Il Blog di David Puente

Il manifesto bufala contro Nina Moric e CasaPound

Mi segnalano il tweet del 10 dicembre 2017 pubblicato da uno degli autori del sito Ilprimatonazionale.it:

“Appendi una puttana”. Ecco le minacce rivolte alle donne di CasaPound, apparse in alcuni manifesti in varie città. E adesso dove sono le femministe della prima ora, specie Laura Boldrini? Le donne che militano con noi non meritano la sua indignazione? RT!

Un’immagine ignobile, senza ombra di dubbio.

Claudio, dopo aver sostenuto che il fattaccio fosse apparso “in alcuni manifesti in varie città“, si corregge con il seguente tweet:

Il manifesto è vero, la foto della Moric gli è stata goffamente aggiunta per darle della “puttana”. Non sono bravi neanche ad usare photoshop, ma ad insultare sì, son bravissimi.

Il manifesto originale ritraeva Benito Mussolini e si trattava a sua volta di una falsa “Pubblicità Progresso apparsa a Torino nel 2014:

La falsa “Pubblicità Progresso” appesa a Torino nel 2014 (Foto Repubblica.it)

Un falso sul falso. C’è da dire che Riccardo, l’utente a cui Claudio risponde, faceva giustamente notare che l’account Twitter “@InfoAntifa_a” non è quello originale di “Info Antifa” (è senza il “_a” finale) che il 9 dicembre condivise il tweet di Alessandro Bianchi che citava il post di Nina Moric:

Oggi Nina Moric ha postato su FB questo tweet per mostrare la “violenza degli antifascisti”. Solo che ci sono due lievissimi problemi: 1) quell’account non esiste; 2) quel tweet non è mai stato pubblicato. Si tratta di un falso plateale, insomma

Ecco il post di Nina Moric del 9 dicembre 2017:

Se certi episodi sono stati condannati ed etichettati come violenza, una roba del genere mi aspetto che venga chiamata “affetto”.

Un’immagine falsa di questo tipo, creata per sfregio o per “trollare“, può generare reazioni diverse e scomposte nei confronti dei diversi protagonisti diretti o indiretti. Sarebbe curioso sapere chi è l’autore, chiunque potrebbe averla fatta (da chi voleva infangare “Info Antifa” a chi voleva stuzzicare Nina Moric) per poi farla arrivare alle “persone giuste” (vedi Nina Moric) rendendola virale e rendendo ogni attacco politico “falsamente lecito” (come nei confronti di Laura Boldrini, messa in mezzo in ogni occasione). Prepariamoci alle prossime elezioni.