5S del Friuli Venezia Giulia, che tra l’altro citava su Facebook (commento che attualmente non si trova ma è stato pubblicato uno Screenshot) di verificare anche presso l’ARPA. Un link ce l’ha già in questo articolo.

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Se non sei uno di loro sei parte del sistema. Se vuoi convincerli che stanno combattendo una battaglia inutile è come convincere Papa Francesco che Dio non esiste. Le uniche risposte che accetteranno saranno quelle di conferma delle loro teorie.

Sono in attesa di sentire i commenti sul mio articolo del tipo “vieni pagato dal PD” (come è già accaduto). Vorrei almeno sapere dov’è il bonifico…

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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