BUFALA 41enne violentata in stazione a Livorno da 3 africani

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Quando mi era stata segnalato l’articolo del 31 luglio 2016 del sito “La Nozione”, dal titolo “41enne violentata in stazione a Livorno da 3 africani“, pensavo si trattasse della solita bufala. Ricordo ancora ai lettori che il sito in questione si reputa “satirico”:

La Nozione Copyright © 2016. Lanozione.com non è contraddistinto da una testata e viene aggiornato senza alcuna periodicità regolare. Esso non costituisce “prodotto editoriale” ai sensi e per gli effetti della legge 7 marzo 2001, n. 62, né si applicano allo stesso le disposizioni previste per la stampa, ivi incluse le norme di cui alla legge 8 febbraio 1948, n. 47. Lanozione.com è un sito satirico e quindi alcuni articoli contenuti in esso non corrispondono alla veridicità dei fatti. La redazione non intende minimamente offendere nessuno. Testi, video e immagini inserite e contenute in questo blog sono tratte da internet e pertanto, considerate di pubblico dominio. E’ possibile utilizzare gli articoli contenuti in questo sito solo se esplicitamente citata la fonte tramite link di collegamento. ATTENZIONE, questo sito non riconducibile in nessun modo al giornale “La Nazione”.

 

Comprenderete, leggendo questo mio articolo, che il sito in questione si difende palesemente dietro la cosiddetta “Satira”. L’unico obiettivo è attirare utenti, visite, quindi monetizzare tramite i banner pubblicitari.

Lo stesso articolo venne pubblicato il giorno prima, il 30 luglio 2016, dal sito Newsitalys.com (superando le 4 mila condivisioni Facebook) con un aggiunta (in grigio):

L’aggressione, stando al racconto della donna, sarebbe avvenuta all’alba alla stazione di Livorno Centrale. La donna stava aspettando il treno per Pisa e in quel momento in stazione non c’era nessuno.

La 41enne ha quindi raccontato di essere stata avvicinata da tre uomini di colore che, a turno, l’hanno violentata dopo averla bloccata e averle tappato la bocca.

Dopo l’accaduto la donna è tornata a Pisa, si è fatta visitare al pronto soccorso di Cisanello e poi è andata a sporgere denuncia. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Tirreno

Un fatto di una gravità inaudita che ci lascia ancora una volta a bocca aperta. Non è la prima volta che una ragazza italiana viene violentata, aggredita, o molestata da ragazzi provenienti dai paesi dell’Africa, e che spesso tendono a vedere le nostre donne come semplici oggetti di piacere, sottomesse, e pertanto da poter usare a piacimento.

Adesso bisognerà capire come riuscire ad arginare un fenomeno che è anche in costante crescita, e che preoccupa sempre di più. La sicurezza delle nostre donne viene prima di ogni buonismo, pertanto chiunque commetta un atto del genere deve essere immediatamente rispedito nel paese di provenienza, senza se e senza ma.

La fonte di entrambi è l’articolo del 29 luglio 2016 dal titolo “Violentata da tre uomini in stazione” e pubblicato dal Gazzettadilivorno.it (dove non è presente la parte in grigio pubblicata da Newsitalys.com).

PROBLEMA! Il Tirreno pubblica un articolo datato 30 luglio 2016 dal titolo “Nessuna violenza sessuale, scatta la denuncia per simulazione di reato“:

LIVORNO. È stata denunciata per simulazione di reato la donna originaria di Pisa che ha dichiarato di aver subito una violenza sessuale nelle prime ore del mattino dello scorso 27 luglio alla stazione di Livorno.

Gli accertamenti compiuti dalla squadra mobile di Livorno e di Pisa in collaborazione con la polfer della stazione centrale di Pisa hanno consentito di accertare che la donna ha inventato tutto dopo un acceso diverbio con il capotreno del treno regionale sul quale era salita senza aver prima provveduto a munirsi del biglietto ferroviario.

Secondo quanto appurato dagli investigatori, la donna, non nuova a episodi analoghi, giunta alla stazione ferroviaria di Pisa ha dapprima inveito contro il capotreno, reo di averle chiesto di mostrargli il biglietto, e poi, mentre questo si allontanava lo ha colpito alle spalle provocandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni dal polizia dell’ospedale di Firenze, dove il capotreno si è recato solo dopo aver finito il suo turno di servizio.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della polfer di Pisa che ha riportato la situazione alla calma; in quell’occasione la donna ha dichiarato ai poliziotti intervenuti di aver subito violenza alla stazione ferroviaria di Livorno Centrale.

La donna, quindi ha lasciato la stazione di Pisa a bordo di un’ambulanza del 118 che l’ha trasportata all’ospedale di Cisanello, ove veniva visitata. Il giorno dopo la donna ha presentato denuncia per violenza sessuale presso il presidio fisso della Polizia di Stato del nosocomio pisano. I medici del pronto soccorso non avevano tuttavia rilevato segni della violenza riferita. E non sono neanche stati trovati riscontri delle telefonate d’aiuto che la donna ha dichiarato di aver fatto al 113 e al 118 di Livorno per denunciare la violenza sessuale quando ancora si trovava sulle banchine dei binari della stazione labronica.

Nessun riscontro al racconto della donna, inoltre, è emerso dall’analisi del sistema di video-sorveglianza della Stazione ferroviaria di Livorno e non risulta alcuna richiesta d’aiuto pervenuta all’indirizzo della pattuglia della polfer in servizio quella mattina. Ancora, la donna non risulta aver viaggiato sul treno proveniente da Cecina, con il quale ha dichiarato di aver raggiunto la Stazione di Livorno Centrale.

Infine, quella mattina, a quell’ora, non risultano treni in sosta tra i binari 6 e 8 della Stazione ferroviaria di Livorno che, a dire della donna, sarebbero stati utilizzati dai tre uomini per ripararsi durante la violenza dalla vista di potenziali testimoni.

Insomma, tutto inventato, una vera e propria bufala da parte della donna che era salita sul treno priva di biglietto per poi aggredire il capotreno.

Come vedete si tratta di una storia già smascherata dalla polizia e nonostante tutto il sito “La Nozione”, che si reputa “satirico”, ne sfrutta la falsa storia.

Un’ultima cosa: ovviamente di questa storia il sito fogna Tuttiicriminidegliimmigrati.com non ha ancora rettificato (è normale da parte del personaggio che lo gestisce).

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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