Il Blog di David Puente

La bufala delle piramidi perdute in Bosnia

Che il sito Dionidream sia utile avviare vendite per libri di pseudoscienza come quello di Sam Semir Osmanagich non mi stupisce affatto. Il 22 ottobre 2017 pubblica un estratto del libro nell’articolo dal titolo “Piramidi in Bosnia. La più grande e antica piramide al mondo emette un fascio di energia“:

La mia ipotesi del 2005 e la ricerca geo-archeologica che ne seguì hanno confermato l’importanza globale della scoperta delle piramidi in Bosnia (figg. da 160 a 174). Con un’indagine scientifica che ha coinvolto numerosi esperti e ricercatori, abbiamo dimostrato alcuni elementi fondamentali che cambiano la visione della storia del genere umano:

  1. Vengono scoperte le prime piramidi europee;
  2. Queste piramidi sono le più grandi del mondo (la piramide del Sole ha un’altezza di 220 m, superiore a quella della piramide di Cheope alta 147 m);
  3. Queste probabilmente sono anche le piramidi più antiche del mondo;
  4. Viene dimostrata l’esistenza del calcestruzzo più antico e di miglior qualità in tutto il mondo;
  5. Viene scoperta la più grande rete al mondo di tunnel e camere sotterranei sotto un complesso piramidale;
  6. Viene scoperta l’esistenza dei più grandi manufatti in ceramica;
  7. Vengono scoperti i caratteri di una scrittura molto antica;
  8. Viene registrata, con strumenti di misurazione molto precisi, la presenza di radiazioni elettromagnetiche concentrate.

Il mondo comprenderà il significato di questa scoperta solo nei prossimi vent’anni.

Innanzitutto non si tratta affatto di vere e proprie piramidi, ma formazioni geologiche naturali. A verificare il tutto fu il professor Sejfudin Vrabac della facoltà di Geologia dell’Università di Tuzla pubblicando le sue ricerche nel 2006. Questo basta e avanza per smentire tutte le dicerie di Osmanagich, ma è bello andare avanti.

Per quanto riguarda i tunnel, lo stesso Schoch si dichiarò deluso e citò un collegamento con i militari bosniaci:

We had the opportunity to explore one tunnel that is currently open; to put it mildly, I was disappointed with what I saw. The tunnel had clearly been entered and modified in recent times, as evidenced by the graffiti found in places, the collapsed ceilings and walls, and the stories that the Yugoslavian army (Bosnia and Herzegovina was part of the former Yugoslavia) had once used the tunnels for military purposes, and possibly purposefully destroyed parts of them.

Per quanto riguarda la presunta scoperta di “caratteri di una scrittura molto antica“, Robert M. Schoch in un articolo pubblicato nel 2006 nella rivista “The New Archaeology Review” affermò che non erano presenti durante le prime visite sul posto e che sarebbero state aggiunte apposta successivamente:

The much-touted “ancient inscriptions” seem not to be ancient at all.  I was told by a reliable source that the inscriptions were not there when members of the “pyramid team” initially entered the tunnels less than two years ago.  The “ancient inscriptions” had been added since, perhaps non-maliciously, or perhaps as a downright hoax.

Se volete leggere un libro di fantascienza/fantasy (scegliete voi la categoria) siete liberi di farlo, ma in maniera consapevole.