In volo, posa fiera, mantello svolazzante. Il presidente Donald Trump viene raffigurato come Superman in un post ufficiale pubblicato negli account social ufficiali della Casa Bianca. Nell’immagine, che ricorda una tipica locandina da film, leggiamo tre parole: “TRUTH. JUSTICE. THE AMERICAN WAY”. Un messaggio costruito su uno dei simboli più iconici della cultura americana, ma che si ritorce contro la stessa immagine che vuole promuovere.
Superman, clandestino intergalattico
Pensateci un attimo! Secondo la sua storia, Superman arriva negli Stati Uniti da Krypton ancora neonato, senza passaporto, senza visto, senza autorizzazione. Di fatto, la figura di Superman incarna l’accoglienza, l’integrazione, la possibilità di essere americani anche se si viene da un altro mondo.
Oggi, nel 2025, con Trump alla Casa Bianca, una qualsiasi persona in tali circostanze viene dipinto come un criminale da punire e deportare senza pietà. Infatti, le attuali politiche sull’immigrazione dell’amministrazione Trump prevedono arresti, detenzioni e deportazioni anche per chi, come Superman, è entrato “illegalmente” sul territorio americano, anche se da bambino e cresciuto lì.
Una comunicazione che si contraddice da sola
Non è la prima volta che la Casa Bianca si affida alla cultura pop per glorificare il presidente, ma con un certo livello di ignoranza il rischio “scivolone” è sempre dietro l’angolo.
Ricordate quando, il 4 maggio 2025, in occasione dello Star Wars Day, Trump veniva paragonato a un Jedi? Peccato che l’immagine scelta, ossia un Donald Trump scuro con la spada laser rossa, fosse in realtà la rappresentazione di un Sith, ovvero i cattivi della saga.
Oggi accade lo stesso con Superman. L’uomo d’acciaio viene sfruttato come un’icona della propaganda trumpiana, ma la sua origine stride con tutto ciò che Trump porta avanti come politica in materia di immigrazione.
Account ufficiali trasformati in account di propaganda
Il problema non è solo l’immagine, ma soprattutto chi la pubblica. Il post non viene pubblicata dall’account di un partito, di un comitato elettorale o di un fan, ma da quelli ufficiali della Casa Bianca, organo istituzionale del potere esecutivo degli Stati Uniti.
Questi canali, che dovrebbero comunicare decisioni di governo, informazioni di servizio o messaggi per l’intera popolazione, sono stati trasformati negli strumenti di autocelebrazione personale di Donald Trump. Di fatto, gli account istituzionali perdono credibilità e neutralità, diventano estensioni dell’ego presidenziale, piuttosto che canali al servizio dei cittadini.