Il Blog di David Puente

Le fake news della “bambina siriana” truccata per la propaganda anti Assad

Di recente mi sono imbattuto di fronte ad un articolo del sito Russia Insider che sostiene l’esistenza di una “regia mediatica” antigovernativa siriana attraverso la seguente immagine:

Those who doubt that such acting (including heavy make-up) with the same young actress which can make millions of Internet users weep could be real we would like to remind a series of photos made in 2015 and casting a light upon how modern informational wars are fought:

We remind that the users claimed that it had something to do with the Iranian special services but there was no reliable and trustworthy information about who did that and when.

Risulta interessante la parte finale dell’articolo, dove si fa riferimento alle immagini di make-up con l’Iran. La foto in basso a sinistra raffigurante la bambina “morta” venne riportata il 26 marzo 2015 dalla iraniana “Fars News Agency” attribuendola a bombardamenti sauditi nello Yemen:

Saudi War Crimes against Yemeni Civilians

TEHRAN (FNA)- At 00:00 local time on March 26, Saudi Arabia and its allied countries launched a military operation involving airstrikes in Yemen which have killed scores of civilians so far. [PHOTOS]

Stesso discorso per altri siti e agenzie, come l’iraniano Shomanews.com e il libanese Alahednews.com.lb. Successivamente vennero associate alla Siria a causa di un errore commesso da Al-Jazeera e aspramente contestato via Twitter (come riporta il network iraniano Irinn.ir). Tuttavia, le foto vennero diffuse ben prima come possiamo vedere dal post Facebook del 26 febbraio 2015 di una pagina Facebook libica che però non riporta riferimenti geografici:

Il post di febbraio 2015 della pagina libica.

È grazie a questo post che riesco a rintracciare la vera origine della foto! A destra dell’immagine diffusa dalla pagina Facebook troviamo il post del 25 febbraio 2015 di Amal Bayou, politica libica impegnata durante le elezioni di Benghazi nel 2012:

Il post di Amal con la foto della bambina.

Secondo Amal, la bambina sarebbe stata uccisa a Tripoli, ma sia nei commenti al post (buona parte dei commenti riporta un link ad un profilo sospeso) che tramite pagine Facebook libiche viene criticata:

La pagina libica che contestò Amal

In tutta questa storia notiamo una serie di foto già note al popolo libico, usate da un personaggio politico locale, per poi vederle usate in Iran per criticare l’Arabia Saudita e i bombardamenti nello Yemen ed infine, per colpa di Al-Jazeera, vederle associate ad una presunta opera degli antigovernativi siriani (o addirittura degli americani). In tutti i casi usate scorrettamente.