Il Blog di David Puente

La disinformazione di Confronto Democratico contro Salvini e la Lega Nord

L’undici febbraio 2018 la pagina Facebook “Confronto Democratico” pubblica la seguente immagine con il seguente commento:

Il Sud Non Dimentica…#condividi sei d’accordo… #confrontodemocratico

L’immagine riporta nella parte superiore Matteo Salvini seguito da un meme dedicato a Donatella Galli e diffuso nel 2012 in seguito ad un suo triste commento:

Forza Etna, Forza Vesuvio, Forza Marsili !!!

Il meme condiviso da Confronto Democratico presenta un elemento estremamente falso e associato alla leghista, tanto che già nel 2012 venne presentata una denuncia contro ignoti per risalire all’autore. Ecco il contenuto del meme:

Io sono una BASTARDA leghista e me ne vanto

Voglio che il Vesuvio e l’Etna facciano una strage di meridionali

I meridionali sono per me come erano gli Ebrei per Hitler e vanno messi nei forni crematori

Seppur sia strano che si definisca “bastarda leghista“, l’unica frase che si avvicina a qualcosa di reale è quella riguardante la strage dei meridionali ad opera del Vesuvio e dell’Etna, come nel suo commento citato da l’Espresso e non negato. L’ultima parte, quella riferita a Hitler e gli Ebrei, è priva di fondamento. Insomma, una bufala creata per attaccarla ulteriormente come se non fosse bastata la prima frase.

Il meme è tutt’ora presente dal 2012 nella pagina Facebook “Scusa merda se ti chiamo Donatella Galli della lega dei coglioni“:

Il meme ancora presente dal 2012

Ci son tante cose che si potrebbero usare per criticare la Lega Nord e Salvini, ma vanno usate quelle vere e non quelle inventate. Potevano ricordare, ad esempio, che la Donatella Galli venne condannata in tribunale per la sua frase:

Ebbene, come rende noto Pisani, Donatella Galli è stata condannata dal Tribunale Penale di Monza a 20 giorni di reclusione (quasi sicuramente con pena sospesa, dato che la consigliera è incensurata) e al pagamento di una somma simbolica di 1 euro alle parti civili costituite, tra cui proprio l’avvocato – difeso dai colleghi Sergio Pisani e Bruno Locoratolo – e l’VIII Municipalità di Napoli, di cui il legale all’epoca era presidente.