Il Blog di David Puente

BUFALA Putin, mandato d’arresto per George Soros… vivo o morto

Mi ritrovo dinanzi ad un curioso tweet pubblicato il 12 novembre:

Putin unico al mondo che ha avuto coraggio
ha messo una taglia sul tumore dell’umanità:
George Soros è un uomo ricercato, vivo o morto

Davvero? Dove? Quando? Perché? Veniamo al punto: chi lo ha detto? Una fonte?

Questa storiella, dal titolo in “Putin issues international arrest warrant for George Soros…dead or alive” o , è stata diffusa il 12 novembre da diversi siti americani, tra i quali:

Di articoli con titoli simili compaiono anche in passato, come il 18 ottobre sul sito Newpoliticstoday.com che a sua volta cita come fonte l’articolo del 21 agosto di Endingthefed.com, il quale a sua volta prende l’articolo del 17 agosto di Veteranstoday.com che riporta un titolo completamente diverso: “Vladimir Putin to George Soros: Thank God we kicked you out of Russia“.

L’unica cosa certa è che le Fondazioni di Soros in Russia vennero qualificate come “non gradite” già dal 2015:

La Procura generale della Russia ha qualificato “indesiderabili in Russia” altre due ONG straniere, ha comunicato oggi la portavoce della Procura Marina Gridneva.

Secondo Gridneva, citata dall’agenia RIA Novosti, si tratta di Open Society Foundations e di OSI Assistance Foundation che entrambe fanno capo al Soros Fund — rete internazionale di organizzazioni filantropiche, create dal miliardario americano George Soros. “È stato accertato che l’attività (loro)… rappresenta una minaccia alle basi dell’ordinamento costituzionale della Federazione Russa e alla sicurezza dello Stato”, — ha detto Marina Gridneva.

Volete ridere? Ecco, pensate che la bufala del mandato di cattura internazionale venne pubblicata non solo nel 2014 sui siti Politicalvelcraft.org e Americasfreedomfighters.com, ma addirittura nel 2012 su Ecplanet.com e Politicalvelcraft.org. L’immagine utilizzata per la maggior parte dei siti che diffondono la storiella è la seguente:

L’immagine che accompagna la bufala

In Italia la bufala è stata diffusa di recente da siti come Tg24notizie.altervista.org.