DISINFORMAZIONE – L’Aulin è tossico e letale, ma l’Italia continua a venderlo

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Mi hanno segnalato questo post:

Cosa dice il post? E’ un copia incolla di un testo che gira da tanto tempo in Rete (su Facebook già dal 2007).

«L’Aulin è tossico e letale» ma l’Italia continua a venderlo

C’è chi lo usa per un banale mal di testa, chi per alleviare spasmi o infiammazioni. Ancora in pochi sanno che l’analgesico più conosciuto, l’Aulin, è tossico.

A dare l ’allarme, anni addietro, sono stati 16 Paesi europei tra cui Spagna, Finlandia ed Irlanda che lo hanno addirittura ritirato dal commercio. Non sembra, invece, che l’Italia abbia recepito la pericolosità del farmaco che continua a popolare gli scaffali delle nostre farmacie.
Il principio attivo Nimesulide, alla base di numerosi medicinali in commercio, comporterebbe effetti devastanti per il fegato, talvolta anche letali. Il Nimesulid è commercializzato in vari Paesi ed in Italia è la molecola alla base di diversi farmaci: Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Aulin, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex.
«6 TRAPIANTI DI FEGATO POST NIMESULIDE»
I primi a ritirare dal commercio farmaci contenenti il nimesulide sono stati Spagna, Finlandia ed Irlanda allertati dalla sua tossicità epatica, nel 2002. Cinque anni più tardi, il 15 maggio 2007, l’Irlanda si accoda, dopo che sei pazienti in cura con l’Aulin sono stati costretti al trapianto di fegato per grave insufficienza epatica. E’ proprio il documento ufficiale del della Irish Medical Board (il massimo organo di Salute) a fugare ogni dubbio.
In Irlanda il Nimesulide è un anti-infiammatorio autorizzato dal 1995 per il trattamento del dolore acuto, il trattamento sintomatico dell’osteoartrite dolorosa e della dismenorrea primaria. E’ disponibile solo su prescrizione medica. I prodotti contenenti il principio attivo nel Paese erano Aulin, Mesulid 100mg granuli granuli 100mg; Mesulid compresse 100 mg; Mesine compresse 100mg, e Aulin 100 mg compresse.
«Il danno epatico», ha dichiarato l’Irish Medical Board, «è un raro ma grave effetto collaterale del nimesulide. Tuttavia abbiamo ricevuto dati provenienti dall’Unità Nazionale di trapianto di fegato del St Vincent University Hospital, i quali parlano di sei pazienti che hanno richiesto trapianto di fegato dopo il trattamento con il nimesulide. Da quando il prodotto ha fatto ingresso in Irlanda nel 1995, si sono registrati un totale di 53 segnalazioni. Tra queste nove casi di insufficienza epatica, sei dei quali provenivano da l’Unità Nazionale trapianto di fegato e tre casi mortali di insufficienza epatica.

IL CASO ITALIA
Non sembra però che l’allarme abbia in qualche modo preoccupato l’Italia. Il nostro Paese consuma il 60% della produzione mondiale di nimesulide.
Sembra che nel maggio 2008 un’inchiesta guidata dal magistrato torinese Raffaele Guariniello abbia portato allo scoperto un sistema illecito che potrebbe avere arrecato danni alla salute dei cittadini. Un alto funzionario dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) avrebbe intascato mazzette per evitare i controlli sul prodotto.
In manette sarebbero finiti 2 funzionari dell’Aifa, Pasqualino Rossi ed Emanuela Bove.
Nel maggio 2008 la SIF (Società Italiana di Farmacologia) avrebbe riportato che i benefici sono superiori ai rischi legati al principio attivo. «Se essa (nimesulide) resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei», ha dichiarato, «fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, è perché l’Agenzia regolatoria europea ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio rimanga ancora favorevole».
Sul sito dell’Agenzia per il farmaco (Aifa) si trovano le note informative relative al 2012 , al 2010 e la nota 66.

Andiamo per ordine. Ricordo a tutti che non sono un medico, ma rispetto a chi diffonde questo testo ho cercato informazioni più precise del suo contenuto e ho ricavato quanto segue.

Prima di tutto Aulin è il nome commerciale del prodotto commercializzato dalla Boehringer Mannheim, ora nel Gruppo Roche, che ricevette la licenza per la vendita in Italia del prodotto nel 1985.

Il principio attivo dell’Aulin è la Nimesulide. E’ quest’ultima ad essere criticata.

In Spagna lo hanno ritirato dal commercio? No. Il 6 maggio 2002 il governo spagnolo ha imposto una sospensione cautelare della commercializzazione dei prodotti Nimesulide in attesa di ulteriori pareri sulle possibili criticità del farmaco. Non è stato un ritiro, ma una sospensione.

L’origine dell’azione spagnola è una conseguenza dal ritiro effettuato nel 2002 in Finlandia, a causa di un aumento delle segnalazioni di tossicità epatica.

Il 7 maggio 2004 l’Agenzia europea per i medicinali (EMEA) pubblica un documento (“Opinion following an Article 31 referral Nimesulide containing medicinal products International Non-Proprietary Name (INN): Nimesulide: Background information and Annexes I,II,IV“) dando un parere positivo alla commercializzazione, ritenendo accettabile il rapporto rischi/benefici del Nimesulide. Nel documento si legge che il Nimesulide è commercializzato in più di 50 Paesi del mondo e autorizzato a livello nazionale in Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna.

Successivamente, nel 2007, in Irlanda si sono registrati 3 decessi causati dal principio attivo Nimesulide. C’è da sottolineare che il principio attivo era in commercio dal 1995, e che da allora si son registrati 53 report relativi a reazioni avverse sul fegato, di cui 9 giunsero all’insufficienza epatica.

C’è stata una sospensione anche in Irlanda, ma ad oggi, se andiamo a cercare nel sito della HPRA (Health Products Regulatory Authority, precedentemente noto come Irish Medicines Board), il prodotto contenente il principio attivo Nimesulide è autorizzato e in commercio!

Successivamente ai fatti accaduti in Irlanda, sempre nel 2007 l’Agenzia europea per i medicinali diffonde un altro documento sul principio attivo Nimesulide, anche questo favorevole all’utilizzo, ma a condizione che non venisse usato oltre le due settimane (15 giorni). L’Agenzia ribadì che gran parte degli effetti collaterali si era verificata dopo 2 settimane di trattamento. In Finlandia, dove vennero registrati i primi casi, venivano prescritte terapie che duravano anche 50 giorni (circa 7 settimane).

Tralasciamo gli avvenimenti in Italia, legati a corruzione e quant’altro, altrimenti starei a scrivere un libro. Quello che contesto è l’errata informazione sull’Aulin e il principio attivo Nimesulide, che viene ancora utilizzato in Europa (anche in Irlanda, dove vennero registrati dei decessi). Dare delle colpe all’Italia è sicuramente errato. Un utilizzo eccessivo di sostanze, e possiamo citare anche la caffeina, può provocare effetti collaterali, ma non per questo il caffè viene ritirato dal commercio.

In merito ai dati riportati in merito all’uso di Nimesulide in Italia (quel 60% della produzione mondiale) non ci sono fonti. Evitiamo inutili allarmismi, e ricordo che senza la ricetta non si prende.

Sono fenomenali i titoli pubblicati nel 2014 da siti come “Il Corriere della Notte“, dove si ritiene che in tutta Europa è stato vietato il commercio dell’Aulin. Bufala.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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