Il Blog di David Puente

BUFALA Pokémon Go, incidente mortale a Roma, giovane perde la vita cacciando i mostriciattoli

Il 17 luglio 2016 il sito “Facebooknotizia” pubblica un articolo dal titolo “Pokémon Go, incidente mortale a Roma, giovane perde la vita cacciando i mostriciattoli“, il quale ha superato le 7 mila condivisioni Facebook:

La situazione sta davvero degenerando, incidente d’auto causato da Pokèmon Go – Un 22enne romano ha perso il controllo della sua auto che si è ribaltata a causa della brusca sterzata che il giovane aveva eseguito quando si è accorto che stava invadendo la corsia opposta.
L’auto ha preso fiamme ma per fortuna il giovane è stato estratto e portato immediatamente in ospedale, dove, per le condizioni gravissime, è deceduto.
La polizia municipale accorsa sul posto ha rilevato subito che il giovane usava lo smartphone mentre giocava a Pokémon Go, il nuovo videogame lanciato da Nintendo alcuni giorni fa e che sta facendo impazzire gli appassionati di tutto il mondo.
La Nintendo ha fatto scatenare una vera e propria mania, con una capacità di diffusione con pochi precedenti nella storia sia in Italia che in tutto il resto d’Europa e del mondo.
Il protagonista dell’incidente è un ragazzo di 22 anni di Roma che nonostante si trovasse al volante della sua vettura non ha voluto interrompere la caccia alla creature fantastiche giapponesi che avviene tramite i servizi di geolocalizzazione e la fotocamera dello smartphone.
La distrazione del videogame sul display del cellulare gli è stata però fatale, l’auto è andata completamente distrutta come si vede nella foto.
La mania di Pokémon Go, che in questi giorni sta facendo volare le azioni Nintendo, ha provocato già diversi altri episodi spiacevoli e inopportuni legati alla “caccia” agli animaletti virtuali, ai quali si aggiunge adesso il primo incidente automobilistico in Italia, ci si attende immediatamente una risposta del governo in merito ad un problema che potrebbe diventare un’epidemia tra i giovani.

Non vi è alcun riscontro su un incidente del genere a Roma, ci troviamo di fronte all’ennesimo sito bufalaro di cui riporto il disclaimer (ben leggibile in fondo al sito):

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